Visualizza Versione Completa : Parere sui vinili da collezione
Beefcake
26th August 2012, 19:18
Chiedo consiglio a chi di voi se ne intenda in fatto di vinili.
Ormai sembra siano tornati alla ribalta, si trovano dappertutto: nei negozi, nei megastore e pure in internet.
Sarei in grado di dare un parere circa un vinile di musica rock, poichè posso distinuguere un vinile dei Led Zeppelin che valga la pena acquistare, piuttosto che una ristampa di poco valore e venduta a prezzo eccessivo.
Oggi mi sono interessato ai vinili jazz in un megastore. Porto due esempi:
- A love supreme di Coltrane, album del 1964. Quindi il vinile che ho visto è sicuramente una ristampa recente, ma il vinile si presenta nuovo, copertina cartonata apribile, LP 180g.
- Ascensore per il patibolo di Miles del 1957, anche questo nuovo, quindi sicuramente una ristampa. Copertina essenziale, non apribile, LP anche qui da 180g.
Ora mi chiedo, entrambi gli album li ho in formato mp3 (come la maggior parte della musica jazz che ascolto) ma il vinile ha tutto un altro sapore. La domanda è questa: a fini collezionistici ha senso prendere il vinile venduto dal megastore o vale la pena cercare il vinile negli anni in cui uscì l'album. Se fosse musica rock, e fosse per esempio Led Zeppelin III, saprei di per certo che varrebbe la pena ricercare il vinile del 1970, che uscì in una busta provvisoria (data la grande richiesta), busta che veniva sostituita dopo qualche mese a chi l'avesse consegnata nel negozio di acquisto con il cartonato originale; alcuni album in questa busta provvisoria presentano un errore di ortografia, che dà un buon valore al vinile.
Quindi mi domando, vale la pena seguire questa nuova moda dei vinili nuovi venduti in negozio oppure vale la pena ricercare i vecchi vinili di un tempo? :BHO:
Marco Bertozzi
26th August 2012, 20:26
Mi azzardo a rispondere io, non perché sia un esperto in "vinili", ma perchè colleziono dischi da oltre 40 anni, ovvero da quando c'erano solo i piattelloni.
Anzi, sono costretto a farti io delle domande, perché la risposta dipende da chi tu pensi di essere:
- sei un audiofilo alla moda, di quelli che spendono decine di migliaia di euro per un fichissimo impianto hi-fi "esoterico"? -> Compra gli LP da 180 gr. che sono il naturale complemento di tale attrezzeria.
- sei un feticista, un collezionista accanito? Compra gli LP originali, e se li trovi scoprirai che costano anche più delle ristampe a 180 gr.
- sei un appassionato di musica? Tieniti gli mp3, e poi comprati le ristampe rimasterizzate in cd, che costano meno di un pacchetto di sigarette.
I miei due centesimi
Marco
Beefcake
26th August 2012, 20:51
Mmmmm.
Se acquisto un lp vorrei che suonasse bene. Non ho il lettore ma sarà un acquisto in futuro, credo di buona qualità.
Non voglio lp vecchissimi e originali, ma vinili che suonino bene e che abbiano un cartonato interessante.
Isaak76
26th August 2012, 21:38
La qualità degli MP3 viene misurata in Bitrate ma è pur sempre un formato compresso, quindi un minimo di predita si avrà sempre, così come la ricodifica da vinile a CD ... ricordo un paio di topic in cui si discutevano questi aspetti (viewtopic.php?f=15&t=7053 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=7053))
Ad ogni modo un impianto LP con i contro "C", non fa rimpiangere un'ottimo impianto CD e vero grande difetto sta nell'usura dei vinili...
Beefcake
26th August 2012, 23:15
Non ci siamo capiti.
Non intendo la qualità audio. Riguardo alla qualità ritengo che la digitale sia superiore e di miglior rapporto qualià prezzo, senza alcun dubbio (ormai i nuovi formati audio, tra cui il flac, siano molto buoni).
A scopo collezionistico mi chiedo invece se convenga per esempio acquistare un Kind of Blue nuovo in negozio a 50 euro (quinidi una ristampa) o cercarne uno degli anni '60, cercando sempre di rimanere su LP che non presentino imperfezioni all'ascolto... ovviamente vale di più quello del '59, ma vi è convenienza ad acquistarlo se poi lo si vuole ascoltare (perchè magari l'LP risulta essere usurato o danneggiato)?
tzadik
27th August 2012, 00:19
così come la ricodifica da vinile a CD...Le riedizioni in cd di dischi originariamente in vinile... venivano convertite e ripulite dai nastri magnetici originali delle sessioni di registrazioni, con il master dell'epoca.
Il nastro magnetico aveva già una gamma dinamica e di frequenze superiore al vinile... quindi già all'epoca c'era un compressione durante la fase di trasferimento del materiale sonoro al vinile... paragonbile alla compressione dal formato wave pcm (quella del cd, 16 bit 44,1 kHz) al formato mp3 "medio" (diciamo 160 kbit/s).
Il problema semmai era il "duale"... cioè sapendo che la destinazione finale della musica registrata era il vinile, non si prestava attenzione a certe cose... anche perchè la banda di frequenze del vinile è estremamente limitata e viene corretta elettronicamente tramite filtri RIAA (.....) prima e di essere mandata all'amplificatore.
Quindi quando si dice che vinile si sente bene solo su sistemi raffinati... è assolutamente reale.
A livello sociale... il cd (insieme alla cassetta magnetica) ha contribuito a rendere fruibile musica a una qualità (in riproduzione) media maggiore... a un maggior numero di persone.
zkalima
27th August 2012, 10:50
Nella mia esperienza di aquistatore di musica da 35 anni, ho una collezione di CD che ascolto e una collezione più grande di LP che amo e ascolto, comprare oggi un LP a 50€ nuovo è un fatto di moda, ma anche un investimento rispetto all'obsolescenza repentina dei nuovi supporti, ho amici che compravano e raccoglievano cassette audio e adesso hanno una montagna di spazzatura, il mercato dell'mp3 sta lentamente ma inesorabilmente mangiando quello del CD ed è anche più effimero, il crash di un PC può cancellare un sacco di musica in pochi secondi, ci si metterebbe di più a spaccare tutti i miei vinili con un martello :twisted: .
Il mercato del vinile è stabile e duraturo, come supporto se ben inciso è eccellente se si vuole ascoltare della musica, se invece si è interessati alle frequenze il CD, se è una buona masterizzazione è forse meglio.
Io però sono convinto che un Impulse mono originale ben tenuto da ben maggiori soddisfazioni all'ascolto dello stesso disco in CD, che comunque è un supporto tutt'altro che eterno, io ho dei CD che non suonano semplicemente più e non perchè sono rigati.
Inoltre un CD rigato è inascoltabile, un vinile rigato fa solo un click. (se non è stato usato come zerbino per il cane)
Come investimento commerciale, un vinile nuovo a 50 euro calerà di prezzo, un vinile originale no.
Un mio amico ha fatto una registrazione con un batterista storico, sta seguendo il mixaggio, ma probabilmente stamperà solo del vinile, a parte qualche CD masterizzato da far ascoltare.
tzadik
2nd September 2012, 10:56
Io però sono convinto che un Impulse mono originale ben tenuto da ben maggiori soddisfazioni all'ascolto dello stesso disco in CD, che comunque è un supporto tutt'altro che eternoSe dobbiamo parlare di fedeltà il confronto che dobbiamo fare non è tra vinile e cd... ma tra master originale (su nastri magnetici) e vinile e tra master originale e cd.
Sono cambiati i supporti di destinazione quindi sono cambiati anche i parametri per il mastering.
Un cd può tranquillamente contenere il contenuto dinamico e armonico di un vinile... però potendo avere una banda di frequenze più elevata e una maggiore dinamica, i parametri per il mastering si sono adeguati... e questo perchè le tecnologie si sono evolute rispetto a quelle che si usavano 50/60 anni fa' (non solo i supporti di registrazione, ma anche tutta la catena audio).
Il vinile come il cd è soggetto a usura meccanica... un vinile riprodotto 50/60 volte suonerà sicuramente diversamente da uno nuovo... le ragioni di questo mi sembrano ovvie.
Giusto ieri mi sono riascoltato "Kind of Blue" in fomato dvd-audio (sampling a 88,2 kHz, 24 bit di profondità)... beh, confrontandolo a un cd di "Kind of Blue" vecchia rimasterizzazione... la differenza in positivo si sente. :D-:
Parlando delle rimasterizzazioni Impulse... non hanno per niente aumentato il loudness, rispetto agli originali in vinile. :D-:
Spesso poi viene confuso l'effetto loudness, con la normalizzazione audio... e di solito chi confonde le due cose forse è anche in "malafede".
io ho dei CD che non suonano semplicemente più e non perchè sono rigati.Hai provato a rimasterizzarli?
zkalima
6th September 2012, 15:37
In che senso, non sono più leggibili, era una serie della deagostini, poco interessante editorialmente, ma ricchissima come musica, con inediti e versioni mai sentite, alcuni non suonano più, magari il lettore del computer li legge e quello dello stereo no, devo provare.
comunque il graffio di un vinile è una cosa le distorsioni di un cd sono un'altra, sono intollerabili.
SLANG67
4th October 2012, 21:58
Voglio inserirmi anch'io nella conversazione, se non altro per dare un parere personale, come avido consumatore di musica ed amante dell'alta fedelta'. Conosco benissimo il supporto in vinile ed ho vissuto il passaggio al cd. Bene , posso affermare che, il calore, la dinamica e la nuance musicale che offre l'ascolto di un vinile e', ad oggi, insuperata. Parere personale,ovviamente. Avrei da discutere anche sulla durata'' eterna ''del cd. Non e' affatto vero. Il cd si deteriora eccome. Io ascolto dei vinili che ormai hanno piu' di 25 anni e vanno che e' una meraviglia. Dal canto suo, pero' il cd e' piu' pratico, e la catena di ascolto, forse, un po' piu' economica.Per apprezzare il vinile, qualche soldino bisogna spenderlo.
Beefcake
4th October 2012, 22:16
Mò la cosa diviene problematica.
Il fatto è che ormai con internet, con l'mp3 la mia discografia diviene tendente all'infinito. Basta un click, 3 euro ogni 90 giorni e trovo qualunque cosa cerchi. Il fatto che la qualità di un mp3 è davvero scarsa, scarsa scarsa. Me ne sono accorto registrandomi: quando poi comprimo e metto in mp3 vengono tagliate parecchie frequenze, di conseguenza il risultato è davvero scarso.
Un po' anche il senso di colpa di non acquistare mai un album originale (o quasi) mi stò spingengo a cercare qualche vinile. La diatriba è tra il vinile 180g ristampa o il vinile originale d'epoca. Esempio: Sketches of spain, adoro quel disco, adoro l'immagine in copertina e decido di acquistarlo in vinile (lo stesso vale per Ascenseur pour l'échafaud) . L'ho trovato in ristampa, ma lp ha solo una busta in cartone. Mi piacerebbe allora trovarlo originale, con copertina "libro" apribile, ma ovviamente il prezzo lievita perchè diventa un vinile da collezione. L'obiettivo è solo quello di ascoltarlo e godere di una qualità audio superiore. Ovviamente anche l'idea di acquistare qualcosa che mantiene il suo valore economico ha il suo fascino.... ma ne vale la pena? Mah... per ora soprassiedo...
zulusax
5th October 2012, 11:58
Dico la mia su questa questione, cosa sia meglio tra Lp e CD, io anche se sono un vecchio collezionista di dischi e quindi ho molti Lp, in buon stato conservati bene, ed anche se all'inizio quando uscirono i CD li sottovalutai e decisi di passare al CD abbastanza tardi, ho finito poi, per ricomprare tutto quello che avevo, se usciva in CD.
Che cosa fà preferire il CD, la capienza, su un Lp ci potevano stare 30- 40 minuti, in un CD ce ne stanno il doppio, il formato più facilmente trasportabile, ti compri un CD te lo metti in tasca, l'Lp ti trovavi con una busta voluminosa, la facilità d'uso, se da un brano vuoi passare ad un altro, basta schiacciare un tasto del telecomando e sei a posto, con l'Lp dovevi alzare il braccetto spostarlo e poi riabbassarlo.
Poi l'incisione, su CD spesso viene ripulita e tolti eventuali fruscii, credo che comunque molto dipenda anche dal supporto con cui si ascolta la musica, se si ha un buon piatto, con una puntina valida, ed un buon impianto e lo stesso vale per un lettore di CD, quindi tutto diventa molto relativo.
Io francamente non ho mai trovato CD rovinati, è vero che ne ho moltissimi e magari tanti non li ascolto da tempo, ma non mi è mai successo, per il momento.
tzadik
5th October 2012, 12:19
Avrei da discutere anche sulla durata'' eterna ''del cd. Non e' affatto vero. Il cd si deteriora eccome. Io ascolto dei vinili che ormai hanno piu' di 25 anni e vanno che e' una meraviglia.Io ho dei cd di 21/22 anni e funzionano ancora perfettamente... nonostante graffi etc etc.
Attenzione che il "CD" è una cosa... il "CD-R" è una cosa diversa.
Poi chiaro... se parliamo di cd che stazionano in macchina, d'estate, per anni... allora il discorso cambia.
È invece vero che il suono del vinile lo fa quasi tutto la catena: filtri RIAA e pre... etc etc...
Ovviamente il vinile girando a velocità lente soffre di molti più disturbi (dovuti alla parte meccanica della lettura) di un cd.
Provate ad ascoltare brani con bpm vicini alla velocità angolare del vinile?
Provate a mettere su un vinile di Bob Marley e vedete cosa fa la testina! :lol:
quando poi comprimo e metto in mp3 vengono tagliate parecchie frequenze, di conseguenza il risultato è davvero scarso. Dipende che codec usi e come è impostato il codec.
Io tra un wave e un mp3 ad alta qualità, su un sistema di riproduzione che da 1 a 10 valuto 7,5... di differenza ne sento poca. Semmari dipende anche dal formato in cui registri nativamente... se registri a 48 kHz e 24 bit... e poi fai sia il downsampling, sia la compressione allora il discorso cambia.
L'obiettivo è solo quello di ascoltarlo e godere di una qualità audio superiore.Qua si entra in un discorso spinoso... il vinile ha molti più limiti sulla banda passante e sulla dinamica... e chiaramente vengono sfruttati diversamente.
Chiaramente bisogna vedere come viene riprodotto il vinile.
Il vinile ha transienti più lenti, un suono è che più "morbido", meno dettaglio e meno profondità... effettivamente l'effetto psicoacustico è quello di avere un suono complessivo più "lento" e "morbido".
La stessa cosa di può fare equalizzando e comprimendo il suono di un cd... ti basta un player che abbia un equalizzatore e soprattutto un compressore impostabile su parametri "da mastering" (si può fare anche mediante una scheda audio, se ha un buon compressore sul master out)
---
Il confronto tra vinile e cd rimane comunque un confronto stupido... anche perchè il cd può riprodurre il suono del vinile, ma non il viceversa.
E comunque... avrebbe più senso il confronto tra master su nastro magnetico e vinile e master su nastro magneti e cd (parlando di materiale audio registrato ancora su nastro magnetico).
Molte rimasterizzazioni fatte correttamente aggiungono dettaglio e profondità... senza andare a toccare il loudness (e non vengono nemmeno normalizzate... proprio per fare suonare la catena audio che viene dopo).
È reale che spesso in molte produzione moderne si vada a cercare un effetto loudness marcato, in previsione di dove verrà riprodotta la musica, ma sono scelte di mastering, non limiti del supporto di riproduzione (questo spesso non è chiaro).
Attualmente ci sono formati audio che permetto una qualità (in termini di dinamica e di banda passante) ancora superiore alla qualità del cd (44,1 kHz per 16 bit), il problema è che per esempio non ci sono ancora sistemi stand-alone per riprodurre questi formati audio.
SLANG67
10th October 2012, 20:58
...Per ritornare a cio' che ha chiesto Beefcake,e per cio' che riguarda esclusivamente il piacere d'ascolto ,compra tranquillamente i vinili che trovi al megastore. A patto che tu abbia un buon impianto in casa, il piacere e la musicalita' che ti da' il vinile, specie con la musica jazz, non ha eguali.
Beefcake
10th October 2012, 21:12
Piccolo altarino....
http://imageshack.us/a/img26/5091/foto9vc.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/26/foto9vc.jpg/)
Devo isolare quel cavetto bianco, domani lo faccio....
SLANG67
10th October 2012, 21:44
Ampli e casse? :))
Beefcake
10th October 2012, 22:15
Il giradischi ha già il pre-phono, quindi l'ho collegato a dei diffusori che ho preso a parte.
Qualche fanatico degli impianti potrebbe dire che si può fare meglio, ma nella stanza in cui si trova l'impianto è già un ottimo risultato...
La cosa più interessante della foto è comunque il vinile di Kind of blue, in edizione per il 50° anniversario, blu, molto bello.
Ma a parte queste edizioni speciali i nuovi vinili 180g non hanno lo stesso suono delle prime edizioni. Non so': i vinili d'annata sono un poco più caldi, soprattutto le registrazioni live.
ReedBreacker
11th October 2012, 15:49
Davvero bello il disco tutto blue! e complimenti per l'impianto...il vinile è il mio sogno :D
Scusate la domanda leggermente OT,ma qualcuno saprebbe se,quando si converte un file da mp3 a wav si riguadagnano tutte le frequenze tagliate o solo una parte?
Il_dario
11th October 2012, 17:18
Davvero bello il disco tutto blue! e complimenti per l'impianto...il vinile è il mio sogno :D
Scusate la domanda leggermente OT,ma qualcuno saprebbe se,quando si converte un file da mp3 a wav si riguadagnano tutte le frequenze tagliate o solo una parte?
A vedere la dimensione del file risultante sembra di si i :-))
titolo.wav (46148 kb)
convertito in titolo.mp3 (4181 kb)
riconvertito in titolo.wav (46148 kb)
Mad Mat
11th October 2012, 19:00
Davvero bello il disco tutto blue! e complimenti per l'impianto...il vinile è il mio sogno :D
Scusate la domanda leggermente OT,ma qualcuno saprebbe se,quando si converte un file da mp3 a wav si riguadagnano tutte le frequenze tagliate o solo una parte?
No! Con la compressione in mp3, alcune informazioni vengono perse definitivamente.
I formati di compressione "Looseless" come .ape e .flac invece riducono le dimensioni del file senza perdere informazioni (come dice la parola stessa). In genere però il fattore di compressione massima di questi formati è minore di quello consentito dagli mp3. Pertanto lo stesso file compresso in .ape o .flac è più pesante di quello compresso in mp3.
Beefcake
11th October 2012, 20:38
E' più o meno da una anno che ascolto quasi esclusiavamente jazz. Prevalentemente ascoltato in formato mp3.
Questo è stato un grosso limite, in quanto davvero non si sente a pieno tutto quello che si sentirebbe nei formati tradizionali.
Son giunto alla conclusioni che un mp3 può andar bene da ascoltare in macchina o se le necessità di spazio richiedano di ridurre le dimensioni del file audio. Altrimenti meglio ricorrere ai formati tradizionali.
Il limite del vinile di cui si parlava, il fatto che non si possano selezionare le traccie da ascoltare (anche se in realtà si può fare, con qualche difficoltà in più) ed il fatto che possa contenere un numero limitato di brani secondo me è quasi un vantaggio. Metti il disco, ti siedi e ascolti la musica, cosa che ultimamente non facevo più. Ascolto la musica e basta, come guardare la tv. E magari il disco non mi piace, ma fà niente perchè sul vinile ci sono pochi brani per lato, quindi la mia pazienza può reggere e posso arrivare fino in fondo. Col cd avrei subito cambiato.
Davvero bello il disco tutto blue! e complimenti per l'impianto...il vinile è il mio sogno :D
Scusate la domanda leggermente OT,ma qualcuno saprebbe se,quando si converte un file da mp3 a wav si riguadagnano tutte le frequenze tagliate o solo una parte?
Quel kind of blue contiene anche 2 cd, uno dei quali i take mai pubblicati della session, anche piccole prove di 20 sec, interrotte dalla voce rauca di Miles. Inoltre un DVD con un video molto interessante... e non ultimi le bozze scritte che Miles presentò agli altri musicisti in cui vi sono praticamente solo gli accordi e la linea melodica, qualche nota di basso e nient'altro. E' affascinante come da quegli schizzi, Cannonball, Chambers, Cobb, Evans e Coltrane tirarono fuori quei take, come se li avessero suonati da sempre... e vale anche per i take non pubblicati, a volte non si capisce neppure che cosa non vada, perchè Miles fermi la registrazione.
gnoato
19th October 2012, 11:54
E' più o meno da una anno che ascolto quasi esclusiavamente jazz. Prevalentemente ascoltato in formato mp3.
Questo è stato un grosso limite, in quanto davvero non si sente a pieno tutto quello che si sentirebbe nei formati tradizionali.
Son giunto alla conclusioni che un mp3 può andar bene da ascoltare in macchina o se le necessità di spazio richiedano di ridurre le dimensioni del file audio. Altrimenti meglio ricorrere ai formati tradizionali.
Io gli MP3 sull'impianto di casa proprio non riesco ad ascoltarli ...
re minore
20th October 2012, 08:22
La qualita' degli mp3 dipende dal rate con il quale vengono prodotti: i rate piu' comuni sono 128 kbs, 192 kbs e 256 kbs. Poi c'e' anche chi li fa a 320 kbs. A parer mio, dopo aver fatto alcune prove di ascolto con monitor professionali, a 256 kbs la qualita' e' indistinguibile dall'originale. Io personalmente per i miei file uso 192 kbs, che reputo sufficiente.
Per vedere il rate di un file mp3: click col tasto dx -> proprieta' -> tab "Id Tag". :smile:
gnoato
20th October 2012, 12:08
La qualita' degli mp3 dipende dal rate con il quale vengono prodotti: i rate piu' comuni sono 128 kbs, 192 kbs e 256 kbs. Poi c'e' anche chi li fa a 320 kbs. A parer mio, dopo aver fatto alcune prove di ascolto con monitor professionali, a 256 kbs la qualita' e' indistinguibile dall'originale. Io personalmente per i miei file uso 192 kbs, che reputo sufficiente.
Per vedere il rate di un file mp3: click col tasto dx -> proprieta' -> tab "Id Tag".
Sarebbe questo: "Audio - Velocità in bit - 56kbps"? (Questo si riferisce ad un DVD allegato ad una rivista ...).
Che programma usi per fare gli MP3?
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