Visualizza Versione Completa : Strumenti cinesi che puzzano
ptram
6th June 2017, 23:33
Ciao,
Ho voluto fare il furbo, e mi sono comprato un clarinetto cinese da un grosso negozio inglese che faceva prezzi pazzi (posso dire il nome, se è lecito, in modo che non ci caschino anche altri). La saggezza popolare lo ha sempre detto: chi più spende, meno spende. Ma io, pollo.
Il clarinetto e la custodia puzzano di petrolio, benzene, o una roba del genere, e mi hanno appestato in poche ore un'intera stanza. È la puzza che avevo sentito con un altro prodotto cinese che avevo comprato pensando di essere furbo. Lo stesso odore si sente entrando nell'emporio "dei cinesi" qui vicino casa mia.
Credo che sia il tessuto sintetico di cui è fatta la custodia. Ma a puzzare ormai non è solo la custodia, ma anche lo strumento. Una cosa insopportabile.
Secondo voi è un odore che se ne andrà arieggiando, e nonostante il fetore alla fine potrebbe non essere tossico? Oppure sono già condannato?
Paolo
sonnyrollins
7th June 2017, 06:35
Scorie radioattive,miasmi ,benzene...alla peggio ti trasformi in un X-Men.
Pensa se fosse stato comprato per un bambino.
Secondo me la puzza è il male minore, i veri problemi cominceranno quando ci soffierai dentro, cosa che ti sconsiglio caldamente di fare.
zazarazà
7th June 2017, 07:47
...opportuno controllare che sia dentro lo strumento che nella custodia son siano stati dimenticati un paio di involtini primavera e con il tempo sono andati a male...:laughing:... le nuvole di drago e il nido di rondine non procurerebbero l'odore petrolifero...
...però che io sappia gli involtini non vengono cotti nel petrolio, o almeno non credo si sia arrivati a tanto...
saluti dai, e solita pacca sulla spalla ... z'...
nikoironsax
7th June 2017, 07:58
Prova a lasciarla aperta fuori, magari al sole, così si scolla tutto ahaha scherzi a parte puoi lasciarla davvero all aria aperta e vedere se evapora un po'... usano delle colle con dei solventi con odori atroci...anche le laccature dei sax cinesi puzzano a volte...
sonnyrollins
7th June 2017, 10:58
Io non sottovaluterei l'aspetto igienico/sanitario...in quel coso ci devi soffiare...
Il_dario
7th June 2017, 11:37
Credo sia dovuto ai tipi di librificanti che utilizzano, ultimamente c'è un diffusissimo uso dei lubrificanti della serie W40 , e tutti quanti hanno in comune la classica "puzza" dell'olio W40, capostipite della specie !
:doh:
Credo che con una aerazione adeguata si risolva il problema ....
ptram
7th June 2017, 20:03
Avevo una borsa acquistata da un negoziante cinese che puzzava allo stesso modo. Mi sono ostinato a non buttarla, e l'ho tenuta in un ripostiglio fuori casa. A distanza di mesi puzzava ancora. Ora mi sono ricordato di averla, e a distanza di un anno e mezzo l'odore è quasi del tutto svanito.
Un tappeto sintetico della celebre ditta svedese puzzava allo stesso modo. Ho dovuto passarlo al vapore, e poi lasciarlo all'aperto per un paio di mesi, prima che potessi metterlo in casa. E continuava a puzzare, anche se in maniera accettabile.
L'oggettino in questione (un clarinetto piccolo) non mi è indispensabile, ma è carina l'idea di averlo. Posso aspettare qualche mese prima di metterci la bocca. Però se deve ammazzarmi, lo rimando indietro. L'ottimismo di Dario sta per vincermi.
Paolo
ptram
7th June 2017, 20:04
Pensa se fosse stato comprato per un bambino.
È stato comperato per questo bambinone qui. Ma nella pubblicità, il negozio dice che, siccome è così piccolo, è particolarmente adatto ad un bambino. Che brava gente.
Mi sa che lo lascio in prestito ai NAS.
Paolo
zazarazà
7th June 2017, 22:17
...l'ottimismo del trattinobasso che con una giusta aerazione si possa nel tempo eliminare l'inconveniente ripone fiducia in situazioni precedentemente sperimentate e conclusesi a buon fine... si capisce però che per i casi più disperati un "ottimale aerazione" la si può avere solamente quando il vento di bora soffia a 140 km/h...:zizizi:...
...aggiungo amichevolmente una seconda pacca sulla spalla e coraggio dai, c'è di peggio... saluti... z'...
ptram
9th June 2017, 17:06
Dunque, ho sfidato la sorte, e l'ho anche provato. Intuizione: la puzza che si sente non è qualche componente chimico particolare, oppure olio lubrificante. È l'odore dei copertoni di un tir ucraino che deve aver fatto a lungo la spola tra Chernobyl e Odessa. I cinesi li hanno fusi, e ci hanno fatto dei bei clarinetti puzzolenti. Il coso non è in ABS, non è in PVC, ma è in una specie di ebanite a base di copertoni usati. Lo fanno, da quelle parti, lo fanno.
Portato l'oggetto alla bocca, ho respirato a pieni polmoni le zaffate sulfuree che salivano dal tubo. Adoro l'odore dei copertoni fusi al mattino. C'è da vedere se a vincere sarà prima qualche complicazione respiratoria, o qualche allergia alla pelle. Mi sento già un po' strano, e non so se sia colpa del pesce surgelato mangiato a pranzo, o di qualche mutazione genetica in atto.
Il clarinetto piccolo è un giocattolo che, questioni igienico-sanitarie a parte, consiglio a tutti. I modelli pro più economici che ho trovato costano attorno ai mille euro sull'usato. I cinesotti sono difficili da trovare, ma con fortuna e coraggio si riesce. È uno strumento stonato per natura, e credo che il mio lo sia in maniera particolare. La prima ottava non è proprio un'ottava. C'è da aggiustare un po' ad orecchio. Tra il La e il La# di gola non c'è un semitono, ma parecchio di meno. Si arriva abbastanza in alto: sino al Fa non ho problemi, poi fatico. Ma non è che con un clarinetto buono io me la cavi tanto meglio.
Il suono di questo particolare modello, con il suo bocchino originale (il solito clone del Buffett/EMS F3A), è sorprendentemente rotondo (considerata la materia di cui è fatto si potrebbe dire: gommoso). Non ci sono particolari sfumature (a parte quelle olfattive), è un suono netto ma il con il pregio dell'omogeneità (del resto, è un oggetto nato tondo). Le meccaniche sono evidentemente fragili, però più o meno funzionano.
Divertente per capire come è fatto un clarinetto piccolo. Che è uno strumento incredibilmente divertente: non serve solo per forare i timpani (non quelli del percussionista: quelli del pubblico) in orchestra, magari in coppia con l'ottavino, ma anche a fare note sul (suo) grave meno tenebrose di quelle dei clarinetti più grossi, ma sempre con quello stesso sapore, con quella stessa oscura purezza.
Paolo
sonnyrollins
9th June 2017, 17:40
Dunque, ho sfidato la sorte, e l'ho anche provato. Intuizione: la puzza che si sente non è qualche componente chimico particolare, oppure olio lubrificante. È l'odore dei copertoni di un tir ucraino che deve aver fatto a lungo la spola tra Chernobyl e Odessa. I cinesi li hanno fusi, e ci hanno fatto dei bei clarinetti puzzolenti. Il coso non è in ABS, non è in PVC, ma è in una specie di ebanite a base di copertoni usati. Lo fanno, da quelle parti, lo fanno.
Portato l'oggetto alla bocca, ho respirato a pieni polmoni le zaffate sulfuree che salivano dal tubo. Adoro l'odore dei copertoni fusi al mattino. C'è da vedere se a vincere sarà prima qualche complicazione respiratoria, o qualche allergia alla pelle. Mi sento già un po' strano, e non so se sia colpa del pesce surgelato mangiato a pranzo, o di qualche mutazione genetica in atto.
Il clarinetto piccolo è un giocattolo che, questioni igienico-sanitarie a parte, consiglio a tutti. I modelli pro più economici che ho trovato costano attorno ai mille euro sull'usato. I cinesotti sono difficili da trovare, ma con fortuna e coraggio si riesce. È uno strumento stonato per natura, e credo che il mio lo sia in maniera particolare. La prima ottava non è proprio un'ottava. C'è da aggiustare un po' ad orecchio. Tra il La e il La# di gola non c'è un semitono, ma parecchio di meno. Si arriva abbastanza in alto: sino al Fa non ho problemi, poi fatico. Ma non è che con un clarinetto buono io me la cavi tanto meglio.
Il suono di questo particolare modello, con il suo bocchino originale (il solito clone del Buffett/EMS F3A), è sorprendentemente rotondo (considerata la materia di cui è fatto si potrebbe dire: gommoso). Non ci sono particolari sfumature (a parte quelle olfattive), è un suono netto ma il con il pregio dell'omogeneità (del resto, è un oggetto nato tondo). Le meccaniche sono evidentemente fragili, però più o meno funzionano.
Divertente per capire come è fatto un clarinetto piccolo. Che è uno strumento incredibilmente divertente: non serve solo per forare i timpani (non quelli del percussionista: quelli del pubblico) in orchestra, magari in coppia con l'ottavino, ma anche a fare note sul (suo) grave meno tenebrose di quelle dei clarinetti più grossi, ma sempre con quello stesso sapore, con quella stessa oscura purezza.
Paolo
Bella recensione ...se non fossi già stato reclutato tra i men in black :yeah!) a salvare la terra dalle invasioni aliene , lo comprerei per soffiarci dentro e diventare come Hulk, o almeno un novello super eroe di Roma Sud , stile 'lo chiamavano Jeeg Robot'...perchè è quella la fine che farai , ne sei consapevole giusto ?
Scusate l'entusiamo becero, ma mi sto divertendo con il becco nuovo come non mai ...
ptram
9th June 2017, 18:55
Attento allo zolfo dell'ebanite! Se diventa verde lui, poi diventi verde anche tu!
Paolo
ptram
8th July 2017, 00:13
uno strumento stonato per natura, e credo che il mio lo sia in maniera particolare. La prima ottava non è proprio un'ottava. C'è da aggiustare un po' ad orecchio. Tra il La e il La# di gola non c'è un semitono, ma parecchio di meno. Si arriva abbastanza in alto: sino al Fa non ho problemi, poi fatico.
Mi è arrivato il Vandoren M30 per clarinetto piccolo. E il bocchino che ho scelto sul clarinetto soprano, e mi sembra che mi piaccia anche sul piccolo.
L'intonazione è nettamente migliorata. Segno che il problema era soprattutto nel bocchino. Le note di gola non sono perfette, ma non sono nemmeno terribili. Tra La# e Si c'è un po' più di un semitono, ma con l'imboccatura giusta si sistema. Il registro di clarino è ben intonato. Arrivo con relativa facilità al Fa# sovracuto, anche se l'ancia che possiedo non è granché, e con l'M30 ci vuole perlomeno un'ancia un po' più dura, che non si strozzi così facilmente.
Paolo
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