Visualizza Versione Completa : Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?
Obizeta
23rd March 2014, 17:35
Ciao a tutti, vi devo chiedere un'informazione: devo lavorare delle ance.. il taglia ance ce l'ho, mi manca la carta abrasiva; quale si presta meglio allo scopo?
Tblow
23rd March 2014, 17:59
carta abrasiva a secco per legno, grana da 200 in su
tzadik
23rd March 2014, 18:20
Cambia tipo di ance.
Lavorare le ance con carta vetrata... è solo un semplice placebo.
Tagliare la punta... doh!
La parte di ancia che realmente può migliorare la resa dell'ancia... non la puoi lavorare con la carta vetrata, purtroppo.
Neanche con roba da carrozzieri (grana 1000/1500/2000).
Nel 95% dei casi... si ricorre alla "lavorazione" dell'ancia solo perchè si sta usando un'ancia non adatta al bocchino e alle proprie capacità tecniche e fisiche.
Il_dario
23rd March 2014, 18:32
Al di la di marca, taglio, forma e durezza che vanno a influire il tuo modo di suonare, il problema che si può trovare sulle ance di canna è la planarità della parte che si appoggia al bocchino, e li si può correggere passandola leggermente sulla carta abrasiva preventivamente fissata ad un piano di vetro !
Io uso una carta 240 .
Altre zone di intervento per modifcarne la risposta sono abbastanza critiche , sul sito di Docsax c'è una breve descrizione !
:saxxxx)))
tzadik
23rd March 2014, 18:39
Al di la di marca, taglio, forma e durezza che vanno a fondersi con il tuo modo di suonare, il problema che si può trovare sulle ance di canna è la planarità della parte che si appoggia al bocchino.Esatto!
e li si può correggere passandola leggermente sulla carta abrasiva preventivamente fissata ad un piano di vetro !
Io uso una carta 240.Una passata della sola tavola dell'ancia contro una carta "1000"... equivale già a buttare via l'ancia. Buttate via molte ance con questo sistema...
Anche perchè le ance non sono perfettamente stabili... conviene usare altri "sistemi" ma soprattutto effettuare l'operazione a diversi punti della vita dell'ancia.
Tagliare la punta dell'ancia poi... è un retaggio degli anni '50/'60 che purtroppo non è ancora stato superato. doh!
Tblow
23rd March 2014, 19:33
lavorare l'ancia secondo me si può fare, quando per esempio non si ha l'occasione a breve di passare dal negozio e prendere le ance che più ci aggradano. Non è una pratica da usare come routine ma saperlo fare può essere usato come buon espediente di emergenza, certo che si buttano via delle ance, che però si suppone funzionino già male e quindi non c'è danno grave
il nero
23rd March 2014, 23:23
le ance,secondo me,si possono lavorare,purtroppo per farlo occorrono conoscenze che non vengono normalmente fornite al contrario di quel che si fa in strumenti come l'oboe e i suoi simili per i quali molti musicisti sanno proprio farsele le ance ,ecco perché chi vuole ritoccarle è costretto a farsi la strada da solo non essendo molti insegnanti di strumento a loro volta in grado di farlo. Inutile dire che è facile,inutile dire che non si rovineranno ance,ma,secondo me,suonare uno strumento anche bene senza sapere come funziona è cosa che è a dir poco strana anche se diffusa.
quindi leggere quel poco che si trova ed armarsi di vetrino,coltello eccetera e provare da soli senza pensarci troppo su cominciando con le ance che non si riesce a far suonare così come sono.
il nero :saxxxx)))
bonnygonfio
24th March 2014, 08:18
Porto la mia esperienza. Se è vero che alcuni interventi sulle ance sono inutili ( come tagliare la punta) è anche vero che io sulle rico arancioni del 3, dopo avegli dato una limatina leggera con la carta vetrata, nel 90% dei casi trovo un netto miglioramento nella risposta dello strumento. Parlo sia a livello di durezza (diventa un 2 e 3/4 in sostanza) sia a livello di pienezza di suono e prontezza. Certo, mi è capitato di buttarne qualcuna perchè in punta ( che non si dovrebbe mai lavorare) ho limato e ho fatto il classico "buco" da obliteratrice di biglietti dell'autobus, ma in sostanza il miglioramento nel mio caso c'è stato eccome. Saro' stato fortunato, saro' nato con una predisposizione particolare alla lavorazione delle ance? Non lo so pero' tentar non nuoce (piu' di tanto). Magari con qualche accorgimento possiamo recuperare alcune ance ostiche, tanto sarebbero da buttare comunque.
davidedalpozzolo
24th March 2014, 17:54
Personalmente non uso carteggiare le ance sulla parte piana e sono anche restio ad usare il coltello per alleggerire il dorso: ho sperimentato in passato entrambe le procedure con risultati alterni, forse mi dovevo impegnare di più ma tant'è... :mha!(
Usare il taglia-ance come procedura normale per "rinforzare" un'ancia debole o diventata debole perchè vecchia trovo che sia sbagliato e porti quasi sempre ad un immiserimento della risposta ma è anche vero che in alcuni particolari casi, con certi tipi di ance in abbinamento a specifici becchi sono riuscito ad ottenere qualche buon risultato limitandomi però a tagliare mediamente meno di 1 mm e questo fin dall'inizio di vita dell'ancia.
Quello che faccio sempre invece è selezionare bene le ance scartandone, se necessario, anche più della metà di quelle che compro e poi di "curare" molto bene quelle selezionate. In questo modo - sfruttando anche la rotazione - mi durano anni.
Sux
24th March 2014, 19:52
Sinceramente prima di dare tanti consigli o sparare a zero si dovrebbe conoscere il perchè voglia carteggiare le ance e dove..
Isaak76
24th March 2014, 20:15
Il peggior difetto delle ance sta nell'assimmetria che le rende spesso afone.
Io ogni ancia nuova la controllo innanzitutto controluce (verso una lampada) verificando che il disegno a parabola sia uniforme e nel caso correggo le asimmetrie con una limetta flessibile da barba (senso: dal tronco verso la punta) e nei casi peggiori vado di calibro ... ma in questo caso se perdo più di 10min. prendo l'ancia e la cestino!
tzadik
26th March 2014, 22:41
Il peggior difetto delle ance sta nell'assimmetria che le rende spesso afone.
Non necessariamente...
È probabile trovare un'asimmetria alla fine del "vamp".
http://images.miretail.com/Content/WWBW/site/buyersguide/reeds_guide.jpg
http://www.vandoren.com/en/images/SAXREEDSKELETONS.GIF
Però alla fine ha poca importanza.
Perchè?
1) è una parte dell'ancia non oscilla
2) anche se la lavorazione non è perfettamente simmetrica (e perfettamente simmetrica essendo l'ancia fatta di materiale fibrosa... e lavorata contro.fibra) non ha una grossa influenza sulla rigidità complessiva dell'ancia (quindi anche della parte realmente vibrante).
I problemi principali sono nel contatto tra tavola dell'ancia e tavola del bocchino.
Il periodo di breakin' in coincide con una combinazione di due cose:
1) compressione della tavola dell'ancia (la canna è deformabile per compressione) e quindi la tavola dell'ancia ha un contatto migliore con la tavola del bocchino (nella speranza che la tavola del bocchino sia piatta... perfettamente piatta!)
2) leggero snervamento della prima parte lavorata dell'ancia... parte vibrante.
Spesso lavorando il fondo dell'ancia (anche con carta da stampante... quindi non necessariamente una carta abrasiva vera e propria), in poche passate... si ottengono miglioramenti "drammatici".
A questo punto... c'è da dire che alcune ance... a seconda di:
1) modo di suonare/imboccare
2) costruzione del bocchino
3=1+2) effettiva compatibilità "ancia vs. bocchino vs. suonatore"
Possono avere un periodo di breakin' in, lungo, corto... nullo... infinito (in questo caso l'ancia è troppo dura... in generale).
----
Dato storico.
I manuali sul ritocco delle ance (di strumenti ad ancia singola!) quando sono stati scritti? 40 anni fa'? 50 anni fa'? 60 anni fa'?
Ecco già, nella migliore delle ipotesi... un manuale scritto 40 anni fa', teneva conto di come lavorare un'ancia prodotta 40 anni fa'.
E 40 anni fa' era diverso il materiale usato per fare le ancia (la canna!) ed erano differenti...
Per cui... pensateci un po' sù.
Non che i principi contenuti in quei testi sacri siano sbagliati... ma sicuramente sono cambiate MOLTO condizioni.
Poi un'altra realtà di cui spesso ci si dimentica... doh!
https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/t1.0-9/1939416_10153956936790389_1415322137_n.jpg
Obizeta
27th March 2014, 00:00
no no, niente Vandoren :ghigno:
urca, thread bello vivace! Mi interessa soprattutto per recuperare delle ance con cui faccio fatica a suonare perchè devo soffiarci troppo. E già qualche informazione interessante l'avete portata. Denghiu :smile:
Sux
27th March 2014, 11:09
Poi un'altra realtà di cui spesso ci si dimentica... doh!
https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/t1.0-9/1939416_10153956936790389_1415322137_n.jpg[/quote]
Addirittura?
Premetto che sto cercando ancora l'ancia..sconsigli cosi' tanto le Vandoren?
Isaak76
27th March 2014, 13:10
A volte il lungo cercare porta a ritrovarsi nella condizione iniziale :ghigno:
Ultimamente (nell'ultimo anno) ho ripreso a usare con soddisfazione le classiche Vandoren blu perchè riesco ad avere il giusto equilibrio tra durata/efficienza/timbrica ... poi si sa, in queste cose i fattori soggettivi sono molteplici e mutevoli :lol:
Sux
27th March 2014, 15:24
A volte il lungo cercare porta a ritrovarsi nella condizione iniziale :ghigno:
Ultimamente (nell'ultimo anno) ho ripreso a usare con soddisfazione le classiche Vandoren blu perchè riesco ad avere il giusto equilibrio tra durata/efficienza/timbrica ... poi si sa, in queste cose i fattori soggettivi sono molteplici e mutevoli :lol:
Quanta ragione..!!l'unica è mettersi e provare spendendo qualche soldino a vuoto..
Oggi andrò a prendermi qualche ancia..spero abbia le la voz mh e le v16 3,5..Anche una Royal 3 e una blu 2,5 m'intriga..troppe ance e sono solo 2 marchi..purtroppo nella mia zona c'è solo Vandoren-Rico.. :cry:
Aktis_Sax
27th March 2014, 15:31
La scelta dell'ancia è molto soggettiva.
Alla fine, gira e rigira, prova e riprova, mi sono trovata a scegliere ancora le "classiche" Vandoren Blu, e non perché sono famose ma perché mi piacciono per il tipo di suono che voglio avere io.
Tanti dicono di aver trovato parecchie ance insuonabili nei pacchetti, ma a me è capitato molto raramente e, onestamente, anche con altre marche.
La cosa negativa è che ora le hanno impacchettate una ad una, ragion per cui le scarto tutte prima di usarle.
davidedalpozzolo
27th March 2014, 18:34
Infatti secondo me è già un lavorone provare per bene anche solo le marche e linee più comuni di ance sul mercato attuale, cercando di capire bene perchè un certo tipo di ancia ci piaccia di più di altre e come mai quella stessa ancia non ci suona altrettanto bene su di un altro becco. A volte anche comprare ance "sbagliate" ci può far capire cosa stiamo cercando e succede anche - come dice Isaak - di compiere dei lunghi giri per tornare al punto di partenza, con però un'altra consapevolezza aggiungerei io.
Quello di "lavorare" le ance asportando materiale, secondo me, rappresenta uno stadio successivo a cui si dovrebbe accedere quando si è già sviluppato padronanza, sensibilità ed intuito sulla questione. Comunque non ci vedo nulla di male nel provare a sperimentare interventi diversi purchè siano tendenzialmente correttivi nei confronti di alcune singole ance rispetto alle "sorelle" della stessa scatola che suonano bene. Il fatto invece (solo per fare un esempio) di prendere sistematicamente ance più dure per poi carteggiarle singolarmente e farle arrivare alla durezza voluta, mi sembra, oltre che laborioso, anche potenzialmente fuorviante ma naturalmente questa come altre, è un'opinione personale.
mf2098
28th March 2014, 13:20
L'argomento è trito e ritrito in tutti i forum sassofonistici esistenti, tuttavia vorrei condividere qualche considerazione sull'argomento.
Rispetto al discorso di modificare le ance la prima cosa da considerare è il fatto che queste presentano praticamente sempre delle differenze di risposta tra i due lati.
Questo è un fatto oggettivo che chiunque può verificare facilmente emettendo una nota, io uso il C# centrale, e girando poi leggermente la testa a destra e sinistra, in modo da "chiudere" un lato dell'ancia e suonare soltanto col lato rimasto libero di vibrare.
9 volte su 10 si percepiranno due differenti risposte dai due lati, ossia ci sarà un lato che produrrà un suono migliore (intendendo come tale più vibrante, più facile da ottenere, più ricco) dell'altro. Correggendo il lato sfavorevole e bilanciando in tal modo l'ancia si otterrà un miglioramento oggettivo, immediatamente percepibile.
Secondo me una cosa da sottolineare è che la differenza di risposta tra i due lati può essere causata da una grande e soggettiva molteplicità di fattori, e non esiste quindi una procedura generale valida in ogni caso. Con un bocchino costruttivamente a posto (per capirsi semplificando al massimo, tavola piatta, ciglio correttamente eseguito e curva simmetrica dei 2 binari) la stessa ancia pressoché certamente presenterà una disuguaglianza di risposta tra i due lati diversa rispetto a quello che accadrebbe con un bocchino in cui, per esempio, qualcuno dei parametri costruttivi presentasse qualche pecca.
Quello che rimane costante, che poi è anche ciò con cui è possibile confrontarsi e a partire dal quale è possibile intervenire, è la percezione della disuguaglianza della risposta tra i due lati e conseguentemente la correzione, ma forse sarebbe meglio dire l'adattamento, dell'ancia.
Come intervenire?!?! Premesso che:
• questa è solo la mia esperienza;
• utilizzo questo metodo da diversi anni, riuscendo grazie a esso a suonare sempre con ance che rispondono in maniera per me favorevole;
• ho applicato questo metodo in prima persona su centinaia di ance di tenore e soprano Marca, Vandoren ZZ, V16, Rigotti, numero 3 e 3,5;
passo direttamente alla descrizione per quanto è possibile farlo scrivendo.
Nella mia esperienza ci sono 3 zone dell'ancia in cui ha un senso intervenire, che ho evidenziato in questa immagine:
http://www.stefanodanna.com/reed.jpg
• la zona inferiore evidenziata in rosso riguarda la risposta all'emissione: agendo su questa zona si modifica la velocità di risposta dell'ancia, eliminando quella sensazione di stopposità e di inerzia che tutti abbiamo presente;
• la zona superiore evidenziata in azzurro riguarda i parziali medio alti del suono, quelli che per la maggior parte dei suonatori determinano la sensazione di prontezza dell'ancia e della sua capacità di proiezione sonora: agendo su questa zona è come intervenire sui potenziometri di guadagno e acuti di un mixer, il suono si apre e la risposta generale diventa più favorevole, l'ancia può iniziare a "cantare"...
• la terza zona evidenziata in verde entra eventualmente in gioco solo dopo che l'ancia è stata bilanciata: agendo su questa zona si può abbassare la resistenza di risposta dell'ancia. E' anche la zona più delicata su cui intervenire perché è facile da un lato smorzare troppo la vivacità dell'ancia e dall'altro se ne accorcia la sua durata.
Io uso carta abrasiva 400 in striscette di 1x4 cm e l'azione è applicata sulla parte esterna dell'ancia, quella a contatto col labbro.
Intervenire su altre parti dell'ancia ne compromette la qualità, e secondo me in sostanza le rovina: la spina e la sua forma, che semplificando al massimo anche in questo caso è una curva dalla forma abbastanza complessa, è meglio lasciarle stare perché determinano l'essenza di un tipo di ancia, se ciò non piace è preferibile cambiare tipo di ancia. Nella mia esperienza con le marche di cui sopra non è necessario agire sul lato dell'ancia a contatto con la tavola del bocchino, almeno in quello vengono realizzate correttamente, ossia piatte.
La cosa importante in tutta la procedura è imparare a riconoscere le risposte dell'ancia alla nostra maniera di suonare così come agli interventi che si effettuano: sapere individuare entrambe le cose è ovviamente essenziale per indirizzare l'azione verso un esito favorevole, e in questo non ci sono sostituti per l'esperienza diretta.
La percentuale di successo col tempo diventa piuttosto alta, ma è importante tenere sempre presente che, a parte il taglio e la fattura della canna, esistono altri fattori - la direzione delle fibre e la loro densità - che determinano le caratteristiche sonore e di risposta di un'ancia e che chiaramente non possono essere corretti o modificati.
Sempre meglio procedere per gradi e testare, con pazienza: il materiale può essere tolto ma non aggiunto....
Mi dispiace per la lunghezza del post, ma l'argomento è quello che è...
SD
fcoltrane
28th March 2014, 13:50
:bravo:
un intervento da incorniciare
davidedalpozzolo
29th March 2014, 02:10
Davvero molto interessante e ottimamente spiegato, grazie a mf2098 !
Ho un sacco di ance nuove che ho scartato nel corso degli anni ma comunque tutte messe da parte in apposite scatole... forse un giorno riuscirò a vincere quel misto di pigrizia e scetticismo che mi ha tenuto lontano dalla faccenda.
Probabilmente se avessi studiato l'oboe o il fagotto mi sarei tolto la vita già da un pezzo :lol: .
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2025 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.