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Visualizza Versione Completa : Consiglio su vendita Sax tenore Selmer Mark VI



marinaus74
25th February 2013, 00:15
Buona sera,

mi sono appena iscritto al sito perchè ho un sax Selmer Mark VI del 1967 da vendere e sono un po' "ignorante" in materia.
Mi sono informato con alcuni musicisiti il quale mi hanno detto che è un eccellente strumento, come già sapevo, e che se
sono intenzionato a vendere di non cederlo per meno di 5000 euro.

E' corretta come possibile quotazione? Il sax è in perfette condizioni.

Grazie e saluti
Andrea

Jason Kessler
25th February 2013, 16:23
Ciao Andrea,
la mia modestissima opinione in merito,
purtroppo ( o per fortuna per chi compra) 5.000 euro per un MK VI con seriale superiore a 140.000 (essendo come hai detto del 1967) è veramente troppo, soprattutto di questi tempi.
Le perfette condizioni poi devono essere valutate anche in relazione alle sue componenti soggette ad usura, quali feltri, tamponi, molle ecc...il sax, quindi, potrebbe essere sì in ottime condizioni, ma comunque necessitare di una riparazione vista la sua età.
Poi...occorre valutare se trattasi di modello americano, francese, campana incisa, chiavi argentate o meno...

In sintesi, se il sax fosse funzionale al 100% la valutazione (senza nemmeno vedere una foto...l'assurdità del mercato dei vintage....) non andrebbe oltre i 4.300 - 4.500 Euro....e non credo nemmeno che si venderebbe agevolmente a questa cifra.

Se invece occore una nuova tamponatura con alcune normali riparazioni e sostituzioni....3.500 massimi....

Sux
27th February 2013, 13:27
Ci sono tante varianti..
Per essere sicuro ti consiglio di portarlo da un bravo riparatore/liutaio e chiedere il suo parere su come è messo effettivamente lo strumento e quanto puo' valere nelle condizioni attuali..
Magari se ci sono 200 euro da spendere dopo nel prezzo complessivo puoi ricavarne 300 in più con le riparazioni effettuate..
Fallo vedere da uno bravo,è la cosa più semplice e sicura..

gil68
27th February 2013, 14:51
Ci sono tante varianti..
Per essere sicuro ti consiglio di portarlo da un bravo riparatore/liutaio...
Veramente i liutai sono quelli che fanno (e riparano) strumenti a corda (ad arco e pizzico) in legno...vabbé che i clarinetti sono di legno (ebano...), ma non hanno le corde...

gil68
27th February 2013, 15:03
Buona sera,

mi sono appena iscritto al sito perchè ho un sax Selmer Mark VI del 1967 da vendere e sono un po' "ignorante" in materia.
Mi sono informato con alcuni musicisiti il quale mi hanno detto che è un eccellente strumento, come già sapevo, e che se
sono intenzionato a vendere di non cederlo per meno di 5000 euro.

E' corretta come possibile quotazione? Il sax è in perfette condizioni.

Grazie e saluti
Andrea
Ciao e benvenuto...scusa ma siamo curiosi: perché lo vuoi vendere? Magari perché non sei saxofonista, ma suoni altri strumenti? O magari non suoni proprio?
Allora mi sa di capire che ti sarà stato lasciato in eredità...era forse di un tuo parente o amico?
Fossi al posto tuo, un sax così me lo terrei ben stretto...e andrei a prendere qualche lezione da un bravo maestro per imparare a suonarlo...magari, senza pretendere di diventare un "emulo" di Coltrane...anche suonare solo poche note può ugualmente dare grande soddisfazione! :D :saxxxx)))

Sux
27th February 2013, 15:08
Ci sono tante varianti..
Per essere sicuro ti consiglio di portarlo da un bravo riparatore/liutaio...
Veramente i liutai sono quelli che fanno (e riparano) strumenti a corda (ad arco e pizzico) in legno...vabbé che i clarinetti sono di legno (ebano...), ma non hanno le corde...


Si,hai ragione..non saprei come chiamarli quelli dei fiati..Semplicemente riparatori di fiati o hanno un nome specifico?
Comunque grazie per aver corretto il mio errore,chiedo venia... :half:

Rosario Giordano
27th February 2013, 15:45
Ci sono tante varianti..
Per essere sicuro ti consiglio di portarlo da un bravo riparatore
Fallo vedere da uno bravo,è la cosa più semplice e sicura..


Piu' che altro fallo vedere da uno onesto.
A me e' stato portato via in modo truffaldino un Selmer BA da un riparatore vicino a Chivasso (non smettero' mai di parlare male di questa persona, anche se mi sembra sia andato in pensione). I riparatori hanno sempre il naso in allerta a fiutare il possibile affare.
X la valutazione del tuo sax e' un discorso abbastanza complesso che non si limita solo al seriale/anno di fabbricazione, dipende da caso a caso, o da culo a culo (di chi vende o di chi compra).
So di un signore che ha smesso di suonare e ha venduto x 2.000€ ad un negoziante un alto MK VI americano, intorno ai 100.000 di seriale (inutile dire che "sono arrivato tardi") perche' voleva disfarsene senza pero' comprare niente in permuta.

fcoltrane
27th February 2013, 16:16
5000 euro mi sembra un prezzo di riferimento.
deve essere considerato l'originalità della laccatura , di tutte le sue parti , le condizioni dei tamponi e molle , l'eventuale presenza di saldature e poi cosa più importante come suona.

marinaus74
28th February 2013, 00:55
Ciao,
vi tolgo un po' di curiosità. Sono un appassionato suonatore di clarinetto, ho studiato per un po' di anni e poi per motivi di lavoro ho
abbandonato gli studi.
Il sax l'ho ereditato da mio padre, che è mancato qualche hanno fa e che mi ha passato la passione per la musica.
Ripeto che è in condizioni perfette da tutti i punti di vista, mio padre lo teneva come se fosse un tesoro come tutti gli altri strumenti
che mi ha lasciato. La laccatura è perfetta, la meccanica e tamponi perfetti e non ci sono saldature non originali.
Io l'ho terrei volentieri (ogni tanto l'ho suonato ed ha un suono fantastico), ma ho già poco tempo per suonare il clarinetto e trovarne anche
per suonare il sax mi diventa impossibie.
Chi la visionato e provato mi ha consigliato di non venderlo a meno di 5000 euro perchè di meno non li vale e di stare attento che se proprio
lo voglio vendere di fare attenzione ai poco "onesti".

Saluti e buone note a tutti

Sux
28th February 2013, 11:37
Se non hai bisogno di contanti immediati io lo terrei..Non si sa mai,magari ti salta il pallino e lo vuoi suonare..
Poi la valutazione del prezzo continuerà a crescere,ne guadagnerai di più se aspetti qualche anno..
Dipende tutto dalle tue esigenze,se non hai problemi di liquidi ti consiglio vivamente di custodirlo come un tesoro! :zizizi))

Jason Kessler
28th February 2013, 11:49
Se non hai bisogno di contanti immediati io lo terrei..Non si sa mai,magari ti salta il pallino e lo vuoi suonare..
Poi la valutazione del prezzo continuerà a crescere,ne guadagnerai di più se aspetti qualche anno..
Dipende tutto dalle tue esigenze,se non hai problemi di liquidi ti consiglio vivamente di custodirlo come un tesoro! :zizizi))

Mi dispiace fare il solito antipatico,
ma chi parla in questo modo...lo fa perchè non si è mai trovato nella condizione di vendere un MK VI, soprattutto di matricola alta e non "nobile" come un over 140 mila.

Il MK VI non è un assegno circolare, se andate in Banca...non ve lo fanno versare sul c/c...chi crede il contrario...è uno sprovveduto che alimenta queste solite leggende metropolitane. Prima di parlare a vanvera, bisognerebbe avere un pò più di informazione ed esperienza in materia.

Tornando al caso specifico...se Marinaus74 sei così convinto che il tuo sax valga 5.000 euro (ma allora perchè lo hai chiesto al forum???)...in bocca la lupo....

fatto sta che il tuo sax (per quanto perfetto sia....ti ricordo che i tamponi si consumano solo con il passare del tempo....quindi dubito che il tuo strumento non necessiti di qualche spesa extra, che può anche essere inferiore a 50 euro come spesa, sia chiaro) può valare tale cifra solo in un caso....e ciòè quando un tuo potenziale acquirente sia disposto a valutarlo 5.000 euro...

Se lo trovi, buon per te.

KoKo
28th February 2013, 12:41
bhe jason, se è veramente in stato museale e tenuto bene (tamponi compresi, come dice nel messaggio) li vale...magari qualcosina meno, ma siamo li.

Mspecial
28th February 2013, 12:46
Ci sono tante varianti..
Per essere sicuro ti consiglio di portarlo da un bravo riparatore/liutaio...
Veramente i liutai sono quelli che fanno (e riparano) strumenti a corda (ad arco e pizzico) in legno...vabbé che i clarinetti sono di legno (ebano...), ma non hanno le corde...


Si,hai ragione..non saprei come chiamarli quelli dei fiati..Semplicemente riparatori di fiati o hanno un nome specifico?
Comunque grazie per aver corretto il mio errore,chiedo venia... :half:

Beh... visto che riparano strumenti in metallo , potresti chiamarlo..... fabbro :mha!(





:D

Jason Kessler
28th February 2013, 12:52
Parere mio, assolutamente no.
Sul mercatinomusicale ci sono dei MARK VI in vendita da una vita, solo per fare un esempio.

Ho un amico che ne avrà una decina e più in vendita, con matricole da 80 a 200 mila...prova a chiedergli come vanno le cose e quali sono i prezzi proposti...

O trovi chi se ne innamora follemente...oppure un 140 mila ha un prezzo di vendita inferiore. Di questi tempi è già dura a 4.200, se non erro anche qui sul forum c'era in vendita un sax simile...alla fine l'utente ha rinunciato alla vendita.

Chi trovi disponibile a darti sull'unghia 5.000 euro per un six digit??? Di questi tempi per giunta???
I five digit si portano a casa con poco di più...e chi cerca questi strumenti, di solito, sa di cosa stiamo parlando.

Ripeto, spero lo venda a 10 mila euro, ma la realtà è altra cosa.

teo.sax
28th February 2013, 12:55
saro' un vecchio romanticone me se mio padre mi avesse lasciato un sax che sia markVI o altro non sarebbe sul mercato.non essendo una cifra che ti puo' cambiare la vita lo terrei e al solo pensiero che lo ha suonato lui.....poi ognuno e libero di fare e pensare cio' che vuole. dal punto di vista commerciale la penso come jason: vale quello che te lo pagano e 5000 oggi, sono proprio tanti. comunque auguri :smile:

KoKo
28th February 2013, 12:55
Sono d'accordo che non è facile venderli e che il valore non è cosi' alto come decantato in giro, pero' parlava di condizioni eccellenti, lo davo come valore aggiunto.

Io ho il mio alto che non sto suonando piu', ogni tanto mi passa l'idea di venderlo, ma sono cosciente che in questo periodo lo dovrei vendere a meno di quanto l'ho pagato all'epoca. per ora me lo tengo =)

Sux
28th February 2013, 14:53
Mi dispiace fare il solito antipatico,
ma chi parla in questo modo...lo fa perchè non si è mai trovato nella condizione di vendere un MK VI, soprattutto di matricola alta e non "nobile" come un over 140 mila.

Il MK VI non è un assegno circolare, se andate in Banca...non ve lo fanno versare sul c/c...chi crede il contrario...è uno sprovveduto che alimenta queste solite leggende metropolitane. Prima di parlare a vanvera, bisognerebbe avere un pò più di informazione ed esperienza in materia.


Te dici che col passare del tempo non acquisterà valore? :BHO:
Mi piacerebbe vedere fra 15-20 quanti MK VI si troveranno in vendita e in condizioni perfette.. :ghigno:
Tutte le cose di una certa qualità e valore col tempo cresce di prezzo..Non capisco proprio la tua risposta "Prima di parlare a vanvera, bisognerebbe avere un pò più di informazione ed esperienza in materia."
Mi sembra abbastanza scortese visto che non ho detto chissà che baggianata ma una cosa teoricamente ragionevole.. :mha!(

Sux
28th February 2013, 15:01
Beh... visto che riparano strumenti in metallo , potresti chiamarlo..... fabbro :mha!(
:D

Ottimo!!!D'ora in poi li chiamerò fabbri!!
Grazie mille per l'ottimo consiglio!! :cool:

tzadik
28th February 2013, 15:13
Nell'intero thread non è emerso un fattore importante... per la valutazione dello strumento: "come suona lo strumento".
Il prezzo è sempre una combinazione delle condizioni estetico funzionali e delle prestazioni dello strumento (al netto delle condizioni funzionali dello strumento).
Non tutti i Mark VI suonano uguali (anzi... la differenza anche in caso di una condizione funzionale perfetta può essere notevole), non tutti i Mark VI suonano "bene" (nonostante ogni Mark VI in vendita è pubblicizzato come "ottimo esemplare").


Come si fa a valutare uno strumento simile?
Non è semplice, un conto è provare uno strumento e dire "bello!"... un conto è avere 20/30 strumenti e fare dei confronti.

Riuscire a vendere lo strumento oggetto di questo thread a 5000€... è effettivamente complicato.
È complicato per un privato, può essere meno complicato per un riparatore... può essere ancora meno complicato per un riparatore che ha una certa esperienza con questo tipo di strumenti e che magari ha una clientela competente.

Come ha detto Jason:

Prima di parlare a vanvera, bisognerebbe avere un pò più di informazione ed esperienza in materia.

I Selmer vintage, per come la vedo io, non sono strumenti destinati a guadagnare valore.
Le persone in grado di fare una valutazione "razionale" di strumenti simili sono poche (fuori da questo forum... figuriamoci qua, dentro il forum).
Sono strumenti che diventeranno progressivamente più oggetti da collezione e meno strumenti musicali (nonostante il numero di questi strumenti in vendita cresce).
Quindi cambia il target di mercato e cambia la valutazione economica raffrontata alle prestazioni funzionali.

Ok che i prezzi li fa il mercato (...) ma i prezzi di mercato sono prezzi di mercato nel momento in cui avviene la compra vendita.
Se non c'è una transazione... quei prezzi hanno poco significato.

Nel 98% dei casi... il desiderio di strumenti simili è solo psicologico... non materiale.

Sux
28th February 2013, 15:29
Secondo me ti sbagli tzadik..
I MK VI saranno sempre quotati e si vedranno anche accrescere di valore..
Di numero sono già limitati qui in Italia di quegli anni e non vedo perchè uno strumento del genere non debba guadagnare valore..
Finchè ci saranno persone alla ricerca di un determinato suono e col pallino di una marca e una serie il prezzo non potrà mai crollare..
Poi se è in condizioni come nuovo..

tzadik
28th February 2013, 15:40
I MK VI saranno sempre quotati e si vedranno anche accrescere di valore.Può essere... ma lo strumento assume valore una volta che c'è una transazione.
Fino a quando la transazione non avvenuta... il prezzo dell'oggetto è fittizio.


Di numero sono già limitati qui in Italia di quegli anniLimitati?
Ci sono più Mark VI in vendita di tutti gli altri Selmer moderni usati, sommati.
"Limitati" non è il termine corretto...
I Mark VI in vendita nei vari canali su internet, in Italia, sono poi solo una percentuale del totale di strumenti in vendita, pubblicizzati su internet.



Finchè ci saranno persone alla ricerca di un determinato suono e col pallino di una marca e una serie il prezzo non potrà mai crollare..La crisi arriva per tutti... e il numero di prodotti nuovi sul mercato è progressivamente crescente.
Di alternative per strumenti che emulano un Mark VI "medio" ce ne sono sempre di più... il resto è psicologia e la componente psicologica (quando si parla di strumenti simili) ha sempre una grossa rilevanza.
L'Italia è un mercato "vecchio", quindi certi paletti resistono e resisteranno.
Altri mercati, dominati da meccanismi più razionali, hanno dinamiche diverse... e questo indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali: è la psicologia dietro gli operatori del mercato (chi vende, chi vuole comprare e chi compra) è diversa.

Sux
28th February 2013, 15:57
Scusa ma ho appena dato un'occhiata super rapida alle valutazioni in usa e resto d'Europa e il prezzo è lo stesso..Non è il nostro "tipo" di mercato che impone questi prezzi ma è proprio lo strumento che è valutato su queste cifre..
Qua non si tratta di meccanismi razionali o dinamiche diverse..Il valore è quello,punto.
Per la questione delle alternative ti do solo che ragione ma il nome purtroppo la maggior parte delle volte è più importante della qualità e ribadisco purtroppo..

Jason Kessler
28th February 2013, 16:02
Sux,
stai confondendo scortesia con una semplice constatazione e descrizione dei fatti.

Le tue idee in materia, basate su non so cosa, possono anche apparire razionali, ma sono sbagliate.

Il mercato dei vintage, perchè di mercato si tratta, ha le sue regole, irrazionali e razionali come ogni altro mercato. Non mi sono nemmeno soffermato "sul come suona" in quanto quando si parla di certe cifre, a volte, tale fattore diventa anche secondario, soprattutto in considerazione delle capacità di musicista del potenziale acquirente, della sua condizione piscologica (come ha già detto tzadik), del suo sentimento.

Negli ultimi due anni, ad esempio, i Mark VI di matricola alta si sono deprezzati (mi domando se tu Sux conosci la storia del MK VI, o per te ogni modello è indifferente????).

Un tenore MARK VI di matricola alta, come questo, non è ricercato dai collezionisti, ma da amatori o musicisti che cercano, per l'appunto, un sax che suona. In genere nessuna di queste due categorie è disposta a pagare 5 mila euro per un sax, men che meno in un contesto dove l'offerta supera di gran lunga la domanda.
Sono concetti semplici e verificabili....i Mark VI non sono limitati nè in Italia nè all'estero, se metto insieme solo tre o quattro di miei amici...insieme avranno almeno una trentina di Mark VI...tutti potenzialmente in vendita. L'idea che il Mark Vi è uno strumento raro....è SBAGLIATA.
Altro concetto, parlando del sax in questione, un 140 mila le cui condizioni sono pari al nuovo...probabilmente è indice di uno scarso utilizzo e, dal momento che di solito, come detto prima, chi cerca uno strumento con matricola alta non lo fa a scopo collezionistico, vorrà che il sax suoni molto bene e che sia sfogato....ergo...un sax inutilizzato in genere non ha queste caratteristiche, a maggior ragione se non è stato revisionato o sistemato da un valido tecnico.
Dire che un sax di oltre 35 anni è in condizioni pari al nuovo, senza che vi sia stato un tecnico che vi abbia messo le mani almeno negli ultimi 5 anni, e ritenerlo un vantaggio (sempre parlando di mk vi con seriali a 6 cifre) dimostra che non si sa bene di che cavolo si sta parlando.

Gli unici sax attualmente ricercati, e con buone probabilità di vendita a prezzi ancora elevati sono Super Balanced Action (a meno che il venditore non sia un cubano....) e MK VI five digit con incisione americana, e solo tenori. Per tutti gli altri...o è meglio non vendere e aspettare tempi migliori...o è meglio mettere in conto una importante diminuzione di prezzo (rispetto all'ipotetico ideale che si ha in mente).

Sux
28th February 2013, 16:09
Ti ringrazio Jason,una spiegazione del genere è molto meglio che sentirsi dire "chi non ne capisce non dovrebbe parlare".
Comunque l'ottone non è un legno che deve stagionare.."Se suona bene suona dall'inizio..La storia di sfogare uno strumento in ottone è una baggianata".
Queste sono le parole del mio fabbro con più di 40 anni di esperienza..

Jason Kessler
28th February 2013, 16:11
Ti ringrazio Jason,una spiegazione del genere è molto meglio che sentirsi dire "chi non ne capisce non dovrebbe parlare".
Comunque l'ottone non è un legno che deve stagionare.."Se suona bene suona dall'inizio..La storia di sfogare uno strumento in ottone è una baggianata".
Queste sono le parole del mio fabbro con più di 40 anni di esperienza..

Vorrei proprio sapere chi è il tuo fabbro a questo punto...perchè è una baggianata il contrario.


E comunque sia...in materia preferisco credere ad un certo John Coltrane...il quale per, l'appunto, sosteneva che un sax per suonare bene dovessere essere suonato e sfogato...che lo molecole dello strumento dovevano andare al loro posto dove le vibrazioni della musica le portavano....

Sux
28th February 2013, 16:15
Ti ringrazio Jason,una spiegazione del genere è molto meglio che sentirsi dire "chi non ne capisce non dovrebbe parlare".
Comunque l'ottone non è un legno che deve stagionare.."Se suona bene suona dall'inizio..La storia di sfogare uno strumento in ottone è una baggianata".
Queste sono le parole del mio fabbro con più di 40 anni di esperienza..

Vorrei proprio sapere chi è il tuo fabbro a questo punto...perchè è una baggianata il contrario.

Allora sentiamo..Perchè mai l'ottone dovrebbe suonare meglio dopo ore e ore di suono all'attivo?
Ok con la perdita della laccatura che copre le vibrazioni armoniche ma l'ottone come potrebbe suonare meglio dopo averlo sfogato?

Sux
28th February 2013, 16:25
...che lo molecole dello strumento dovevano andare al loro posto dove le vibrazioni della musica le portavano....

E' bellissima come frase ma anche Gordon ha detto che "una Rico numero 3 bella umida è la felicità..".
Sono belle frasi ma che non rispecchiano la realtà di come stanno le cose..
Magari la felicità si perchè la felicità è soggettiva..L'ottone no.. :mha...:

Alex78
28th February 2013, 16:29
...che lo molecole dello strumento dovevano andare al loro posto dove le vibrazioni della musica le portavano....

E' bellissima come frase ma anche Gordon ha detto che "una Rico numero 3 bella umida è la felicità..".
Sono belle frasi ma che non rispecchiano la realtà di come stanno le cose..
Magari la felicità si perchè la felicità è soggettiva..L'ottone no.. :mha...:

Su questo sono d'accordo: l'idea delle molecole dello strumento che vanno a posto grazie alle vibrazioni Coltrane deve averla avuta durante la famosa overdose del 1957 che portò al suo "spiritual awakening" nonchè alla leggenda della sfogatura selvaggia.

ilcama
28th February 2013, 16:41
Ti ringrazio Jason,una spiegazione del genere è molto meglio che sentirsi dire "chi non ne capisce non dovrebbe parlare".
Comunque l'ottone non è un legno che deve stagionare.."Se suona bene suona dall'inizio..La storia di sfogare uno strumento in ottone è una baggianata".
Queste sono le parole del mio fabbro con più di 40 anni di esperienza..

sono d'accordo con te sul fatto che l'ottone non si "sfoga", non ci sono variazioni strutturali che lo portano a "vibrare meglio", ottenibili invece mediante certi trattamenti... invece ciò che avviene è un assestamento della meccanica e dei tamponi che ha effetti positivi sulla resa dello strumento

Jason Kessler
28th February 2013, 17:09
ragazzi, qui andiamo OT.

Si è vero, probabilmente di oggettivo non c'è nulla sull'eventuale sax sfogato o non sfogato, poi non sono la persona più adatta in materia, ci sono altri utenti del forum molto più informati e preparati di me in materia di fisica, metalli, ecc.

La mia esperienza è questa,
quando ho avuto occasione di acquistare dei sax nuovi con il tempo ho avvuto effettivamente l'impressione che il sax si stesse sfogando, guadagnando in termini di volume, risposta ed immediatezza. Sarà dovuto ai tamponi che andavano al loro posto? Alla meccanica che usciva dal periodo di rodaggio? Dal mia maggior confidenza con lo strumento? Chi può dirlo.

Quando ho avuto occasione di provare strumenti datati, che trovavo spenti e che mi veniva da definire "poco sfogati", effettivamente erano strumenti che erano stati suonati molto poco.

C'è chi delle "molecole" degli ottoni ne ha fatto un mestiere...come il congelatore di sax Andrea Zermani...

Alex78
28th February 2013, 17:14
C'è chi delle "molecole" degli ottoni ne ha fatto un mestiere...come il congelatore di sax Andrea Zermani...

Sempre andando OT, in quel caso se quello che si dice è vero è un trattamento termico: gli acciai austenitici si ottengono portando la lega ad alta temperatura per poi raffreddarla velocemente, ottenendo così austenite residua, che non è una fase metastabile a temperatura ambiente.

Poi, se questo possa essere fatto con l'ottone non lo so, certo servirebbe una lega speciale e guardare il diagramma di stato.

ilcama
28th February 2013, 17:31
con l'ottone non è "semplice" come con l'acciaio... soprattutto per quanto riguarda il diagramma di stato

Alex78
28th February 2013, 17:48
con l'ottone non è "semplice" come con l'acciaio...

Attualmente l'acciaio è molto piu' complesso di qualsiasi ottone, dato che oltre il ferro e il carbonio ci puoi mettere di tutto, gli "ingredienti" principali per gli inossidabili sono il nickel (ferritico) e il crono (austenitico), poi altri element usati nelle leghe comunemente sono il molibdeno (il famoso 39NiCrMo4 usato per i telai Ducati), vanadio (acciai per molle), tungsteno, titanio, a volte l'alluminio.

Poi il meraviglioso diagramma di stato Fe-C ci regala campo alfa (ferritico), beta (austenitico), gamma (ferritico), eutettetici (cementite) etc...etc...facendo una breve ricerca su internet questo è il diagramma ferro-carbonio:

http://wtm.webprofessional.it/site/wtm_webprofessional_it/FE-C.jpg

Questo quello zinco-rame (ottone):

http://img.photobucket.com/albums/v479/SlamFire/BrassPhaseDiagram.bmp

Si, sono un piccolo ingegnere con un terzo di PhD in metallurgia.

Comunque, tornando IT, io per un Mark VI come quello dell'OP di quella matricola darei non piu' d 3500.

Blue Train
28th February 2013, 17:55
Interessante ma decisamente OT, ci sono topic dedicati
;)

ilcama
28th February 2013, 17:58
si ok, riguardo all'acciaio conosco le caratteristiche di ogni singola struttura e come le mie tasche il diagramma fe-c... invece è molto più difficile trovare qualcuno "esperto" sugli ottoni e soprattutto trovare materiale a riguardo. (...comunque aggiungendo un elemento di lega il diagramma cambia molto)

scusate per gli ot ripetuti

Alex78
28th February 2013, 18:02
Interessante ma decisamente OT, ci sono topic dedicati
;)

Sì sig.Moderatore, prometto che mi asterrò dal menzionare ancora qualcosa di metallurgia per il resto del topic...

Riguardo la mia valutazione per un sax di questo tipo è condivisibile o starei cercando di fregare qualcuno?

gil68
28th February 2013, 20:06
saro' un vecchio romanticone me se mio padre mi avesse lasciato un sax che sia markVI o altro non sarebbe sul mercato.non essendo una cifra che ti puo' cambiare la vita lo terrei e al solo pensiero che lo ha suonato lui.....poi ognuno e libero di fare e pensare cio' che vuole. dal punto di vista commerciale la penso come jason: vale quello che te lo pagano e 5000 oggi, sono proprio tanti. comunque auguri :smile:
Bravissimo Teo!!! Parole stupende... :zizizi)) :half:

Rosario Giordano
28th February 2013, 22:07
gli acciai austenitici si ottengono portando la lega ad alta temperatura per poi raffreddarla velocemente, ottenendo così austenite residua, che non è una fase metastabile a temperatura ambiente.

Poi, se questo possa essere fatto con l'ottone non lo so, certo servirebbe una lega speciale e guardare il diagramma di stato.



Minkia!!!!!!!! :BHO: E la Supercazzola??????? :lol: (scusa Alex, non ho resistito)

Rockandrollaz
1st March 2013, 04:01
Non ho ben capito cosa hanno i venditori cubani che non vada..

Alex78
1st March 2013, 14:09
gli acciai austenitici si ottengono portando la lega ad alta temperatura per poi raffreddarla velocemente, ottenendo così austenite residua, che non è una fase metastabile a temperatura ambiente.

Poi, se questo possa essere fatto con l'ottone non lo so, certo servirebbe una lega speciale e guardare il diagramma di stato.



Minkia!!!!!!!! :BHO: E la Supercazzola??????? :lol: (scusa Alex, non ho resistito)

Scappamento a destra o a sinistra?

Rosario Giordano
1st March 2013, 15:16
Era prematurata con scappellamento a destra (o a sinistra, come fosse antani!!!!) :saxxxx)))