Visualizza Versione Completa : Blues For Alice - suonarla a orecchio.
xelaris
20th February 2013, 12:24
Sono un novizio del Jazz...nel mio repertorio sto iniziando ad introdurre pezzi come Blues For Alice di Parker:
http://www.youtube.com/watch?v=4s5FZBisaf8
Che metodi ci sarebbero per memorizzarlo? Mi sembra di vedere delle sequenze II7, V7 che calano di un tono e poi di un semitono e comunque tale analisi non mi auita piu' di tanto (magari improvvisando)...quando suono questo pezzo nota per nota non penso agli accordi e il piu' delle volte riesco a suonarlo senza problemi ma dipende dal mood del momento (non mi arrischierei di suonarlo di fronte ad altri e la minima distrazione mi porterebbe a steccare).
KoKo
20th February 2013, 13:03
studia gli accordi lentamente, arpeggiandoli uno per una sulla struttura...in tutti i rivolti.
vedrai che lo impari senza accorgertene =)
xelaris
20th February 2013, 18:32
Suonare tutti gli accordi "in tutti i rivolti"...significherebbe usare tutte le varie combinazioni: 1,3,5,7...1,5,3,7...1,7,3,5 accordo dopo accordo? Le permutazioni sembrano cosi' infinite. Mi limitero' a farne diverse finche' non ingrano la marcia giusta.
Nella mia analisi "ruspante" (presa dall'interpretazione del pezzo da Roland Kirk) ho contato circa 70 note....la maggior parte di queste puo' essere condensata in una scala maggiore - le note non diatoniche a questa scala sono circa 10 - questo ragionamento perlomeno mi ha aiutato un po' nella chiusura - le ultime 8 note infatti sono tutte diatoniche.
KoKo
20th February 2013, 18:49
inizia con 1,3,5,7 e inizia ad improvvisare usando solo quelle note per ciascun accordo...
Rockandrollaz
20th February 2013, 18:51
Suonare tutti gli accordi "in tutti i rivolti"...significherebbe usare tutte le varie combinazioni: 1,3,5,7...1,5,3,7...1,7,3,5 accordo dopo accordo?
interessante, io finora ho sempre pensato 1,3,5,7 - 3,5,7,1 - 5,7,1,3 - 7,1,3,5 cioè iniziare dalla prima, poi la 3, la 5 e la 7, suonando sempre le 4 note dell'accordo in successione. a volte anche la 9.
xelaris
21st February 2013, 10:33
Suonare tutti gli accordi "in tutti i rivolti"...significherebbe usare tutte le varie combinazioni: 1,3,5,7...1,5,3,7...1,7,3,5 accordo dopo accordo?
interessante, io finora ho sempre pensato 1,3,5,7 - 3,5,7,1 - 5,7,1,3 - 7,1,3,5 cioè iniziare dalla prima, poi la 3, la 5 e la 7, suonando sempre le 4 note dell'accordo in successione. a volte anche la 9.
non penso che l'ordine delle note dell'accordo faccia la differenza....nel mio esempio avevo mischiato le 4 note a caso - su 4 note si dovrebbero trovare 16 combinazioni che si dovranno moltiplicare alle altre 16 combinazioni dell'accordo sucessivo (16x16 = 256)....aggiungi un'altro accordo e si dovra' moltiplicare 256x16=4096!! (e via dicendo). Questa e' la teoria....poi in pratica penso che basteranno un paio di "rivolti" per trovare il groove giusto...
freddie
21st February 2013, 11:33
interessante, io finora ho sempre pensato 1,3,5,7 - 3,5,7,1 - 5,7,1,3 - 7,1,3,5 cioè iniziare dalla prima, poi la 3, la 5 e la 7, suonando sempre le 4 note dell'accordo in successione. a volte anche la 9.
Esatto...e questo secondo me è il primo esercizio da farsi, ovvero arpeggiare gli accordi rispettivamnete in stato fondamentale, 1, 2 e 3 (ecc.) rivolto rispettando la successione dei vari gradi.*
Fatto questo è molto utile anche arpeggiare il tutto senza un apparente ordine, concentrandosi sulla qualità del collegamento tra un accordo e l'altro, in modo da non imparare i rivolti come fossero solo una filastrocca... ovviamente il tutto IMHO.
*N.B.: Ciò che determina lo stato dell'accordo è la nota al basso (leggasi, in questo caso, prima nota); l'ordine di succcesione della note che seguono non è determinante per stabilire di quale rivolto si tratta.
fcoltrane
21st February 2013, 12:49
su 4 note dell'accordo e sulla singola battuta le combinazioni sono solo 24 non infinite.
certo ogni singola battuta si può scegliere quella che si preferisce ma solo se si ha una grande dimestichezza , in questo senso le possibilità sono infinite.
se si considea poi che si possono inserire variazioni di durata e di fraseggio ........
come dice Koko magari si può imparare con la prima e piano piano arricchire il proprio lessico con le altre. .
Rockandrollaz
21st February 2013, 17:55
studiare gli accordi permette di trovare i "voice leadings" ossia quei cambi, spesso di un solo semitono, che rendono chiaramente l'andamento della struttura. (ho appena scoperto i voice leadings, e sono la svolta).
Beefcake
21st February 2013, 20:44
Infatti i rivolti devi considerai come 1357, 3571, 5713 e 7135. Le altre combinazioni non sono a parti strette.... spesso stanno molto bene, ma non sempre... se provi a suonare col piano un 1735 su un accordo maggiore ti accorgerai che stona, ma se suoni 5713 la seconda minore tra la settima e la tonica suonerà molto meglio (perchè è interna)..
Lo stesso vale se arpeggi: meglio farlo in posizione fondamentale, primo, secondo e terzo rivolto, non oltre...
Rockandrollaz
21st February 2013, 21:17
la seconda minore ossia la nona bemolle? srs
xelaris
21st February 2013, 22:29
Penso di avere confuso il termine "rivolto" con "combinazione".....ci sarebbe l'inversione dell'accordo che sarebbe il rivolto.
Poi com'e' che le combinazioni sarebbero 24 e non 16 per un accordo di 4 note?
Beefcake
22nd February 2013, 01:50
la seconda minore ossia la nona bemolle? srs
ho considerato le settime maggiori, ma blues for Alice avrà settime minori, quindi non c'è una seconda minore (ci sarebbero state in accordi maj7 tra la tonica e la settima maggiore)... ma comunque vale la pena arpeggiare rispettando i rivolti, senza esasperare le possibili combinazioni, perchè andresti ad arpeggiare intervalli che di fatto non vengono fatti al piano.
Penso di avere confuso il termine "rivolto" con "combinazione".....ci sarebbe l'inversione dell'accordo che sarebbe il rivolto.
Poi com'e' che le combinazioni sarebbero 24 e non 16 per un accordo di 4 note?
Rivolto è un cosa ben precisa in teoria musicale... le combinazioni non esistono... ed al massimo hai 4 rivolti per un accordo a 4 note, non di più nè di meno. Non ha senso che ti metti ad arpeggiare tutte le combinazioni, perchè rischi di avere un risultato melodico non gradevole.
Piuttosto inserisci note volta/passaggio, appoggi, anticipi o ritardi sulle terze e le settime (Chet Beker e Gerry Mulligan docet :saputello ), questo è un ottimo esercizio.... ottieni un'ottima linea melodica. Enfatizza la settima del II-7 che risolve sulla terza del V7 in una progressione II-V
Ascolta i soli di Miles: non servono tante note su un accordo, poche note giuste e di gusto!
xelaris
22nd February 2013, 17:16
Grazie per i consigli....non sono un novizio della teoria musicale ma il jazz penso che richieda un approccio diverso - essendo piu' aperto e' anche piu' complesso - percio' ho pensato che magari si dovrebbero suonare tutte le combinazioni - il che' potrebbe essere anche interessante (avendo il tempo a disposizione) ma mi limitero' molto volentieri alle 4 inversioni base (i rivolti).
Miles e' l'unico del Jazz che sento instintivamente....comunque sto iniziando col Bird - al momento lo sento un po' con distacco ma technicamente c'e' gusto a suonare i suoi pezzi.
fcoltrane
22nd February 2013, 18:03
molte delle cose che sono state dette sono condivisibili.
molti insegnanti tra cui Bergonzi nei suoi metodi utilizzano formule ben precise.
invece di studiare 24 combinazioni te ne propone 1 o 2.
che cambiano a secondadella qualità dell'accordo.
i motivi probabilmente sono quelli evidenziati dagli amici saxforumisti.
un appunto :su 4 suoni le combinazioni sono certamente 24 e non 16.
1357 1375 1537 1573 1735 1753
partendo poi dalla terza.......................ecc.
uno studio di questo tipo è dispendioso ma se si riesce ad avere eguale risultato per ciascuna combinazione si avrà la possibilità di scegliere il suono che si preferisce prescindendo dalle dita.
si suona cioè per scelta e non perchè dopo la prima c'e sempre la terza.
il rischio di fermarsi allo studio dei rivolti è di avere una unica direzione e di essere vincolati dalle dita.
anche io ti dicevo di seguire le indicazioni di Koko e di partire con la prima anche solo perchè è la più semplice.
(ma questo è solo l'inizio del tuo studio e serve anche solo per farti sentire i suoni dell'accordo)
xelaris
28th February 2013, 02:10
FColtrane dice:"uno studio di questo tipo e' dispendioso...."
Verissimo - l'ho trovato provante e poco produttivo infatti, sono tornato al mio metodo "scalare" e sembra di progredire piu' rapidamente - insomma era tutta una questione di provarci un po' di piu' che per altri pezzi piu' cantabili/facili - comunque ci riprovo col "cordale" perlomeno per prendere piu' possesso del contenuto armonico.
Insomma ci sarebbe il metodo scalare per memorizzare velocemente ed il metodo cordale per capire maggiormente la struttura armonica.
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2025 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.