Visualizza Versione Completa : Aprire un proprio laboratorio per strumenti a fiato
ilchitarraiomatto
11th May 2015, 13:52
Mi è arrivato oggi il manuale di Francesco Neglia 'Riparare facilmente il saxofono" che avrete sicuramente visto dato che lo sta pubblicizzando ovunque in questo periodo.
Mi sta balenando per la testa di comprare un sax ciofeca su Ebay, l'attrezzatura e smontarlo e rimontarlo fino allo svenimento fino a quando saprò per filo e per segno come affrontate ogni problema.
Secondo voi è fattibile con un po' di impegno e forza di volontà, aprirsi un laboratorietto e cominciare a fare questi lavori? Anche perché solitamente per chi non vive in città, trovate un buon esperto del settore è difficile. Trovare uno non ladro ancora più difficile. Bisogna fare corsi e avere certificazioni o ci si può anche improvvisare? Chiaramente allargando piano piano le conoscenze ad altri strumenti a fiato.. Da me come minimo bisogna farsi 50-60 km per trovarne uno decente.
tzadik
11th May 2015, 14:05
:facepalm:
ilchitarraiomatto
11th May 2015, 14:20
Mah ho fatto una domanda in un luogo dove si spera che qualcuno più esperto di te ti dia delle risposte. Poi come al solito arriva Tzadik e ti mette una emoticon a babbo oppure riempie il messaggio di parolacce, destinazione 15000 messaggi sul forum. Il primo in clasifica vince il peluche del gabibbo.
tzadik
11th May 2015, 14:25
Grazie.
La stima è reciproca e ricambiata!
http://tech.mn/wp-content/uploads/sites/1/2014/02/high_five-2495.jpg
barba
11th May 2015, 14:42
L'idea e' buona,datti da fare,hai capacita' manuali,conoscenza di materiali e altro? Ho dei sax a pezzi da prestarti. Ciao
Il_dario
11th May 2015, 15:16
Comunque un po' piú di rispetto reciproco negli interventi non sarebbe una cattiva Idea:wink: così come un poco piú di rispetto verso i riparatori che cercano di fare al meglio il loro lavoro e dargli del"ladro" generalizzando non mi sembra il caso !
ARVIDAX
11th May 2015, 15:49
Se bastasse un manuale per fare qualcosa sarebbe tutto più facile ma a giudicare cosa fa il mio riparatore quando vado da lui ( e non è un ladro ma una persona seria !! ) mi rendo conto che si tratta di un lavoro di sfumature e piccole modifiche che presuppongono una grande conoscenza ed esperienza anche solo per interpretare le richieste del cliente ...............poi ovviamente se uno vuole iniziare da qualcosa deve iniziare ma non credo da un manuale comprato in libreria mi sembra troppo approssimativo.....
mf2098
11th May 2015, 16:31
L'entusiasmo e la passione sono due belle cose e due molle potenti che possono portare lontano.
Detto questo, un riparatore di strumenti per me è un pò come un medico, una figura a cui ci si rivolge perché si crede nella sua competenza, esperienza e in certi casi per un quid in più dato da una capacità particolare dimostrata nel capire e risolvere i problemi.
Come per iniziare a fare il medico c'è bisogno di preparazione, credo che anche chi aspira a diventare un riparatore dovrebbe imparare alcuni fondamenti del mestiere, e per farlo secondo me non è sufficiente il tipo di esperienza che è possibile accumulare da soli "smontando e rimontando fino allo svenimento un sax ciofeca preso su Ebay", o basarsi su un manuale.
Le competenze sulla lavorazione del metallo, saldare e modellare innanzitutto, ma anche costruire viti, parti e pezzi da sostituire usando il tornio, secondo me sono fondamentali per pensare di proporsi pubblicamente con credibilità.
Una volta le competenze tecniche si acquisivano con l'apprendistato a contatto con persone più esperte. Bruno Martini, mitico riparatore di Verona scomparso ormai da molti anni, mi raccontò una volta che era entrato in fabbrica, la Orsi se non ricordo male, a 14 anni e nella sua vita tra le altre cose aveva costruito più di mille flauti. Era un tecnico "capace di tutto" (in senso positivo...) e questa competenza dava a tutto ciò che faceva una qualità particolare, testimoniata dalla sua clientela e dalla riuscita e durata dei suoi lavori.
Oggi i tempi sono cambiati, per molti motivi l'apprendistato non esiste praticamente più, ma ci sono delle scuole dove acquisire una competenza di base che poi si potranno sviluppare col talento e l'esperienza.
In Francia, per esempio, c'è l'Institut technologique européen des métiers de la musique - Itemm, http://itemm.fr/itemm/ a Le Mans, conosco inoltre due bravi riparatori che hanno frequentato degli stage presso la Buffet-Crampon a Mantes-la-Ville, sempre in Francia.
Credo che la maggior parte dei riparatori professionali non siano dei ladri, ma quello che fa davvero la differenza è la qualità del lavoro e ciò che i clienti dicono di loro agli altri possibili clienti, e il tempo in questo caso è davvero galantuomo.
SD
ilchitarraiomatto
11th May 2015, 17:11
Comunque un po' piú di rispetto reciproco negli interventi non sarebbe una cattiva Idea:wink: così come un poco piú di rispetto verso i riparatori che cercano di fare al meglio il loro lavoro e dargli del"ladro" generalizzando non mi sembra il caso !
Sì scusatemi Dario e Tzadik. Tzadik sai un sacco di cose e lo riconosco, ma quando fai certe uscite mi fai diventare pazzo. Ma scusa ancora :wink:
Approfondisco un po' il topic. Ho fatto questa domanda da ignorante totale, vorrei cominciare a fare le mie piccole riparazioni e da qualche parte devo pur cominciare. Lo so che da 0 a 100 ci vogliono chissà quanti anni, però ho 29 anni, se io decidessi di fare un corso o di assistere nei lavori una persona molto competente che conosco, prima o poi i miei piccoli risultati credo di poterli raggiungere. Non parlo di leggere un manuale e dopo una settimana diventare un fenomeno, ci mancherebbe. Non fraintendete la mia richiesta, non chiedevo "Dopo aver letto il manuale di Neglia, potrò aprire un mio laboratorio?".
È una curiosità mia sapere come si comincia e quanto ci vuole. Credo che con una grande passione si possa fare ciò che si desideri e perché non poterlo fare anche in questo caso?
Non intendevo neanche montare e smontare un sax da due soldi e poi credermi arrivato. Lo volevo fare come prima tappa, per capire di cosa sto parlando, come è fatto un sax, come dovrò fare ad aggiustare il mio da millemila euro se mai volessi fare un piccolo intervento. Sarebbe un esperimento hobbystico tanto da capire dove mi trovo. Che c'è di male come punto di partenza?
Questione ladri: cavolo, a me 5-600 euro per un set up completo mi sembrano un furto. Se ogni 3 anni devo spendere quella cifra mi viene male. Sarà che con la chitarra 60 euro e sei apposto e anzi mi facevo tutti i lavori da solo e non spendevo nulla.. Per curiosità, per fare un set up completo quanto è il ricarico? Oh magari sto dicendo delle boiate assurde e scusatemi. Sulla bravura di tanti riparatori non voglio metterci il becco! Mi inchino alla loro bravura. Mi inchino meno ai prezzi. Mi sembra come andare dal dentista e dargli 2000 euro per un impianto e poi dire "Eh però il dentista è bravo!". Stica*** va bene che siamo abituati a pagare i professionisti come Lady Gaga, però questo non vuol dire che sia oggettivamente giusto.
Che nessun riparatore si senta insultato perché li invidio solo per il lavoro che fanno e per la passione che ci mettono.
Blue Train
11th May 2015, 17:20
Questione ladri: cavolo, a me 5-600 euro per un set up completo mi sembrano un furto. Se ogni 3 anni devo spendere quella cifra mi viene male.
Spenderai 54 centesimi al giorno.
ilchitarraiomatto
11th May 2015, 17:25
Sì peccato che mettendoli nel salvadanaio ogni giorno funzioni, facendo come le persone normali che al momento del bisogno vanno a fare il set-up, apro il salvadanaio e c'è un dito medio che spunta fuori.
Fantastica filosofia Blue Train però in pratica io 5-600 euro li sgancio e il mio portafogli ne risente..
Dai non fatemi passare per il tirchio.. Son soldi.
fcoltrane
11th May 2015, 17:59
ho una buona manualità , ho smontato e rimontato parecchie volte alcuni miei sax ed alcuni interventi sono in grado di farli da me .
detto questo quando il gioco si fa duro...... ho portato i miei sax da riparatori esperti.
oltre agli strumenti , alla perizia, alla cura, alla passione rileva a mio parere l'esperienza.
e con questo termine mi riferisco non solo alla esperienza nello smontare e rimontare lo strumento .
ad esempio il vintage ha determinate caratteristiche diverse dal nuovo, un tenore selmer è diverso da un conn ecc..
ma anche alla esperienza nel senso di collaborazione con grandi sassofonisti.
il nostro strumento risente in maniera drammatica di una registrazione o di una ritamponatura non a regola d'arte ed un grande sassofonista è in grado di sentire aspetti importanti .
un bel po di tempo fa un sassofonista che si dilettava a sistemare sassofoni mi propose un mark 6 riargentato e ritamponato da lui.
prima ancora di parlare di prezzo gli chiesi di suonare una scala maggiore e lui prontamente eseguì.
il suono era davvero piccolo e relativamente stonato..
poi provai a fare lo stesso il risultato fu ancora peggiore più aria mandavi nel sax e più si evidenziavano le diversità.
questo per dire che rileva anche la tua capacità di suonare.
detto questo la passione fa fare passi da gigante , ma un sano realismo ti consente di renderti conto dei tuoi limiti .
per me è stato così
ilchitarraiomatto
11th May 2015, 18:13
Ma da dove si parte? Questo è il mio dilemma..
Facciamo un passo indietro. Cosa devo fare per diventare un buon riparatore del MIO sax?
Fino a dove posso spingermi e quando è necessario rivolgersi per forza ad un esperto?
Io ricordo alcuni primi interventi alla mia prima chitarra Les Paul. Poverina.. Sì che da lì ho imparato diverse cose, ma la prima volta che la portai a sistemare, mi chiesero come facevo a suonare in quelle condizioni. Sì che poi negli anni me la cavavo a sistemarle e pure il mio insegnante mi disse che erano perfette, però prima ho dovuto tartassare le altre.. Qua come faccio? Io i miei Selmer non li tocco eh! Sia chiaro!
Il_dario
11th May 2015, 18:24
Da dove si parte lo hai già detto giustamente ... Comperati un sax da quattro soldi su ebay o in giro per i mercatini e leggendo i manuali , guardando video in internet ed altro, inizia : io ho fatto cosí !
Sbagliando si impara , ma se hai manualitá e voglia di imparare , il lavoro é abbastanza semplice (all'inizio) !
:wink:
ilchitarraiomatto
11th May 2015, 18:34
Bella Dario. Quale taglio di sax è meglio per iniziare a maneggiare, secondo te? Non è che sto facendo tutta sta messinscena per comprarmi un paio di sax cinesi nuovi? Think about it :nonzo:
Mad Mat
11th May 2015, 19:01
Ma da dove si parte? Questo è il mio dilemma..
Si va a lavorare da un buon riparatore come assistente e si impara il mestiere. Si comincia gradualmente a fare degli interventi su strumenti veri dei clienti ma avendo il paracadute di un "maestro" che ti dice quali errori evitare e ti impedisce di intervenire dove potresti compromettere gravemente lo strumento per mancanza di esperienza.
Questo se si desidera imparare un mestiere per operare a livello professionale sugli strumenti altrui.
Se invece vuoi intervenire sul tuo strumento, puoi fare tutto quello che ti fare e seguire la via che ti sembra più congeniale. Al massimo sputtani la roba tua!
Proprio perchè opera in un mercato di nicchia, il riparatore professionista ha a che fare con una clientela molto esigente, anche se soltanto si limita a lavorare sugli strumenti delle bande.
Per ogni cliente soddisfatto del lavoro, un riparatore può sperare di acquistare un nuovo cliente. Per ogni cliente scontento di un lavoro fatto male, il riparatore è sicuro di perdere dieci clienti.
Nessuno che io conosca, neppure tra gli studenti, è disposto ad accettare uno strumento difettoso e mal settato solo per risparmiare.
zkalima
11th May 2015, 23:11
Un ladro è uno che ti fa un lavoro di merda e si fa pagare, poco o tanto non ha importanza.
Vedere un riparatore che fa un set up è necessario prima di capire se si può o non si può fare, ad esempio: regolare l'altezza delle chiavi può dare più volume al suono, ma anche stonare lo strumento, e non basta un accordatore elettronico, soprattutto se è un sax di cattiva qualità, se poi è un vintage ci vuole arte e lunga esperienza, orecchio e mani capaci.
Detto questo, ci sono lavori di routine che si possono imparare a fare e allungano l'intervallo tra un setup e un altro, (ogni tre anni vuol dire che usi moltissimo lo strumento o che lo tratti da cani), ma pensare di arrivare da solo a riparare strumenti altrui direi che è decisamente sconsigliabile.
Vedi, un bravo riparatore ha continuamente rapporti con eccellenti musicisti e il suo lavoro si nutre di questi confronti, e comunque deve essere in grado di dare risposte appropriate a richieste non sempre semplici. Come tutti quelli che lavorano con materiali di grande sensibilità è necessario avere grande amore ed essere disposti a sacrificare anche molte ore di lavoro per ottenere un risultato che sia sempre al massimo delle possibilità, prima di chiedersi se è un'attività che può far guadagnare dei soldi.
Bluesax
11th May 2015, 23:13
Io farei un passo indietro. Personalmente penso e spero sia così, che un riparatore non dico debba essere un ottimo musicista ma sicuramente deve essere in grado di suonare tutti i tagli abbastanza bene da poter capire risolvere e riprovare uno strumento dopo un intervento.Quindi fossi in te mi preoccuperei per ora di dedicarmi allo studio dello strumento. Cio non toglie che puoi sperimentare tutto quello che vuoi sul tuo sax e farti una certa esperienza, la cosa migliore sarebbe poter seguire da vicino un riparatore ma ad oggi c'è tanto materiale in rete, magari può bastare. Io personalmente sul mio sax ci metto le mani solo per le minime cose perchè per cose di un certo livello preferisco andare da un professionista conosciuto e riconosciuto. Per il set up ogni 3 anni mi pare un pelo esagerato, certo dipende anche dalla qualità dello strumento e da come viene tenuto.
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 00:24
Se prima avevo paura, grazie ai vostri commenti ho il terrore anche solo di passare una cartina per asciugare un tampone :laughing:
Va beh io un rottame me lo compro e ci faccio due esperimenti. Effettivamente è meglio che non tocchi i sax di altri prima della mia morte. Forse la cosa di cui più mi sono convinto è che senza l'esperienza come sassofonista, non si va da nessuna parte. Per cui dovrei studiare altri 10-15 anni e poi forse potrò parlare.
Peccato perché è un mestiere veramente figo, ma valido solo se lo si esegue a livelli di eccellenza.
Non dico di non potermi dare da fare per provarci almeno, ma effettivamente richiede troppe variabili al di fuori della semplice abilità meccanica. Avessi 15 anni potrei buttarci qualche anno dietro ma a 72 come faccio? (Scherzo, ne ho 29:laughing:).
Grazie a tutti dei consigli e per avermi distrutto i sogni :wink:
algola
12th May 2015, 05:46
Mad Mat ha colto nel segno. se intendi intraprendere un'attività del genere devi affidarti ad una persona che ti insegna o che metta a disposizione la propria esperienza nel seguirti e guidarti.
Messori (anche se non lo fa di professione è pur sempre un riparatore) andava da ragazzino tutti i giorni da Marchi e con gli occhi ha imparato un mestire. Ceriani ha imparato da suo padre, Marchi uguale... etc...
Poi c'è l'aspetto fiscale e burocratico della questione: irpef, iva, inps, studi di settore, adempimenti, inail, etc... e qui o fai come qualcuno che è evasore totale (e te lo sconsiglio) oppure morirai di questo, prima di iniziare.
un saluto
globe81
12th May 2015, 07:49
Dal sapere smontare uno strumento, cambiandoci magari anche una muta, ad essere un buon riparatore ce ne passa di acqua sotto i ponti. In primis confermo sul fatto che un buon riparatore deve conoscere per filo e per segno lo strumento che sta riparando e quindi saperlo anche suonare......secundis bisogna spendere un bel po' sui materiali di riparazione e quì ti si apre un mondo perchè più ti avvicini ad attrezzatura specifica più il budget sale. Terzo la competenza arriva da anni da garzone in qualche bottega di riparazione o corsi specifici (quindi parliamo di due situazioni non proprio accessibili a tutti).
I 500-600 euro che spendi di riparazione comprendono, materiale di consumo, spese e guadagno pertanto se ci metti che una buona muta ti costicchia già un bel po, se ci metti che sugheri e feltri costicchiano altrettanto, se ci metti il tempo della riparazione (ed un buon riparatore non ci mette un giorno), se ci metti le tasse, un affitto di un locale, luce, gass ed infine un tot di guadagno vedrai che ci rientri (questo per dirti che nessun riparatore va in giro con una porsche). Io posso dire di aver sistemato quasi tutti i sax che ho avuto per le mani ed ognuno presentava difficoltà diverse ed in alcuni casi sono dovuto ricorrere alla "professionalità" dei professionisti (per questo devo ringraziare simone Borgianni) e calcola che la mia non è voglia di diventare riparatore ma semplicemente voglia di saper mettere le mani sui miei sax...
Non è per niente cosa semplice diventare un riparatore, se questa è la tua intenzione innanzitutto studierei un bel po' il sax (parlo di imparare a suonarlo), poi comincerei a fare qualche piccola riparazione e investire in corsi specifici (sempre che non siano chiusi solo ai riparatori di professione) e poi man mano il tempo ti darà ragione......
globe81
12th May 2015, 07:55
Mi son scordato di dire che il sax è una passione come tante altre, anzi forse anche meno costosa......
Per esempio io ho anche la passione delle armi e faccio poligono, ti dico che annualmente con gli stessi soldi potrei pagarmi una riparazione totale da Messori.....
pierlu_bardo
12th May 2015, 11:32
Prima della giusta terapia, bisogna saper fare "diagnosi", è necessario quindi sapere come il corpo umano, l'organo o l'oggetto (in questo caso il sax) è fatto, come funziona e cosa si rompe. Dopo la diagnosi, che è fondamentale e non sempre così immediata, si passa alla terapia. E anche saper fare il giusto trattamento, ammesso di aver capito quale sia il problema, non è sempre così immediato: conta la manualità, ma anche l'esperienza e un buon maestro. La manualità è "pratica", il libro è "teoria".
Riguardo poi il costo di riparatori, così come di "dentisti", più che per luoghi comuni, sarebbe giusto parlare per conoscenza: quindi sapere qunto tempo, spese vive, dedizione, studio, ... c'è dietro una "semplice" riparazione/intervento. Non è assoluto, ma molto spesso "poco spendi, poco prendi" o comunque spendere tanto ma avere poco è facile da capire. La qualità può avere e forse è giusto che abbia un costo.
SAXFOH79
12th May 2015, 11:51
Posso aggiungere ben poco a quanto già scritto. .
Che dire. .il mio riparatore personale è diplomato in sax,ma gli ho visto provare diversi ottoni e legni che aveva in cura per valutarne le condizioni e gli effetti dei suoi interventi. .
Ho un sax settato da Messori e ogni giorno ne posso apprezzare le virtù. ..
Un mestiere,un'arte difficilmente si apprende da un libro. .
Un maestro(il metodo),delle buone attrezzature(usate correttamente ),e tanta tanta passione ed esperienza,sono le fondamenta di un Artigiano.
Ora...a tutto c'è un inizio. ..
Ps.
La faccina di Tzadik esprimeva secondo me in modo molto Democratico e nella semplicità "Esaustivo" tutto ciò che è stato detto poi. ..:biggrin:
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 11:52
Pierlu non ho bene idea di dove e come vadano a finire i soldi dati al riparatore, sarebbe utile intervenisse uno di loro e lo spiegasse.
Il fatto del dentista non è un luogo comune. Perché dai 140 ai 200 euro per un'otturazione permetterai che dica sia una ladrata? 10 minuti di lavoro e uno sputo di pasta. Mi vuoi dire che devo pagare la sua arte? Mi vuoi dire che cose fondamentali per la salute di una persona sia giusto precluderla a molti? Che mi viene da piangere perché ho i denti storti e ho problemi a suonare il sax, e non ho idea di come poter affrontare una spesa odontoiatrica?
Questa è abitudine a prenderlo di dietro. Ti abitui e finisci per giustificare queste spese. Ma c'è ben poco da giustificare.
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 11:54
Ps.
La faccina di Tzadik esprimeva secondo me in modo molto Democratico e nella semplicità "Esaustivo" tutto ciò che è stato detto poi. ..:biggrin:
Ma si io l'ho perdonato. Lui non ha perdonato me però :mrgreen:
Blue Train
12th May 2015, 12:08
Il fatto del dentista non è un luogo comune. Perché dai 140 ai 200 euro per un'otturazione permetterai che dica sia una ladrata? 10 minuti di lavoro e uno sputo di pasta. Mi vuoi dire che devo pagare la sua arte? Mi vuoi dire che cose fondamentali per la salute di una persona sia giusto precluderla a molti? Che mi viene da piangere perché ho i denti storti e ho problemi a suonare il sax, e non ho idea di come poter affrontare una spesa odontoiatrica?
Questa è abitudine a prenderlo di dietro. Ti abitui e finisci per giustificare queste spese. Ma c'è ben poco da giustificare.
Direi che la risposta giusta a queste considerazioni è nel secondo post di questo topic.
fcoltrane
12th May 2015, 12:12
l'importante è avere le idee chiare ed essere realista poi la passione può fare la differenza.
un dentista magari impiega più di quindici anni tra laurea e specializzazione e magari anche corsi ulteriori all'estero ed alla fine è talmente bravo che tutti desiderano rivolgersi a lui.
l'artigiano riparatore di sax lo stesso , magari non ha una laurea ma il tempo trascorso a studiare in genere non è tanto diverso.
dimenticavo di dire che ho partecipato ha due corsi di riparazione di sax che sono stati molto utili soprattutto per capire il funzionamento del sax ma non interverrei mai su un sax diverso dal mio .
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 12:20
Direi che la risposta giusta a queste considerazioni è nel secondo post di questo topic.
Quando invece tu hai speso soldi in strumenti, attrezzature varie, studio in conservatorio o accademia o privatista, seminari, tempo tolto ad altre cose importanti, sudore, sconfitte ....
...e poi vai a suonare a ti pagano uno sputo e se va bene ti scalano anche quello che hai mangiato e bevuto va bene, vero?
No perché se facciamo due pesi e due misure diciamolo. Anche la mia è arte e ci ho speso una vita e TANTI soldi, ma nessuno viene a fare il moralista sulla mia condizione.
ARVIDAX
12th May 2015, 12:24
Ho sempre avuto una profonda antipatia per chi vuole fare i conti in tasca agli altri con faciloneria pur non conoscendo il lavoro e le varie sfaccettaure-costi-sacrifici etc ne comportino .
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 12:33
Ma psichiatria la studi perché ti piace o la studi perché vuoi farti i soldi? Credo la prima. Per cui fatti tuoi, studiare psichiatria richiede anni e soldi. Lo sai. Non vieni poi a spennare me perché tu hai scelto di fare quello. Io cosa ne posso quando ho dei crolli nervosi e mi rivolgo a te? Vorrei un dottore che mi permetta di affrontare le spese per i miei problemi.
Oltretutto il mio post precedente tira anche in ballo la questione del musicista. Considerato zero e non è che spenda meno tempo e soldi.
ARVIDAX
12th May 2015, 12:44
Quello è il problema ragazzo ....in questa vita non è che se fai sacrifici hai il risultato assicurato bisogna anche scegliere la cosa giusta da fare e poi bisogna essere bravi a farla .
Se ho studiato da psichiatra se mi va bene tra studio e tirocinio inizio a lavorare dopo i 30 anni e se sono bravo prendo anche 100 euro l'ora (numeri a caso) se sono scarso anche a 30 euro l'ora non viene nessuno e vado in malora. Sia il bravo sia lo scarso hanno studiato uguale ma le capacità fanno la differenza .
Poi ci vuole il mercato giusto e sicuramente la musica negli ultimi anni è caduta in basso come guadagni e proposte e o sei uno super o fai fatica... tutto vero ma questo non ti autorizza a dare dei ladri a riparatori di sax , ai dentisti e mettiamoci dentro anche E-Bay (vecchio post) se loro prendono cifre alte ed hanno clienti vuol dire che chi ci va percepisce valore , quel valore che un libro di riparazione di sax non può assolutamente darti .
Io valuterei cosa hanno loro più di me per poter capire le differenze e migliorare io come persona e come professionista...trovo invece che sparare merda su tutti senza mai mettersi in discussione sia troppo facile e troppo diffuso e troppo comodo.
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 12:45
Parlavo dell'esempio di psichiatria perché Arvidax aveva scritto un messaggio diverso e più lungo prima e poi lo ha corretto.
Lo dico solo perché sennò sembra che stia parlando a caso.
Ma si Arvidax ho capito, sono argomenti giganti. Ci sarebbe da parlare per ore e non è questo il luogo.
Del musicista intendevo che rimarrà quasi sicuramente barbone anche se bravissimo, il professionista degli altri settori invece avrà quel prezzo alto anche se pessimo e o lo paghi o puoi stare a casa.
Aggiungo una cosa: io quando vado dal dentista NON riconosco il valore! Ho bisogno di lui e mi adatto! È ben diverso.
Il_dario
12th May 2015, 13:02
Aggiungo una cosa: io quando vado dal dentista NON riconosco il valore! Ho bisogno di lui e mi adatto! È ben diverso.
Cosi come penso tu faccia con qualsiasi altro professionista (meccanico, medico, idraulico , riparatore di fiati ecc ecc) la prima volta ci vai perchè hai bisogno , poi se ti trovi bene ci torni altrimenti ne cerchi un altro!
Nelle parcelle dei professionisti , oltre che lo studio e le capacità ci sono anche da considerare il resto :
Poi c'è l'aspetto fiscale e burocratico della questione: irpef, iva, inps, studi di settore, adempimenti, inail, etc...
un saluto
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 13:25
Sì Dario ci ritorno solo se lo ritengo valido. Ma sempre caro rimane!
Per l'aspetto fiscale considerato da algola niente da dire. Quel che è giusto è giusto. Quello deve per forza mettermelo in conto. Giustissimo.
Parlavo specificatamente di ricarichi eccessivi. Di utile.
Io sono barista in un locale discretamente grosso e quando vedo certi prezzi vorrei picchiare il mio datore. E io lì so bene quanto è l'utile .. Non mi si può dire sia ignorante. Ho studiato nel settore (ah a proposito ho studiato pure architettura all'università, e giù soldi. .), lavorato per anni e anni in ristoranti e mio padre ha un ristorante.
Quel che è giusto bisogna pagarlo. Purtroppo non tutto lo è e bisogna pagare lo stesso.
re minore
12th May 2015, 14:12
Quando invece tu hai speso soldi in strumenti, attrezzature varie, studio in conservatorio o accademia o privatista, seminari, tempo tolto ad altre cose importanti, sudore, sconfitte ....
...e poi vai a suonare a ti pagano uno sputo e se va bene ti scalano anche quello che hai mangiato e bevuto va bene, vero?
No perché se facciamo due pesi e due misure diciamolo. Anche la mia è arte e ci ho speso una vita e TANTI soldi, ma nessuno viene a fare il moralista sulla mia condizione.
Il peso e la misura sono esattamente gli stessi per entrambe le professioni: la differenza e' che, in tutta evidenza, il tuo dentista e' capace di trovare chi gli dia dai 140 ai 200E per una otturazione mentre te probabilmente, come me sicuramente, non sei capace di trovare chi ti dia 140 o 200E per suonare il tuo sax. Non in pianta stabile, almeno.
Per quanto riguarda il discorso del mestiere di riparatore IMHO se lo vuoi fare per passione fai benissimo e avrai tante soddisfazioni, se lo vuoi fare per guadagnarci da vivere ci sono molte ma molte strade piu' facili. Ad esempio potresti studiare ingegneria, tanto per dirne una. L'impegno sara' tutto sommato abbastanza simile ma la probabilita' di tirarci fuori uno stipendio molto piu' alta.
E dico (e ridico) la medesima cosa a proposita del "fare il musicista": non e' una di quelle professioni che si scelgono per guadagnare pochi o tanti soldi, se uno sceglie di fare il musicista lo fa per la passione per la musica. Poi se vengono anche i soldi e' ovviamente meglio. Ma se il tuo intento e' far soldi e' meglio che apri un chiosco di patatine fritte. Fatichi di meno e guadagni di piu' :wink:
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 14:20
L'importante è che tutti siamo d'accordo su un fatto appunto : qualsiasi cosa si faccia (e musica in particolare) la si deve fare con grande passione, rispetto verso se stessi e verso gli altri. I soldi saranno eventualmente un extra. Pensiamo prima a donare la nostra arte e le nostre capacità, per migliorare noi stessi e gli altri.
re minore
12th May 2015, 14:22
...Io sono barista in un locale discretamente grosso e quando vedo certi prezzi vorrei picchiare il mio datore...
Ma santissimo iddio: se il tuo datore di lavoro (che BTW da' lavoro a te e ad altri come te) riesce a trovare clienti al prezzo a cui vende perché non dovrebbe farlo? E se pensi che il tuo datore di lavoro sia un ladro perché non ti licenzi invece di renderti suo complice? Se sei veremante convinto di quello che dici potresti licenziarti, aprire tu un bar vicino al suo, fare prezzi inferiori e portargli via la clientela.
Il tuo datore di lavoro, cosi' come il mio, e' un benefattore perché da' a te, cosi' come il mio da' a me, la possibilita' di lavorare per lui. Se il tuo datore di lavoro non ci fosse tu ora staresti peggio di come stai. Tra l'altro considera che il tuo datore di lavoro, cosi' come il mio, fa un gioco in cui sono tutti contenti: lui e' contento di guadagnare soldi, i clienti sono contenti di spenderli, e gli impiegati sono contenti di lavorarci - di fatto - anche se a parole dicono di no. Mi spieghi che male fa? Proprio non lo capisco. Ma veramente non lo capisco. Ma proprio no.
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 14:32
Primo punto : è esattamente quello che sta per accadere..
Secondo punto : non mi dilungo sul male che fa. Entrerei troppo nei particolari.
Non sono discorsi che fanno presa su di me questi. Quando non ho i soldi per mangiare, non mangio come già successo. Sono completamente estraneo a queste politiche. Non ho famiglia. Non la voglio. Non sono ossessionato dal lavoro. Sono felice tanto con 2 miliardi che con 2 centesimi.
ARVIDAX
12th May 2015, 14:32
Re Minore quando aprirò una sede a Roma ti assumo subito sei il mio idolo !!! :love:
Bluesax
12th May 2015, 14:49
Siamo decisamente andati fuori dal seminato, comunque...definire il datore di lavoro un benefattore, direi che è un tantino azzardata come affermazione. Detto poi in questo periodo in cui per molti il lavoro diventa fonte di ricatto morale...insomma.Ognuno fa il suo gioco, il datore senza dipendenti non farebbe un tubo, il dipendente senza datore idem...poi se c'è rispetto ed equilibrio, le cose sono piacevoli per tutti...ma se partiamo dal presupposto che il datore mi fa un favore se mi fa lavorare, non ci siamo proprio.
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 14:57
Grazie Vito che hai spiegato un qualcosa che meglio non avrei saputo fare.
Oltretutto hai preso in pieno TUTTO ciò che mi sta dando problemi al lavoro.
E io i soldi me li sudo ve lo posso assicurare. Va bene che sia un piccolo stronzetto rancoroso, ma bisogna sempre chinarsi per agevolare l'inculata? Tranquilli che trovare chi mi sostituisce non è facile. Non abito a Roma o Milano e quando viene gente in prova capisce cosa voglia dire fare questo lavoro e farlo bene per di più e scappa a gambe levate.. in quel momento ti accorgi che come io avevo bisogno di te, tu avevi bisogno di me.
Mi spiace ragazzi fare sempre la parte del rivoluzionario. Mi sotterrerei sotto un metro di letame ogni volta che mi rispondete, ma io ho dei valori e non li mollo anche se tutto il mondo mi dice che faccia schifo. La mia coscienza è pulita.
ARVIDAX
12th May 2015, 15:00
Infatti Re Minore non dice che il datore di lavoro ti fa un favore ...credo si tratti di un atteggiamento molto diffuso al centro-nord europa dove esiste il rispetto di chi ti da l'opportunità di lavorare mentre qui in Italia esiste una mentalità opposta dove il datore di lavoro ti sfrutta e spesso si confonde il rubare col guadagnare.
Poi però secondo me siamo tutti in off-topic per cui fra un po' arriva il richiamo dei moderatori
Bluesax
12th May 2015, 15:11
Il punto ( e poi non ci ritorno più perchè poi mi girano a mille) è la speculazione. Se tu datore per guadagnare 100 carichi prezzi a casaccio o paghi due lire i dipendenti che loro malgrado la pagnotta a casa la devono portare...beh riflettiamo prima di dire determinate cose. Avere bisogno di un dentista non è come avere "bisogno" dell'idraulico...sti cazzi un tubo lo aggiusto come mi pare e se alla fine perde un po pazienza, ma se io o magari un figlio sta messo male con i denti, alla fine devo subire quello che la piazza offre. Poi ci sono professionisti più seri e altri meno, ma non nascondiamoci dietro un dito perchè sappiamo bene tutti come sono le cose. Se qualcuno le ignora, forse buon per lui, non ha particolari problemi ne a spendere un botto per un sax, che magari non suona neppure, tanto meno per il dentista. Tornando al discorso che non fai il musicista per i soldi è verissimo, detto questo, in quel momento il tuo datore di lavoro, visto che è un benefattore, consideri con il dovuto rispetto e dignità chi va a suonare da lui pagandolo il giusto. Mi scuso per lo sfogo e vi saluto.
pierlu_bardo
12th May 2015, 15:38
Con il mio post precedente penso di non aver fatto "la morale" a nessuno né i conti in tasca. Né tantomeno ho parlato del lavoro del "dentista" come Arte; può essere fatto come una Professione ed è cosa ben diversa dall'Arte. Ma può avere un Valore anche quella, visto che magari la semplice otturazione con lo sputo di pasta può anche far stare meglio chi ne ha bisogno e per questo va dal dentista. E non mi dilungo, visto che questo forum ha tutt'altre finalità - per fortuna!!! -, sul perchè l'otturazione con lo sputo di pasta,come dici tu, possa avere un determinato costo...forse prima dello sputo di pasta, c'è lo sputo di anestetico messo con lo sputo di ago monouso, e poi la cavità preparata con altri sputi di strumentazione, lo sputo di adesivo prima della "pasta", e così via. Ripeto, non mi dilungo (ma ci sarebbe da parlare anche sul tempo impiegato), non è il luogo. Il punto però sta proprio lì: parlare in quel modo, non tanto del lavoro del dentista (che fa "ladrate" !!!), quanto del riparatore o comunque del lavoro e del tempo di chiunque, senza conoscere, significa sminuirne il valore, l'arte, la professione. Esattamente come non "premiare" adeguatamente chi fa musica, chi con la musica lavora e le ha dedicato tanto tempo: non sono musicista (faccio il "dentista":wink:) e suono pure male, ma penso che quello che mi dà la musica ed in particolare il sax (compreso vedere come lavora un riparatore) o come mi fa sentire ascoltare la musica che mi piace, dal vivo o su cd, sia unico. Sto parlando quindi da chi fruisce di musica e capisce quanto possa essere sottostimato o anche non retribuito adeguatamente chi dà queste emozioni.
p.s. spero di non scoraggiare nessuno nelle sue passioni (se di passione si tratta), per cui auguro al chitarraio di diventare il miglior riparatore...però, se un topic di pochissimo tempo fa ha determinato tante risposte e la stragrande maggioranza dei post vanno tutti nella stessa direzione, mi farei qualche domanda e cercherei di essere meno "rivoluzionario" (o in questo caso sarebbe stato più indicato usare il termine "reazionario")
Il_dario
12th May 2015, 16:09
Direi a questo punto di rientrare in argomento e parlare solo della volontà di Chitarraio di aprire o meno un laboratorio di riparazione fiati ; cercando sempre e comunque di mantenere un livello basso !
grassie :wink:
ilchitarraiomatto
12th May 2015, 16:43
Dario quando inizio io una discussione, preparati già che servono rinforzi :mrgreen:
Io direi che ho appreso abbastanza dalle risposte precedenti, prima della rissa generale OT.
Risultato : rimango a suonare e mi dedicherò ai lavori sui miei strumenti. Passerò un po' di tempo appena riesco a sezionare uno strumento e a capirci qualcosa facendo dei lavoretti. All'inizio mi riferivo al fare quel lavoro ma ad alti livelli, altrimenti non mi interessa. E a quanto pare richiede troppo.. Poi chissà cosa mi riserverà la vita. Per ora rimango costante sulla mia carriera da pirla.
Ps. Pierlu fai veramente il dentista? Sei molto ricco? :laughing:
pierlu_bardo
12th May 2015, 20:20
Mi fa piacere che dalle definizioni che ti sei dato da solo (...rancoroso...) sia passato all'autoironia:biggrin: . E quindi per restare in tema, rinnovo gli auguri di diventare "presto" un bravo riparatore...e per favore, quando sarà così, non "ladrare"
Bluesax
12th May 2015, 20:45
:wink:
il nero
12th May 2015, 22:47
Si compra un vecchio sax,magari un ministeriale che,magari,ce lo regalano,si prende un cacciavite atto all'uopo (e non credere che un cacciavite valga l'altro),si prendono tamponi da due lire una manciatina di gomma lacca,una candela,un coltellino affilato,qualche tappo di bottiglia di sughero artificiale,si taglia qualche pezzetto di feltro da un vecchio cappello,un po' di pezzi di pelle di vario spessore da una borsa (o scarpa) finita,si tolgono le gocce di stagno dal nostro saldatore (sperando di non dover fare saldature ad alta temperatura),qualche pezzettino di lamiera sottile,una lampadina dell'albero di natale e si prova a smontare...Il nostro giravite sboccolerà un perno? poco male,si prende una barretta di acciaio,si va al nostro tornio e si rifa una bella filettatura dello stesso passo del vecchio e finito perno...non c'è modo di smontare un perno bloccato? poco male,si può dissaldare la colonnetta tagliare e tornare al tornio. Tutto rimontato che sia,si passa alla regolazione della chiusura e un ministeriale è più semplice avendo meno chiavi,ma vedrai che per farlo suonare ci vorrà un bel po'...sarà stonato?lo sarà stato anche prima?si potrà far qualcosa perché lo sia meno? e si passa alle prove:se alzo questa chiave,come suonerà poi quella sopra?e quella sotto?Alla fine suonerà e saprai come funziona un sax...ma è tutto qua il lavoro del riparatore? No. I miei sax me li sistemo da me ma,quando ho avuto un vecchio Conn col microtuner distrutto ho preso una busta e l'ho mandato da Simone:me l'ha rimandato nuovo!! ergo è più bravo di me,ma lo sapevo anche prima:laughing:.
Un riparatore di strumenti a fiato ,nemmeno tanto famoso, qualche anno fa mi ha fatto un paio di ance per un oboe musette,io l'ho reimpellata e con le sue ance non stona,con le mie...sì.
Insomma,se hai la manualità di uno che a dieci anni "faceva" il motore alla vespina del nonno...ci puoi pensare,altrimenti puoi farti le piccole riparazioni,ma per la roba seria ci vuole altro. Una cosa è fare il pane o la pizza per casa,tutt'altra cosa aprire una pizzeria o fare il fornaio...ma,magari,c'è chi pensa sia facile!
Per tutto il resto che dire? quello che è giusto o sbagliato dovrebbe essere davanti agli occhi di tutti,ma più passa il tempo e più dubito. Un muratore sa costruire una casa e,magari,non ce l'ha,uno che ha i soldi di case ne ha cinquemila e ,per quanto ne sa, dormirebbe sotto i ponti...fa meraviglia? Il Pieno di soldi è il benefattore del muratore? per molti sì...
il nero:mha!:
Mad Mat
12th May 2015, 23:03
http://youtu.be/NcB3E98R7t4
re minore
13th May 2015, 11:18
:smile:
Cominciamo con un bel sorriso, che ci sta tutto, dedicato al chitarraio - non te la prendere per quello che ho scritto, non ti giudico assolutamente come ti sei descritto tu (anzi, in linea di principio io "non giudico" tout court). Veramente niente di personale, si discute sempre sulle idee e mai sulle persone.
Comincio OT (ma io non sarei poi cosi' sicuro che sia tanto OT) per parlare di prezzi. Quello che non capico (e continuo a non capire) e' come si possa criticare il prezzo - alto quanto si vuole - di un servizio voluttuario come quello di un bar. Se poi il titolare (e qui rispondo a bluesax) paga due lire i dipendenti e' tutto un altro discorso - il titolare DEVE pagare i dipendenti a norma di legge e qui non si transige - ma il discorso era un altro ed era sui prezzi. Se riesce a vendere una birra media a 10, 40 o 150 E buon per lui. Nessuno ti obbliga a comprarla: puoi andare altrove e spendere meno.
Mia moglie e' abbonata a sky e ogni tanto si lamenta del costo dell'abbonamento. Visto che sono un santo :laughing: in genere sopporto senza replicare, ma visto che anche un santo ogni tanto nun je la fa glielo dico a costo di finire litigare: e perché non lo disdici? Fino a quando tutti piangono e pagano sky fara' il prezzo che vuole, se voi abbonati cominciate a disdire vedi come magicamente i prezzi si abbassano. Oppure puo' anche accadere che sky fallisca.
Mi avvicino IT. Vuoi fare il riparatore? Ti metti sul mercato esattamente come fa il titolare del tuo bar, il dentista, sky, e chiunque non sia un dipendente pubblico - beati loro che nel mercato non ci stanno. Piu' sarai bravo e piu' i tuoi prezzi saranno alti, non tanto o non solo perché tu abbia piu' spese ma perché potrai permetterti di chiedere di piu' e troverai clienti disposti a pagare quel di piu' che tu chiedi. Io ho portato due o tre anni fa un sax a riparare ed ho speso, per slaccatura e ritamponatura, 1.200 E. E' piu' del doppio di quello che avrei speso da un altro riparatore, ma non per questo si puo' parlare di furto o ladrata. E' un libero prezzo per un servizio voluttuario che io ho scelto liberamente di pagare, esattamente come fanno i clienti del bar dove lavori. Se sono contenti di pagare quel prezzo che male c'e'? Fossero medicine salvavita... ma stiamo parlando di birra. Se vuoi spendere meno te la compri al supermercato e campi sereno lo stesso.
Concludo IT: vuoi fare il riparatore? Calcola che i tuoi clienti verranno da te se:
a. sei piu' bravo degli altri, ed in questo caso potrai (forse) guadagnare bene.
b. sei piu' economico degli altri, ed anche in questo caso potrai guadagnare ma dovrai faticare di piu'.
Se non sei né piu' bravo né piu' economico degli altri riparatori verra' da te solo chi non vuole farsi un po' di chilometri in piu' per andare piu' lontano.
Ovunque tu viva, sulla cima di un eremo o al centro di NY, se vuoi iniziare la carriera di riparatore, sia che pensi di essere piu' bravo, o piu' economico, o nessuno di questi due... nzomma sempre e comunque... e' opportuno che tu faccia un minimo di analisi: quando sarai a regime quanti sax pensi che ti portino da riparare in un mese? Quanto puoi guadagnarci per ogni riparazione? Je la farai a campare con quello che ci guadagni?
Te lo dico perché io stesso, qualche tempo fa, ho pensato ad un "piano B" da mettere in pratica qualora le cose sul lavoro fossero andate male e anche questa ipotesi e' stata presa in considerazione. Per circa 45 minuti. Con tutto che ho una buona testa e buone mani, e quindi nulla mi impedirebbe di diventare un buon riparatore qualora volessi veramente farlo, ho concluso che ci sono molte strade molto piu' produttive se vuoi campare una famiglia - o anche solo te stesso. Se invece lo vuoi fare per passione... al cuore non si comanda. Ma poi non lamentarti se non ci fai soldi. Le passioni si coltivano (musica compresa) per se stesse, i soldi si fanno vendendo servizi (anche quelli da musicista) agli altri. C'e' chi riesce ad abbinare le due cose e c'e' chi non ci riesce. Io non ci riesco. Ho molte passioni ma nessuna di queste mi porta un euro se non occasionalmente. Quindi anche io, come tutti tranne i dipendenti pubblici, ho il problema di vendere me stesso in cambio di vil denaro. Perché vendere se stessi e' un problema che abbiamo tutti, sempre escludendo i dipendenti pubblici. Come musicista, gelataio, dentista, impiegato privato che puo' essere licenziato se la ditta riesce a sostituirti ad un costo (re) minore...
Ascoltati 'sta canzone :smile:
https://www.youtube.com/watch?v=eCY80aWj_jw
ilchitarraiomatto
13th May 2015, 12:09
Grazie Re
Rifletterò sulle tue parole e su Bennato :wink:
algola
13th May 2015, 12:52
questo è uno dei post più belli letti fin'ora! si capiscono tante cose delle persone.
algola
13th May 2015, 13:20
anche a me non piace fare i conti in tasca alle persone, ma il mio lavoro contempla anche questo.
considerando:
uno stipendio di 2000 euro al mese ---> costo aziendale 4000 euro
una muta tenore professionale 130,00 ---> da ricaricare 30% per copertura spese di gestione acquisti
materiale accessorio (feltri, colla, sugheri, etc...) 30 euro ---> da ricaricare 30% come sopra
per la sola ritamponatura calcolo 3 giorni di lavoro di 7 ore (il tempo che ci impiego io)
affitto 1000 euro al mese per il laboratorio
400 euro commercialista al mese e banca (circa)
3000 euro all'anno (minimo) INPS artigiani
200 euro all'anno diritto camerale
200 euro all'anno INAIL
in conclusione facendo i calcoli a me viene:
una tamponatura a regola d'arte (3 giorni di lavoro) deve essere fatturata circa 1000 euro iva inclusa
se invece lavori a casa, in nero, senza pagare le tasse, commercialista, etc... lo stesso lavoro (mettendosi in tasca gli stessi soldini) deve essere retribuito 450 euro massimo.
quindi chi si fa fare il sax in NERO a casa deve capire quanto si è fatto fregare se spende più di 450 euro!!! chi invece si reca da un professionista, con un'attività, un laboratorio, etc... sa quanto è onesto o meno se spendere più o meno di 1000 euro.
ARVIDAX
13th May 2015, 13:55
Algola anche se di massima condivido il tuo ragionamento entrando nei numeri spiccioli direi che coi conti sei stato abbondante allora tutti i sax che costano meno di questa cifra diventano usa e getta
algola
13th May 2015, 15:24
beh puoi risparmiare sul tempo: invece di 3 giorni, 1 giorno e sul materiale, poi fatturi uno su due e il gioco è fatto.
nikoironsax
14th May 2015, 10:11
Concordo con algola, bellissimo post! Anche sui numeri concordo...il mio riparatore ha un attività commerciale e vende sax prodotti da lui oltre a ripararli...a prezzi onesti...non avesse attività secondarie dovrebbe chiedere mille euro per ogni riparazione considerando tasse ecc... E per il chitarraio, mi sento molto vicino alle tue idee ma forse guardo un po' più alla realtà per questo mi tengo il mio misero lavoretto par time...avessi scoperto prima questa passione per la riparazione sarei volato in Francia o Germania a fare una scuola ma a 29anni mi sembra tardi...poi mollare tutto...forse è solo che non ho le palle di buttarmici...se tu le avrai verro io a stringerti la mano e a chiederti di fare apprendistato!! però il mio consiglio primario è suona, impara a suonare bene il sax prima di poterlo riparare...è fondamentale...quando ho sentito suonare il mio riparatore gli ho detto: Ma sei bravissimo! Perché non suoni in giro...la sua risposta è stata, la musica non paga e poi preferisco smontarli che suonarli ;)
Aktis_Sax
20th May 2015, 09:18
Non ti posso rispondere dal punto di vista imprenditoriale e dei costi da sostenere perché proprio non ne ho idea.
Quello che posso consigliarti, però, è prima di tutto imparare a suonare e soprattutto conoscere bene il tuo strumento e poi, come dici tu, iniziare a fare esperimenti su sax di poco valore e piccole riparazioni per te stesso e amici. Da lì poi è tutta un'esperienza... Se riuscissi a fare un po' di pratica in un laboratorio avviato sarebbe il TOP perché avresti a disposizione già tanti strumenti su cui lavorare e la competenza di artigiani già capaci.
Aktis_Sax
20th May 2015, 14:13
Per ora rimango costante sulla mia carriera da pirla.
Ti serve un'apprendista? :cool:
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