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Visualizza Versione Completa : Studiare le scale in C o in Eb?



AlenonsoloAle
9th December 2011, 17:07
Faccio questa domanda perchè mi sto approcciando al sax dopo anni di chitarra... per la quale, quello della trasposizione, è un discorso che non viene mai affrontato.


L'approccio più logico mi sembrava studiare in Eb:

- 1 settimana DO
- 1 settimana RE... ecc. ecc.

Ma in effetti ora mi sembra più coerente studiare in DO, quindi:

- 1 settimana in LA ( Do reale )
- 1 settimana in SI ( Re reale )...

Ma ora direi che è meglio chiedere a voi:

Mi dite voi, per favore, qual è il giusto "programma da seguire" per lo studio delle scale?

Grazie!

FrankSax
9th December 2011, 19:16
Ale,
io sono partito da zero un paio d'anni fa e su consiglio dellla mia prof. sto studiando le scale partendo da quelle con meno alterazioni : maggiore e relativa minore cioè : Do / La min ; Fa / Re min (b); Sol / Mi min (#) ; etc;
Adesso sono fermo a tre alterazioni ( in totale 8 scale ) le ho imparate prima tutte a 60 di metronomo , ora sto cercando di aumentare la velocità .
Concordo con te che all'inizio serve circa una settimana a scala per raggiungere una buona sicurezza , poi man mano che le aggiungi ne fai una nuova a ripeti le altre.

Frank

Fabio Castagnola
9th December 2011, 19:19
Ciao, presumo che tu stia studiando su un contralto......
dovresti studiarle con le note riferite alla diteggiatura del tuo sax, senza trasporre,
quindi in Mi bemolle reale (che per te è il do)e non in Do reale.

Un altro buon consiglio tra i tanti che ho trovato sul thread che ti linko qui sotto e
che ti consiglio di leggere per intero, (se hai altri quesiti sull' argomento, posta pure lì...):

( Al contrario di quello che ti ha appena consigliato FrankSax, ma ogni opinione è da rispettare...)

dopo un po' di pratica iniziale, abituati a studiarle CROMATICAMENTE, cioè non privilegiare
solo lo studio delle scale con meno alterazioni in chiave a discapito di quelle con tanti bemolle
o diesis, pensando di migliorarle poi progressivamente ; meglio partire con Do,Ma poi studiare
Do diesis, poi Re, poi Mib, poi Mi e cosi via fino al Si.... in fondo sono solo 12 note che si ripetono
con combinazioni differenti, nulla di più.....

viewtopic.php?f=7&t=5822 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=5822)

Ciao :smile: Fabio

Fabio Castagnola
9th December 2011, 19:19
sorry, doppio post........

gene
9th December 2011, 19:20
:BHO: ... le scale vanno studiate in tutte le tonalità, partendo da quella di Do.
Puoi studiarle prima per qunte (DO, Sol, Re, La, Mi etc e DO, Fa, Sib, Mib etc. secondo l'ordine dei # e dei b, oppure 1# e 1 b, 2# e 2 # etc.) oppure per semitoni ascendenti o discendenti.
Riferimenti Salviani/J. Viola.
La trasposizione con lo studio delle scale non centra nulla, una scala di Do è sempre una scala di Do, a prescindere .....
Il trasporto seve semplicemente per la tonalità, es. se è Do (reale), diventa Re con strumenti in Bb o La per strumenti in Eb ..... ovviamente anche allla sequenza di accordi di un brano, si applica il concetto di trasporto, per cui se una sigla è C-7 diventa Re-7 e La-7, se è Do7 diventa ovviamente Re7 e La7 etc.

Filippo Parisi
9th December 2011, 19:32
Magari cercare di impararle conoscendo i vari toni-semitoni che ci sono tra un grado e l'altro può essere un altro valido metodo per mettere in funzione il cervello da subito piuttosto che leggerle da uno spartito/metodo.....ovvio che prima bisognerebbe sapere come è composta una scala maggiore (quindi anche conoscenza dei gradi a prescindere dalla tonalità) ed anche conoscere tutte le posizioni dello strumento.

Ad ogni modo una volta imparate si dovrebbero studiare: cromaticamente, secondo il circolo delle quinte/quarte, per toni interi, per terze maggiori, per terze minori, per settime, ecc....

Ed ovviamente sia in senso ascendente che discendente e poi "mixate"....insomma il lavoro di tutta una vita ;)

AlenonsoloAle
9th December 2011, 20:19
:BHO: ... le scale vanno studiate in tutte le tonalità, partendo da quella di Do.


D'accordissimo!
Però, con "partendo da DO" parli di DO REALE?
Se dovessi studiare sulla chitarra ( l'ho fatto per 8 anni ) non avrei problemi... ma sull'Alto?

DO - RE - MI - FA - SOL - LA - SI

oppure

LA - SI - DO# - RE - MI - FA# - SOL# ???


Il problema è banale, me ne rendo conto, ma non saprei come organizzare lo studio.

Stavo pensando di partire dalla scala di LAmaggiore ( DO REALE ) e di farle tutte cromaticamente.
Ma non so se sia un errore "pensarle già trasposte"... mi spiego? :ghigno:

Filippo Parisi
9th December 2011, 20:27
gene intende la scala di DO dell'alto, in note reale è la scala di MIb. Iniziando da lì inizierai, come è logico, dalla scala corrispondente alla tonalità d'impianto dello strumento e che conseguentemente NON HA alterazioni, esattamente come con il pianoforte o con la chitarra si inizia per le stesse ragioni, con la scala di DO (che in quel caso è un DO reale). La motivazione è ovvia visto che l'aggiunta di alterazioni fa sì che aumenti la difficoltà sia di lettura che di diteggiatura.

Poi, puoi decidere se chiamare le note con il loro nome Mib, Fa, Sol, Lab, ecc. (leggendo in chiave di basso) oppure Do, Re, Mi, ecc. (leggendo in chiave di violino, che è il metodo più seguito in tutto il mondo -tranne al sud....-): importante, in ognuno dei due casi le posizione -diteggiature saranno identiche, cambierà solamente come chiamerai le note.

E ripeto, in un caso o nell'altro dovrai POI imparare a "ragionare" e conseguentemente trasportare almeno anche in chiave di violino (in realtà chi suona i sax dovrebbe conoscere secondo me sia la chiave di tenore che quella di basso che quella di violino, ma per questo c'è tempo).

Filippo Parisi
9th December 2011, 20:36
Non sai se sia un errore "pensarle già trasposte"....non è un errore, anzi è un metodo (quello del sud principalmente).

Forse ti stai ingarbugliando (come capita a tutti all'inizio....) perchè non comprendi il fatto che vi sono strumenti che hanno la loro tastiera in cui i tasti TUTTI BIANCHI non compongono una scala di DO.

Nel tuo caso essi ti restituiscono una scala di Mib. E visto che già conosci la musica saprai anche che rispetto la chiave di violino la scala di Mib ha tre bemolle "in chiave": Sib, Mib, Lab. Quindi quando aggiungerai il primo diesis, non avrai la scala di Sol bensì quella di Sib (in suoni reali). Quando aggiungerai il primo bemolle non avrai la scala di Fa bensì quella di Lab (in suoni reali) e così via.

Il meccanismo è sempre lo stesso una volta che ti sarai mentalizzato sul fatto che il tuo strumento è "impiantato" in Mib.

Poi, potrai decidere di chiamare la scala che non ha alterazioni Mib, oppure Do, ma in questo caso dovrai tenere sempre presente che in realtà suonata con uno strumento come il piano o la chitarra essa sarà, in suoni reali, una scala di Mib. E da lì procedi con le alterazioni come già sai fare.

ellroy
9th December 2011, 22:21
Secondo me è utile saper trasporre al volo una nota, sopratutto se suoni con altri strumenti, ma dato che poi leggi accordi e note già trasposte è meglio pensare in MIb. Se non hai l'orecchio assoluto non dovresti avere disagio.
Per quel che riguarda le scale io le suono seguendo il circolo delle quinte in senso antiorario e orario.

AlenonsoloAle
10th December 2011, 21:23
Vi ringrazio!!!