PDA

Visualizza Versione Completa : R&C Le due voci (Two Voices)



Beefcake
14th September 2012, 19:43
L'altro giorno sono stato alla Rampone per l'acquisto di un nuovo soprano...
Ho visto un nuovo esemplare che mi ha molto colpito, disponibile sia contralto che soprano: campana e chiver in argento massiccio, corpo in ottone, bottoni dei tasti in legno. Presenta una incisione che rappresenta i due campanili di Quarna, una rappresentazione presa da una immagine di un artista locale. L'incisione è bellissima e rende il sax unico.
Il suono lo potete valutare voi stessi...

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=wa_j1dEaxPE#t=3s

http://tamingthesaxophone.com/pic-sax/xs-01c-rampone-cazzani-tenor-saxophone.jpg
http://tamingthesaxophone.com/pic-sax/xs-01g-rampone-cazzani-tenor-saxophone.jpg
http://tamingthesaxophone.com/pic-sax/xs-01d-rampone-cazzani-tenor-saxophone.jpg

phatenomore
14th September 2012, 19:49
Bello, è bello.

gf104
14th September 2012, 20:14
da restare senza parole e senza fiato!

Federico
14th September 2012, 20:58
Certo che costerà un botto :\\:

Beefcake
14th September 2012, 21:18
Come un SBA, da negozio..

Il_dario
14th September 2012, 21:26
Si è molto bello ... Quando sono stato al Masterclass l'ho visto e sentito molto bene..
Il contralto ce l'ha Micheli..e non aggiungo altro :ghigno:
Certo , uno bravo suona anche il tubo di una stufa ( cit. Micheli). Ma quando lui suona il suo DueVoci è una meraviglia !

:saxxxx)))

re minore
14th September 2012, 21:30
Che meraviglia! I bottoni in legno non mi convincono, ma per il resto... :shock:

gf104
14th September 2012, 21:34
essenza di ulivo millenario ;)

Il_dario
14th September 2012, 21:41
Guarda, se me lo regalassero non lo vorrei proprio per i tasti in ulivo millenario..
Oppure me li farei cambiar e con la vera/ finta madreperla nera e bianca che ho visto su alcuni Mauriat :lol: :lol: :lol:

Forse era l'atmosfera di Quarna o l'ambiente dello showroom alla Rampone, ma toccarlo con mano mi ha dato una bella emozione !

gf104
14th September 2012, 21:44
difficile restare insensibili a certe opere d'arte :smile:

Isaak76
14th September 2012, 22:38
Ho avuto modo di provarlo anch'io alla recente masterclass e l'ho trovato uno strumento molto interessante!
Il mix dei due materiali (bronzo e argento) conferiscono una timbrica coinvolgente, ma nonostante queste diversità trovai una forte omogeneità.
Un po' come nel celebre romanzo il dottor Jackill e mister Hyde , anche in questo strumento è avvertibile una sensazione di lotta interna che, al contrario della narrazione, le due "anime" si plasmano in un unico elemento senza contrastarsi ma rimanendo fedeli alle loro caratteristiche.

Indubbiamente è un sax molto bello, sia esteticamente che timbricamente, infatti all'atto della prova come preferenze ero combattutissimo tra questo e uno in rame, il quale quest'ultimo la spuntò solo per una questione soggettiva ...

just
14th September 2012, 23:05
Un po' come nel celebre romanzo il dottor Jackill e mister Hyde , anche in questo strumento è avvertibile una sensazione di lotta interna che, al contrario della narrazione, le due "anime" si plasmano in un unico elemento senza contrastarsi ma rimanendo fedeli alle loro caratteristiche.



... se suoni come scrivi parto e vengo a sentirti :ghigno:

Isaak76
15th September 2012, 09:26
Ti ringrazio Just ma non ti conviene venire a sentirmi, con quello che costa la benzina sarebbero soldi buttati :lol:

tzadik
15th September 2012, 10:13
Ho visto un nuovo esemplare che mi ha molto colpito, disponibile sia contralto che soprano: campana e chiver in argento massiccio, corpo in ottone, bottoni dei tasti in legnoAnche il chiver è in argento massiccio?
Lo chiedo perchè la prima versione del tenore aveva ancora il chiver in ottone rosso argentato.

L'abbinamento di argento per campana e chiver e bronzo/ottone per il corpo... è uno "standard" (vedi Super 20 Silversonic, poi Yanagisawa T9932/9933 e ultimamente i "Silver Eagle"

(Il suono del video è quello di Pete Thomas... con il "Two Voices": non è proprio un suono "ultrafedele", sapendo come suona Pete Thomas e con cosa suona).

Beefcake
15th September 2012, 10:24
In realtà il contralto che ho visto aveva il kiver non in argento, ma nelle foto ho riportato la versione kiver argentato, che Zolla dice che sarà disponibile.

Pochi gradiscono i bottoni in legno, ma a me piacciono molto.

fcoltrane
15th September 2012, 10:28
esteticamente davvero bello
i tasti in legno davvero particolari.
non resta che provarli questi gioiellini per verificare che vi sia una corrispondenza tra estetica e suono.

Zeppellini Matteo
15th September 2012, 11:08
l'ho visto anche io dal vivo ed è un capolavoro...
poi i Rampone li ho provati e sentiti suonare..

il prossimo sax che prendo è un r1 jazz sicuro....

Taras
15th September 2012, 17:12
sarebbe da provare un soprano che abbia insieme ottone e argento...come concetto ricorda i silversonic...meraviglia!!!

gene
15th September 2012, 18:43
Io ho un alto in bronzo (Solid Bronze), ed il chiver è in argento.

http://ramponecazzani.it/images/2006j_sb/2006sbb.jpg

Col tempo, il colore da bronzo (chiaro) sta virando in un bellissimo colore "miele".
Ottimi strumento, dal timbro ampio, scuro, profondo, ricco di armonici .....sono soddisfatto.

Il_dario
15th September 2012, 20:12
In realtà il contralto che ho visto aveva il kiver non in argento, ma nelle foto ho riportato la versione kiver argentato, che Zolla dice che sarà disponibile.

Pochi gradiscono i bottoni in legno, ma a me piacciono molto.

Ma in foto e sul youtube è il tenore !
Non ricordo come era l'alto che ho visto io... Ma a sensazione aveva il chiver come il fusto.. Solo la campana era in argento : bi-colore non tri-colore !

Beefcake
16th September 2012, 21:44
Le foto che ho postato non le ho fatte io e idem il video su ebay.
Esiste sia la versione tenore che contralto, con o senza kiver in argento (mentre la campana sempre in argento con l'incisione che ho riportato).
Soprano non credo esista... già c'è quello in argento massiccio, non sò se sia in progetto un due voci soprano... (se abbia senso o meno)

re minore
17th September 2012, 08:37
Il corpo del soprano R&C e' un pezzo unico... anche io non la vedo una cosa sensata.

gf104
17th September 2012, 12:24
per corpo soprano pezzo unico intendi monoblocco?
se affermativo ho letto di recente che il sop monoblocco facilita l'emissione ecc
qual'è la cosa che non trovi sensata e perchè?
(scusa ma sto approcciando il mondo sop molto lentamente e vorrei capirne un po di più grazie)

tzadik
17th September 2012, 12:30
Il corpo del soprano R&C e' un pezzo unico... anche io non la vedo una cosa sensata.
Infatti... la caratteristica fondamentale dei "Two Voice" è quella di avere campana e chiver in argento massiccio e corpo in bronzo.

Se il soprano è monoblocco... vedo un po' complicato fare chiver e campana in argento massiccio. :D-:

re minore
17th September 2012, 13:19
Non credo abbia senso scomporre quello che e' un monoblocco (in tutti i soprani a me noti con la sola possibile eccezione del borgani con la campana "booster" che conosco solo in foto) in due pezzi solo per avere due metalli diversi: se i due pezzi gia' tocca farli comunque come ad esempio sul contralto o sul tenore allora i due metalli ci stanno, ma segare in due appposta il progetto... uhmmm... :ehno:

gf104
17th September 2012, 13:31
chiaro ;)

docmax
17th September 2012, 17:47
Onore alla manodopera Italiana. Sono gioielli unici questi sax. Li amo molto più dei vintage, molto.
Non deprimiamoci però se non possiamo averli; coltiviamo la nostra passione con quel che abbiamo, cresciamo con il sax e andiamo avanti, chissà mai... se nel tempo si potrà... ;)

jasbar
17th September 2012, 18:01
Ehhhh...l'ho provato anch'io, è bellissimo. Anche solo per ammirarlo lo metterei in casa in una teca, a Quarna lo sguardo cadeva sempre su di lui.
Beati i fortunati possessori !
:cry:

73giorgetto
17th September 2012, 23:04
beh... molti lo dissero... bello è bello..
poi il timbro non saprei... di sicuro è proprio soggettivo... la combinazione di materiali è suggestiva e l'ho anche sentito suonare (non provato...) ma la combinazione che più mi ha acchiappato quando sono stato a quarna è stata... ottone grezzo...
già... dopo aver detto "bronzo a vita" (NON SBRONZO.. preciso...) devo dire che l'ottone mi ha proprio stregato, nonostante la pletora di materiali (manca solo la versione in pongo e peluches e poi alla RC le hanno tentate proprio tutte...) e devo dire che in quel caso la variabile vincente è stata la tipologia di chiver più che il materiale in sè... il tipo xxl era veramente eccezionale...

zkalima
18th September 2012, 09:58
Sarà possibile averlo con dei gemelli con brillante al posto dei bottoni?

Beefcake
18th September 2012, 11:07
già... dopo aver detto "bronzo a vita" (NON SBRONZO.. preciso...) devo dire che l'ottone mi ha proprio stregato, nonostante la pletora di materiali (manca solo la versione in pongo e peluches e poi alla RC le hanno tentate proprio tutte...) e devo dire che in quel caso la variabile vincente è stata la tipologia di chiver più che il materiale in sè... il tipo xxl era veramente eccezionale...

Il fatto che le "abbia tentate tutte" la vedo come una scelta della ditta di impegnarsi in più progetti... credo che sia una scelta vincente, sia perchè vi è sempre una novità commerciale, sia perchè a volte si trovano soluzioni che il pubblico apprezza (sia i professionisti che gli studenti). Pongo e peluches: non credo proprio che verranno mai prodotti :mha...:
Io ho scelto il rame, del bronzo non sono rimasto così impressionato, anche se posso capire chi s'innamori.

A me del Due voci ("Due voci", non two voices: la ditta è italiana, ed il nome anche...) piace l'incisione, che è la cosa che apprezzo di più (non ho provato il sax quindi non saprei darne impressioni). Vengo dalla valle delle armi, la Valtrompia ed ho vari conoscenti che sono incisori per ditte di armi (prevalentemente da caccia). Le incisioni sui fucili sono molto simili a quelle che si possono avere sui sax: la differenza è che sui fucili le incisioni sono molto più originali, creative e belle da vedere. A parte questa incisione "Le due voci" e forse il moonlake del Balance (che è comunque molto molto rudimentale, ma ha il suo significato), il resto sono davvero di poco stile.
Quando comprai il SAII contralto nel '94 avevo 12 anni: vivendo in una valle in cui la caccia è il passatempo più gettonato, già maneggiavo fucili e potevo vedere le incisioni che venivano fatte su di essi. Comprai il contralto senza incisione (la quale richiedeva un sovrapprezzo di circa 400 mila lire): perchè mio padre doveva pagare una tale cifra per quel penoso disegno?
Certe incisioni sono davvero delle opere d'arte: la vedo un po' come un tatuaggio... sui sax il livello medio delle incisioni è davvero scarso... ma scarso scarso (due voci a parte!). E' vero che un disegno fatto bene costa parecchio, ma piuttosto non mettete niente, che se qualcuno lo vuole incidere lo può fare e c'è lo spazio per farlo.

KoKo
18th September 2012, 11:11
C'è da dire che le incisioni sui fucili sono fatte su una lastra piana (il sax è curvo) e molto meno sottile di quella del sax...per questo sono piu' elaborate.

David Brutti
21st September 2012, 09:26
La scelta di avere i tasti in legno di Ulivo stagionato, oltre a una scelta estetica, vuole essere un omaggio a una delle passioni della famiglia Zolla: l'olio di oliva per il quale Claudio fa spesso delle scorribande nel centro Italia.
Questo materiale, opportunamente trattato, garantisce un'ottima presa sul tasto molto simile se non superiore a quella della madreperla (forse è un pò più ruvido).

Tra l'altro bisogna parlare di più modelli di Two Voices o meglio combinazioni tra fusto e campana rigorosamente in argento massiccio:
-ottone nudo;
-ottone placcato oro;
-bronzo nudo.

Ho avuto la possibilità di poter provare spesso questo sax top di gamma in quanto è l'alto che utilizza Carlo Micheli, compare di quartetto. Oltre a questo provai un TV bronzo-argento massiccio (forse era il primo Two Voices in produzione) e diversi esemplari a Quarna. A livello di suono sono sax piuttosto importanti con un suono molto complesso e interessante.

naotodate
27th September 2012, 16:56
Ciao, avrei una domanda per chi conosce bene la produzione R&C.
Ormai il modello r1 jazz é in produzione da un pó: visto che sono fatti completamente a mano, ci sono delle migliorie che sono state fatte nel corso dei mesi, degli anni?
I primi r1 jazz sono uguali, identici a uno fabbricato oggi? Ovviamente un Selmer SA II di 15 anni fa é uguale ad uno fabbricato oggi, ma magari una realtá completamente artigianale lavora in modo diverso.
Il two voices é in pratica un R1 jazz con materiali diversi, l'incisione, il legno...ma nessuna altra differenza sostanziale?

Beefcake
27th September 2012, 16:59
.....Il two voices é in pratica un R1 jazz con materiali diversi, l'incisione, il legno...ma nessuna altra differenza sostanziale?

Beh, hai detto niente! :lol: :lol: :lol:

naotodate
27th September 2012, 17:08
ma per suonare non dovrebbe essere per forza migliore di un normale sax in ottone, no? Anni fa fui presente ad un esperimento molto strano: fu creata la copia identica di un flauto traverso d'oro, ma in pvc. Il proprietario, flautista famosissimo, rimase scioccato, perché suonava esattamente come il suo. E noi da fuori non riuscivamo a distinguere la differenza tra i due...
Ora , che ci siano delle differenze ci puó anche stare, ma non credo che siano per forza migliorative col passaggio a materiali preziosi.

Tommy
27th September 2012, 17:31
Da quanto so io (cioè poco, ma altri utenti del forum potranno essere molto più precisi) ci sono state delle migliorie nella meccanica, come fanno molte aziende che continano di continuo il processo di sviluppo del prodotto. Come geometria del tubo credo invece che non ci siano state variazioni.

A livello sonoro, di timbro, io ho fatto una prova di alcuni di questi sax e ho notato delle differenze tra materiale e materiale impiegato. Queste differenze possono essere viste come migliorie o meno in base al gusto personale

Beefcake
27th September 2012, 17:34
Non si parla di metalli preziosi, ma di argento in particolare.
Chi l'ha provato ha notato la netta differenza rispetto agli altri metalli, probabilmente un fatto legato alle vibrazioni differenti... qualcuno può sicuramente spiegarti meglio di me che riporto solo impressioni, ma che sono condivise.
Hai riportato un esempio con uno strumento troppo differente... in cui il materiale di cui è fatto influenza in modo diverso il suono rispetto a come lo influenza per un sax
Poi come già detto, questione di gusti :amore::

Tommy
27th September 2012, 17:45
Forse OT.

Tempo fa andai a provare questi chiacchierati e apprezzati R&C .... mi rivolsi a un rivenditore della mia zona con grandi aspettative perché continuavo a leggere e sentire pareri buonissimi.

Inizialmente il negoziante mi chiese che generi musicali suonassi, in che ambienti ecc... e poi mi fece provare il primo strumento, un tenore in alpacca (lega di rame, zinco e nichel); beh ... non lo dissi proprio apertamente, ma un po' di delusione ci fu e credo che se ne rese conto facilmente.
Poi mi fece provare uno strumento in ottone, argentato: tutt'altra impressione! Bellissimo.

Erano entrambi strumenti nuovi di pacca, ma il materiale cambiava tantissimo la risposta e anche il timbro da quanto ricordo.

KoKo
27th September 2012, 17:48
Confermo che il materiale cambia molto la sonorità, non è che il piu' prezioso sia migliore e gli altri peggiori.
non c'è meglio o peggio, ci sono i gusti di chi suona =)

i cambiamenti, oltre che meccanici, credo siano soprattutto nella ricerca di nuovi kiver.

gf104
27th September 2012, 18:02
c'è anche un altro costruttore-assemblatore (come preferite) italiano che ha in catalogo sassofoni prodotti in 7 leghe differenti -the seven alloys- principalmente penso sia per una questione di marketing. certo che le sfumature tra una lega e l'altra ci saranno anche e non è detto che una lega molto preziosa abbia un rendimento superiore ad una lega meno preziosa.
il gusto personale alla fine è sempre soggettivo
poi pensare ad un flauto in pvc mi vien da piangere!
ma del resto c'era anche il Grafton di plasticazza che suonava più o meno l'ottone....
quoto KoKo per le ricerche sui kiver che variano di molto emissione e sound

tzadik
27th September 2012, 18:22
Ormai il modello r1 jazz é in produzione da un pó: visto che sono fatti completamente a mano, ci sono delle migliorie che sono state fatte nel corso dei mesi, degli anni?Si.


I primi r1 jazz sono uguali, identici a uno fabbricato oggi?Ovviamente no... ci sono delle cose che sono stati migliorate.


Ovviamente un Selmer SA II di 15 anni fa é uguale ad uno fabbricato oggi, ma magari una realtá completamente artigianale lavora in modo diverso.No... un Serie II di 15 anni fa' è diverso sa uno costruito l'altro ieri... perchè alcune cose sono cambiate nel progetto... e in un lasso di tempo di 15 anni possono cambiare anche tutta una serie di fattori legati alla produzione.


Il two voices é in pratica un R1 jazz con materiali diversi, l'incisione, il legno...ma nessuna altra differenza sostanziale?Esatto. Stesso progetto, diversi materiali, diversa "estetica".


Anni fa fui presente ad un esperimento molto strano: fu creata la copia identica di un flauto traverso d'oro, ma in pvc. Il proprietario, flautista famosissimo, rimase scioccato, perché suonava esattamente come il suo. E noi da fuori non riuscivamo a distinguere la differenza tra i due...
Ora , che ci siano delle differenze ci puó anche stare, ma non credo che siano per forza migliorative col passaggio a materiali preziosi.Difficile che suonasse esattamente al flauto d'oro... bisogna anche tener conto che il suono percepito è diverso da quello prodotto.
Probabilmente con metodi un po' più sofisticati... le differenze sarebbero venute fuori.
Onestamente poi difficilmente credo che un flautista famosissimo poi vada a suonare dal vivo con uno strumento in pvc, invece che con il flauto d'oro: è pure di una questione di estetica... e di immagine.

Altra cosa cosa, decisamente la più importante: la generazione del suono del flauto è completamente diversa da quella in un sassofono.
Quindi che nell'eventualità che cambiando il materiale, su un flauto si riescano ad apprezzare poche differenze... sul sassofono la fenomenologia è differente e quindi il risultato ottenuto sul flauto non può essere trasferito per il sassofono.
Oltre a questo bisogna anche tener conto di come sono effettivamente realizzati gli strumenti.

naotodate
27th September 2012, 18:50
Non voglio certo creare flame sui materiali usati, ognuno ha la propria opinione.
La mia esperienza personale, come clarinettista professionista, mi ha visto scegliere la mia coppia(sib e la), circa 15 anni fa, direttamente in fabbrica alla b&c, tra centinaia di esemplari. Dello stesso modello rc prestige, alcuni suonavano chiari , altri scuri, altri con qualche problema di intonazione. Un paio di anni dopo vado a scegliere da onerati un clarinetto per un allievo, budget molto basso. Trovai uno strumentino di plastica che suonava non bene, ma benissimo...diavolo, suonava meglio del mio sib. Voi non ci crederete, l'ho tenuto per me e ci ho fatto almeno un centinaio di concerti sinfonici. Badate bene che era l'unico che suonasse davvero bene tra i propri "fratelli e cugini" di fascia economica.
Sul flautista..alla fine non se ne fece di nulla, ma i dubbi erano piú sull'immagine, marketing, e veri ricavi sul prodotto piuttosto che sul vero valore del progetto.

Certo, sul sax i risultati saranno senza dubbio diversi, anche se nel video sulla R&C la prova dei fusti battuti a campana mi ha fatto un po´ sorridere.
Grazie delle informazioni, certo mi immagino anche che sui modelli con finiture superiori (come il due voci) ci sia un occhio diverso in produzione, magari un'attenzione maggiore rispetto ai modelli base in ottone.
In ogni caso onore alla rampone per essere diventata un esempio mondiale di altissimo artigianato! ps: il suono di pete thomas nel video di apertura é davvero impressionante :slurp:

red
27th September 2012, 19:01
in che senso ti ha fatto ridere la lavorazione dei fusti? :BHO:

gf104
27th September 2012, 19:07
naotodate@:
ot
in effetti non me lo vedo il grande Maestro Sir James Galway - che viene definito l'uomo dal flauto d'oro - salire sul palco con un flauto in pvc :smile:

tornando in topic: forse naotodate è al corrente dei sistemi di produzione R&C che noi non conosciamo

naotodate
27th September 2012, 19:08
non mi sono spiegato bene: mi ha fatto ridere che battessero a "campana" i fusti per mostrare il suono di materiali diversi, non la battitura per la lavorazione.

red
27th September 2012, 19:11
ah ok...ora ho capito.. :D

David Brutti
28th September 2012, 09:23
rispondo da "collaboratore" stretto della R&C: la ditta lavora a stretto contatto con gli artisti. Ci tengo a specificare che i rapporti con gli artisti nascono principalmente per una reciproca stima e per un interesse dell'artista verso i sax R&C piuttosto che per un'interesse "monetario" diretto cosa che invece avviene con altri produttori che attuano politiche più spregiudicate ma anche di corto respiro a mio parere.

Le opinioni e i consigli degli artisti vengono tenute in serissima considerazione dallo staff dell'azienda e vengono valutati in modo molto serio e attento. Di conseguenza pur essendo la serie R1 Jazz in produzione da tanti anni c'è un costante e continuo miglioramento di dettagli che però in un sistema complesso come quello di un sax fanno assolutamente la differenza.

Il mio contributo ad esempio è relativo ad alcune migliorie relative al tenore, strumento che in origine era dotato di una voce imponente ma "difficile" da controllare. Si è partiti con la sostituzione della boccola d'innesto del collo per passare al cambiamento nel diametro dei fori degli acuti per arrivare alla sperimentazione sui colli che ha portato allo strumento attuale che a mio parere è davvero estremamente intonato e molto più spontaneo rispetto ai modelli precedenti. Meccanicamente l'azienda cerca sempre di più di allinearsi agli standard mondiali pur conservando alcune peculiarità che a me personalmente piacciono come ad esempio una maggiore robustezza e solidità nell'azione delle chiavi (suonando strumenti meccanicamente più "leggeri" ma considerati dai più "migliori" meccanicamente il risultato è che ero dal tecnico una settimana si e l'altra pure...).

ll modello ovviamente resta lo stesso nella forma questo credo che sia il motivo principale del fatto che non viene cambiato il "nome" ma se la domanda è un R1 jazz di oggi è identico a un R1 Jazz di 10 anni fa la risposta è si nella tipologia di strumento, no nelle migliorie meccaniche e nella ricerca di prestazioni sempre migliori.

L'azienda inoltre tende a fare molta formazione dei propri artigiani, anche assumendo personale nuovo nonostante i tempi di crisi estrema e nonostante lo stato sia il primo "avversario" delle proprie aziende (non buttiamola in politica vi prego... scusate la digressione).
Esattamente come chi si approccia alla musica, gli artigiani tendono a migliorare le proprie prestazioni nel tempo se indirizzati ovviamente da una supervisione attenta.

David Brutti
28th September 2012, 09:28
Ah un'ultima cosa: il test di far risuonare i fusti e soprattutto le campane è una roba in realtà piuttosto seria. Nel video è stata fatta per dimostrare che le varie lastre hanno caratteristiche di risonanza diverse che si traducono con una resa acustica diversa. In effetti i sax in rame hanno un suono molto scuro con meno presenza di armoniche acute, mentre il bronzo è più spontaneo e con un volume e una proiezione maggiori. Ovviamente quelli che per un musicista X possono essere dei pregi per un musicista Y potrebbero essere dei difetti, quindi non esiste in teoria una finitura o una lastra in assoluto superiore alle altre, ma strumenti che offrono timbri diversi.

tzadik
28th September 2012, 11:10
La mia esperienza personale, come clarinettista professionista, mi ha visto scegliere la mia coppia(sib e la), circa 15 anni fa, direttamente in fabbrica alla b&c, tra centinaia di esemplari. Dello stesso modello rc prestige, alcuni suonavano chiari , altri scuri, altri con qualche problema di intonazione.Qua bisogna tener conto anche di un altro fattore fondamentale: i clarinetti sono in legno.
Il legno è un materiale organico e per quanto la B&C possa comprare partite di ebano (o qualsiasi altro legno "pregiato") "controllate" (il legno si taglia si pesa e poi se ne stima la densità e poi si fa un controllo visivo etc etc) finchè non viene lavorato (forato, scavato etc etc) di preciso non sai mai cosa può esserci dentro.
Oltrettutto trattandosi sempre di materiale organico (non isotropo) lavorarlo con estrema precisione è comunque molto difficile.
Tenendo conto che poi alcune lavorazioni hanno certe tolleranze di precisione "assolute", se poi si va a scalare tutto sulle forme/dimensioni/geometrie di un clarinetto... ci si rende subito conto che la tolleranza "relativa" è ben più grande (poi ci sono altre cose da tenere a mente...).
Chiaramente... spesso il costo di un clarinetto "top" non è solo dovuto alla somma di tutti i costi di produzione (distribuzione, commercializzazione) ma anche al controllo di qualità... se vai a provare un partita di clarinetti da 4000€ probabilmente troverai una ottima consistenza media e ovviamente differenze percettibili tra i vari strumenti.
Se vai a provare un clarinetto da 6000€ troverai sempre una una ottima consistenza però le differenze tra i vari esemplari saranno meno percettibili.
Perchè? Perchè i 2000€ di differenza non quasi certamente non sono nei costi di produzione... ma nel fatto che facendo pagare uno strumento 2000€ in più si possono fare dei controlli più accurati tra una fase di produzione e l'altra... e di conseguenza (visto la differenza di costo) si può anche scartare gli esemplari che non raggiungono un determinato standard qualitativo (previsto per quel modello da 6000€)... magari poi gli esemplari scartati vengono venduti come modelli da 4000/3000/2000€ perchè, ovviamente, non rientrano nello standard di qualità del modello da 6000€ ma magari rientrano nello standard di qualità dei modelli inferiori. :zizizi))



Un paio di anni dopo vado a scegliere da onerati un clarinetto per un allievo, budget molto basso. Trovai uno strumentino di plastica che suonava non bene, ma benissimo...diavolo, suonava meglio del mio sib. Voi non ci crederete, l'ho tenuto per me e ci ho fatto almeno un centinaio di concerti sinfonici. Badate bene che era l'unico che suonasse davvero bene tra i propri "fratelli e cugini" di fascia economica.Anche qua è un discorso di controllo di qualità... per farla breve, escludendo alcune differenze reali nei costi di produzione/materiali: su uno strumento di fascia professionale ci si aspetta un buona consistenza, su uno strumento economico no... quindi se mentre magari su 10 strumenti professionali ne trovi uno che suona un po' meglio della media, su un strumenti di fascia economica è possibile che magari su 20/30/40/100 esemplari c'è ne siano 1/2/5 che sono effettivamente tanto superiori... ovviamente diventa complicato identificarli se gli esemplari da testare sono tanti.



Certo, sul sax i risultati saranno senza dubbio diversi, anche se nel video sulla R&C la prova dei fusti battuti a campana mi ha fatto un po´ sorridere.
Grazie delle informazioni, certo mi immagino anche che sui modelli con finiture superiori (come il due voci) ci sia un occhio diverso in produzione, magari un'attenzione maggiore rispetto ai modelli base in ottone.Nonostante ci siano studi che dicono che il materiale ai fini della generazione suono non conti un *****... alla fine della fiera... è il contrario.
Il fatto di battere un corpo semi lavorato di un sassofono ci da un indicazione che frequenze enfatizza il corpo stesso e le indicazioni che si ottengono poi sono significative (http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... 7ZM#t=867s (http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=gtVSHEO87ZM#t=867s)).
Infatti poi nella pratica ti ritrovi che gli strumenti in ottone sono generalmente molto equilbrati come spettro armonico e come sustain.
Gli strumenti in bronzo hanno un maggior sustain e una maggior presenza armonica.
Gli strumenti in rame invece sono più morbidi nei transienti e hanno meno sustain... e tendono a suoanare più scuri (nel vero e proprio senso del termine).

Tutto lo strumento vibra (meccanica inclusa)... e combinando vari materiali per corpo, culatta, campana... chiver si possono creare combinazioni interessanti.
La maggior cura nel "Two Voices" credo sia limitata al fatto che lavorare l'argento è più "difficile" che lavorare ottone o rame (infatti, per esempio, si può notare anche anche la curva interna della culatta al rinforzo).
Del resto... non credo che la R&C abbia previsto una produzione chissa quanto grande per i "Two Voices".

naotodate
28th September 2012, 22:51
vi ringrazio molto per gli interessanti interventi.
Ci tengo a precisare solo una cosa: ho sorriso alla prova suddetta perché l'ho ritenuta una simpatica licenza poetica. Ora, lasciamo ognuno libero di pensare quel che vuole, ma la fisica acustica non é esattamente interpretabile, e la formazione d'onda in un corpo percosso come una campana tubolare ha un funzionamento completamente diverso rispetto ad uno strumento ad ancia.
Con questo non voglio dire che un sax d'argento massiccio suoni come lo stesso di rame, ma anche alla r&c la prova la fanno sullo strumento, e poi valuteranno il risultato.
Magari un fusto in berillio o cocobolo avrá un suono interessante, se percosso. Non credo che questo basti per provare a costruirci uno strumento solo per vedere come suona!
Comunque ritengo davvero apprezzabile che nel mondo del sax ci sia ancora tanta ricerca e curiositá, sará che lo strumento é relativamente "giovane" e meno standardizzato di altri. Capisco che per la r&c sia anche una questione di sopravvivenza economica, ma a mio parere é anche un servigio all'evoluzione dell'arte.
@david, credo che si siamo incrociati qualche volta dal piernarciso qualche anno fa!

David Brutti
28th September 2012, 23:04
Ora, lasciamo ognuno libero di pensare quel che vuole, ma la fisica acustica non é esattamente interpretabile, e la formazione d'onda in un corpo percosso come una campana tubolare ha un funzionamento completamente diverso rispetto ad uno strumento ad ancia.


Questo è ovvio, ma sono dei test "empirici" che permettono all'artigiano di capire determinati comportamenti del metallo. Non vogliono affatto significare una corrispondenza "diretta" tra suono percosso e suono emesso mediante vibrazione dell'ancia.