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Visualizza Versione Completa : Clonare un'imboccatura



22nd January 2011, 17:49
Ciao a tutti.Posto questo perchè non è una cosa che non sento ogni giorno,e potrebbe interessare a qualcuno.Lo faccio solo dopo aver raggiunto il risultato pieno.

Da oggi ho il miglior bocchino del mondo,non è di nessuna marca o modello,è il mio e basta,allo stesso modo in cui la scarpa migliore è quella fatta su misura per il vostro piede.Perchè solamente voi sapete quello che avete in testa e che deve uscire dal vostro strumento.
Se vi fosse capitato di essere sì abbastanza contenti di quello che suonate,ma vi mancasse quel qualcosa in più che hanno i vostri sassofonisti preferiti,questa potrebbe essere la soluzione.

Schematicamente,per motivi di spazio.Prendete il vostro bocchino preferito,fatelo ritoccare se serve,datelo a un artigiano che vi faccia due copie a cera persa,tenendo conto che in questa fase è possibile anche AGGIUNGERE materiale cosa ovviamente impossibile anche per il miglior refacer.
A questo punto avete due copie grezze;provate,mettete da parte la migliore,tornate dal vostro riparatore e cominciate a farlo lavorare sull'altra.Tornate a casa,studiate e ristudiate,poi di nuovo dal riparatore,e via così,finchè non si è soddisfatti.Datemi ascolto;vale la pena.
Il mio è una base RPC rollover da baritono,con tavola e finestra maggiorate,aperto a 125,ma naturalmente il vostro sarà una cosa completamente diversa.Cosa dice,signor Mulligan?No,grazie,tenga il suo,non faccio cambio.

Per qualunque informazione sono a vostra disposizione.Grazie a Bootman,Alessandro Licostini,Simone Borgianni,Marco Collazzoni.

seethorne
22nd January 2011, 21:15
sembra complicato.
w la gam :yeah!)

bobby
24th January 2011, 14:58
Quando ho speso 12.000 € dal riparatore saro' contento?

cagliostro70
24th January 2011, 15:06
vogliamo parlare del titolo???

mansax
24th January 2011, 17:23
Si parliamone, il titolo è meraviglioso. :lol:

il nero
24th January 2011, 22:51
non fate i birboni.....il metodo descritto l'ho vagheggiato più d'una volta....E' Licostini che fa le copie a cera persa? e dopo le prove le fai sul modello di cera o già sul "soggetto" di ebanite....o è possibile anche una fusione metallica?
Un consiglio:la prossima volta chiamala imboccatura altrimenti siamo del gatto :ghigno:
il nero :saxxxx)))

24th January 2011, 22:53
Vedo che il livello della discussione decolla.
In conservatorio quando si vendeva un bocchino eravamo costretti a scrivere l'annuncio in inglese,per evitare correzioni.We are again talking about saxophone mouthpieces,anche se la mamma degli strulli continua a essere incinta forever.La mia intenzione era di dare un contributo serio.
Per gli altri:é oggettivamente difficile;ci ho messo quattro anni a decidermi di procedere in questo modo,e otto mesi a farlo.Il costo dell'operazione è stato di 500 euro per due esemplari a causa del dispendio di materiale dato dal fatto che parliamo di baritono/basso;per alto,tenore e soprano la spesa è esattamente la metà,e se tenete conto delle liste d'attesa e dei costi di fabbricanti come Fred Lamberson o Theo Wanne,perchè sto parlando di quel livello,mi sembra accettabile.

24th January 2011, 23:14
Per il nero.Finalmente!
E' Licostini che fa le copie,ed è in grado di aggiustare i difetti mediante approssimazione per eccesso,e ti rende due copie in ebanite,ne battezzi una sulla quale lavorare,e hai l'altra di ricambio se sbagli,nel mio caso non è stato necessario.Non credo che lavori il metallo.Per quanto mi riguarda,il bocchino è l'oggetto di cui parliamo,The Sax Mpc,l'imboccatura è il complesso di parti fisiche/muscolari coinvolte nell'atto di imboccare lo strumento,anche se ho avuto anch'io molte volte la tentazione di rispondere a determinati post che chiamavano battute grevi.Se ti va di vedere il risultato ci si può incontrare,io sono della provincia di PG ma suono a AR SI molto spesso.

il nero
26th January 2011, 14:17
ciao
credo che la pigrizia m'abbia sempre trattenuto dal seguire questa strada,pigrizia sommata anche alle mie scarse capacità:non sono sicuro di sapere "dove" lavorare per migliorare un becco,insomma ,io non sono un professionista anche se credo d'avere scovato per ogni taglio di sax(escluso il soprano) il becco giusto su cui far lavorare un refacer......sono trattenuto dal terrore che ,messeci le mani sopra,quel pelo che mi sembra che manchi diventi un albero rendendo inservibile o comunque insoddisfacente il becco sottoposto a "migliorie". Abitando poi ad Arezzo,ex capitale orafa,non dovrebbe essere difficile nemmeno fare una fusione metallica:credo che rinvierò tutto a dopo luglio quando la mia attività lavorativa avrà termine.......ne vorrò fare troppe,mi sa! :zizizi))
un saluto
il nero :saxxxx)))

re minore
27th January 2011, 10:47
> sono trattenuto dal terrore che ... rendendo inservibile o comunque insoddisfacente il becco sottoposto a "migliorie"

Anche io! :zizizi))

FaX
27th January 2011, 11:51
Secondo il mio modesto parere bisogna distinguere fra caso e caso..prendo come esempi l'abbigliamento..per andare al lavoro uso vestiti che compro in negozi della grande distribuzione, magari li porto dalla nonna e gli faccio fare quei piccoli lavoretti per meglio adattarli a me. l'amministratore delegato dell'azienda dove lavoro probabilmente va dal sarto e si fa fare il vestito..
Credo che per me un buon bocchino con un buon rework sia più che sufficiente..tutto cio che non viene è solo questione di studio, quindi devo solo incolpare me stesso..

28th January 2011, 17:34
> sono trattenuto dal terrore che...
Eh si! per questo tutta la trafila delle copie.

Max Soggiu
22nd May 2012, 19:04
Interessante davvero. Il problema è sempre il tempo e il denaro a disposizione.
Per il momento sto tentando una soluzione leggermente più semplice. Mi sto facendo clonare un imboccatura di metallo in metallo.
Siccome mi ci trovo abbastanza bene con quella originale, userò il clone per trovare ciò che cerco con uno o due interventi sopratutto sull'apertura.

tzadik
22nd May 2012, 19:25
Il lavoro lo stai facendo fare a Sakshama?

Max Soggiu
22nd May 2012, 19:56
No tzadik, ho trovato uno qui in zona da me (Lucca) che sembra essere in grado di poterle fare le copie esatte di becchi in metallo. Sabato mattina sono da lui a provare alcune copie che ha fatto...
Non vedo l'ora :-)

bonnygonfio
23rd May 2012, 12:12
Facci sapere...è interessante l'argomento, molto interessante.

re minore
23rd May 2012, 13:18
Sembra molto interessante anche a me, ma c'e' un fatto che mi perplime non poco.

> fatelo ritoccare se serve,datelo a un artigiano che vi faccia due copie a cera persa

Visto quel poco che so degli stampi a cera persa non riesco ad immaginare come possa essere fatta una cosa del genere su un becco per sax: qualunque procedimento mi venga in mente si scontra con una qualche difficolta'. Potresti spiegare in dettaglio il procedimento? Tanto per cominciare: la "copia a cera persa" viene scolpita a mano con la cera? E le copie che ti vengono consegnate per i test in che materiale sono realizzate?

Il_dario
23rd May 2012, 13:28
http://it.wikipedia.org/wiki/Cera_persa
e' un procedimento per fare piccole fusioni !
Poi entra in gioco il refacer :D

Comunque lo ritengo abbastanza complicato, piuttosto come scritto alcuni post fa penso sia meglio acquistare qualche becco di origine orientale ebanite o metallo e da li iniziare a lavorare per ottenere il "becco voluto" !

tzadik
23rd May 2012, 14:42
La microfusione in cera persa è utile per ridurre il materiale di scarto.
Ovviamente come tutti i procedimenti di fusione... è estremamente impreso e il pezzo ottenuto per microfusione richiede lavorazioni successive (a mano o a macchina).

re minore
23rd May 2012, 15:34
La fusione a cera persa funziona (grosso modo) cosi':

- Si fa l'oggetto in cera (ad esempio una statua) invece che in metallo perche' e' piu' facile lavorare la cera;
- Si usa la statua in cera per fargli uno stampo (ad esempio in gesso) intorno;
- Si scalda il tutto per far uscire la cera (apposta si chiama cera persa: la statua originale in cera non esiste piu');
- Si cola il metallo (ad esempio bronzo) dentro lo stampo.

Non vedo come sia possibile usare questo procedimento per un bocchino, visto che ha un dentro ed un fuori. Inoltre non mi sembra che questo procedimento, di per se, possa garantire il livello di precisione richiesto: l'intervento del refacer e' sempre indispensabile e non vedo come l'utilizzo della cera possa portare risparmi di tempo e/o fatica.

Sia ben chiaro: non dico che non si puo' fare, dico solo che io non vedo come e mi farebbe piacere sapere cos'e' che non considero.

edocara
23rd May 2012, 15:59
Nella fusione a cera persa a carattere industriale, lo stampo è di alluminio, nel quale viene iniettata la cera, tramite presse.
I singoli pezzi di cera vengolo assemblati a formare un grappolo, il quale viene ricoperto da una soluzione ceramica, spruzzato di sabbia e lasciato asciugare. Gli strati sono da 10 a 15 circa.
La cera a questo punto viene tolta in autoclave (anche per ricuperarla) e il guscio vuoto è pronto per ricevere il metallo fuso.
E' caratteristica della fusione poter ottenere cavità e forme intricate, per cui un'imboccatura è un oggetto facile da realizzare. Le tolleranze, su quest'ordine di grandezza di dimensioni, sono nell'ordine dei decimi di mm.
Il pezzo grezzo va comunque lavorato interamente per ottenere una supeficie liscia e regolare.

fcoltrane
23rd May 2012, 18:27
hai provato a replicare il traditonal per tenore?
il risultato come ti è sembrato?
sono molto interessato perchè il mio sogno è poter replicare il mio guardala ma con altro materiale.

maurisax
23rd May 2012, 18:50
In oreficeria ed in bigiotteria si usa il procedimento indicato da re minore.
Fare lo stampo siliconico per un bocchino è piuttosto semplice, come pure la fusione (con fonditrici professionali).
Le gomme siliconiche danno un calo di ritiro dal 2% al 4%: improponibile.
Le gomme liquide "a freddo" danno un calo trascurabile, ma a questo punto entra in gioco il ritiro di solidificazione del metallo che è tra 0.5% ed 1%.
Lo 0.5% su una lunghezza di mm 100 sono mm 0.5 per cui il profilo di punta e binario viene modificato (una differenza di mm 0.1 già si sente).
Il problema più grande è che questo ritiro non è uniforme in tutto il pezzo ma varia in funzione della geometria del pezzo.
Non disponendo dei sofisticati software che simulano la colata dei metalli bisogna perciò andare per tentativi (auguri!).
Per compensare questi cali si può ricorrere al trucco di effettuare metallizzazioni e galvaniche successive sul prototipo che ne aumentano le dimensioni.

La strada più interessante, secondo me, è quella di una scansione laser dell'originale per poi ricostruirlo con una stampante 3D.
Più interessante ma non meno facile per tutta un'altra serie di problemi da affrontare (in primis la scansione stessa della parte cava).

Max Soggiu
23rd May 2012, 19:13
Facci sapere...è interessante l'argomento, molto interessante.

Volentieri, vi tengo aggiornati!
Sabato mattina provero la prima copia...provo e posto :-)

Max Soggiu
23rd May 2012, 19:17
hai provato a replicare il traditonal per tenore?
il risultato come ti è sembrato?
sono molto interessato perchè il mio sogno è poter replicare il mio guardala ma con altro materiale.

Non ancora,
il Jody Jazz che gli ho lasciato non essendo quello che suono abitualmente ora, ho potuto darglielo senza problemi (è quasi un mese che è in suo possesso), dargli il traditional ora sarebbe un casino, rimarrei scoperto...appena velocizza i tempi (è all'inizio, mi sembra davvero in gamba!!!) glielo porto quando serve per poi riportarlo a casa...ma intanto mi preme sapere come viene il lavoro.
Se riesce a clonarlo al 99%, si festeggia, torte e pizze per tutti!!! AH AH AH :D

Il_dario
23rd May 2012, 22:05
La strada più interessante, secondo me, è quella di una scansione laser dell'originale per poi ricostruirlo con una stampante 3D.
Più interessante ma non meno facile per tutta un'altra serie di problemi da affrontare (in primis la scansione stessa della parte cava).

La scansione può essere integrata da rilievo dimensionale "umano" anche nelle parti difficili da scansionare.
Ma si può anche disegnare partendo da zero con un programma di modellazione solida da pc,
A questo punto avendo il modello "solido" nel computer, stamparlo 3d è una formalità.
Il risultato comunque sarebbe una imboccatura di plastica.

maurisax
24th May 2012, 09:50
Certamente si possono usare con profitto anche scanner tastatori come questo: http://www.emicroscribe.com/products/microscribe-g2.htm

Per quanto riguarda il disegnarlo da zero non penso si riesca a "clonare" un bocchino (con la precisione richiesta ben sotto il decimo di mm) utlizzando come riferimento fotografie e misure prese a mano con il calibro, e comunque ci si impiegherebbe tantissimo tempo.

Una volta ottenuto il disegno le stampanti stereolitografiche producono un pezzo in resina che pochi abili fonditori riescono a fondere in metallo con il procedimento della cera persa (la resina si brucia al posto della cera) senza ottenere troppi difetti superficiali (le resine reagiscono con il gesso durante la combustione producendo dei gas che danno porosità). Al limite si eliminano i difetti con le saldatrici laser che si stanno diffondendo anche tra i piccoli laboratori artigiani orafi.

L'unica macchina che costruisce il pezzo in un materiale che brucia come la cera senza dare residui è questa: http://www.solid-scape.com/products/3d-printers/3dprinters-t76plus

E' quella che uso per il mio lavoro ed il pezzo si fonde facilmente in uno dei metalli comunemente usati: ottone, leghe per bigiottera, argento, acciaio, oro (per i nababbi).

Vale la pena ricordare che la densità di un pezzo microfuso, anche se le fonditrici moderme applicano in fusione pressioni di decine di atm, risulta decisamente minore di un pezzo trafilato (e quindi supercompresso meccanicamente) lavorato con le tradizionali macchine ad asportazione di truciolo: la densità può variare anche del 25% in meno per la microfusione.

Problema finale: il grezzo di fusione è appunto grezzo, e va sgrezzato a mano con carta smeriglio che all'inizio sarà almeno grana 500 se si vuole finire il lavoro in tempi accettabili.
In questo modo è facile fare guai sul binario dove ci vuole una precisione entro il decimo e quindi tale lavoro va fatto da un refacer competente, per non rischiare di compromettere tutto.

Max Soggiu
24th May 2012, 10:37
La cosa che mi ha conquistato subito di questo "meccanico" della mia zona è quando il mio allievo dentista mi ha detto: "se c'è uno che lo può fare è proprio lui". Parlandoci mi ha spiegato che gli ripara le turbine dei suoi trapani odontoiatrici, che oltre ad essere veramente piccoli, raggiungono velocità (400.000, 500.000 giri al minuto) pazzesche e che se non si ha una precisione al centesimo di millimetro alla prima accensione è finita.
Quindi si che il nostro becco è difficile da clonare se non si ha l'attrezzatura giusta, ma se questo mi modifica e ripara un oggetto così piccolo e delicato riuscirà a clonare questa imboccatura?
Poi il secondo incontro è stato interessante, l'ho visto presissimo dall'idea, si era tirato giù un mucchio di materiale sulle imboccature dei sax (non sapeva neanche cosa fossero). Il tornio che abitualmente usava si era magicamente trasformato (era diventato il doppio di dimensioni) in un tornio frasa con calibri centesimali che spuntavano di qui e di là...Ovviamente se l'era costruito da solo...
Ovviamente come diceva mio nonno "le parole non fanno farina" ma secondo me le basi ci sono per riuscire nell'intento. Ovvio che con questa attrazzatura il becco non te lo riprodurrà in un'ora, ma molto più probabilmente una o due settimane...ma a me andrebbero più che bene.

tzadik
24th May 2012, 11:26
Beh... per creare una copia ci vuole sia l'ablità tecnica (con tutte le cose connesse) sia l'abilità sassofonistica (con tutte le cose connesse).

Il fatto che aggiusta "turbine" di per sè vuol dire che ha buone o ottime capacità nel fare quel lavoro... questo assicura che sappia fare "tutto", però diciamo che le premesse ci sono!

Dopo tutto un bocchino fatto macchina, deve passare per qualcuno che programmerà la macchina per realizzarlo e sta cosa può non essere semplice. :zizizi))

Il_dario
24th May 2012, 11:29
Industrialmente parlando....ma quale sono poi i costi di realizzazione contando attrezzatura (anche se autocostruita) tempo impiegato per la produzione e per le prove.
Conoscendo poi noi soffiatori del tubo storto sempre alla ricerca della "nostra" perfezione troveremmo comunque ancora qualche cosa su cui lavorare (liscia un po' più di qui, spiana un po' più di la) per cui il lavoro non finirebbe mai. Per passione si fa tutto ed è tutto giustificato, anche io sto iniziandomi all'arte del refacing , ma tornando all'industrialmente parlando di prima : ne vale la pena?
:saxxxx)))

tzadik
24th May 2012, 11:37
I costi industriali possono essere variabili... e dipende da come li calcoli.

Che si costruisca le macchine utensili da solo... è un po' improbabile.

A livello industriale, nel costo finale devi inserire tante "voci": spesa energetica, costo dei materiali, costo di r&d, tasse, previdenza, ammortamenti vari, costo dei prototipi (che magari erano "a perdere")... e via così.

È chiaro che guardando solo il costo di lavorazione il bocchino costerebbe niente... però in una logica industriale non puoi non considerare certi costi.

maurisax
24th May 2012, 11:50
Se ho capito bene però lui lo farà a mano, nel senso che tornirà il pezzo rilevando le quote con il calibro e freserà di conseguenza le varie parti.
Ci vuole una notevole esperienza ed una quantità di ore giustificata più dalla curiosità e dalla passione che dal ritorno economico.
Sarebbe interessante sapere direttamente dall'abile artigiano l'attrezzatura ed il procedimento utilizzati.

tzadik
24th May 2012, 12:03
Un torno da solo non basta per creare tutte le geometrie... :BHO:
Serve una fresa, con almeno 4 assi.

maurisax
24th May 2012, 12:31
Certamente, il tornio per una sgrossatura e la fresa per tutto il resto... un bel lavoro...

Max Soggiu
24th May 2012, 12:37
Infatti ho scritto tornio fresa (per ogni asse ha installato un calbro centesimale).
Si farà la copia esatta a mano, da quello che ho capito al centesimo di millimetro. Il mio lavoro è suonare il saxofono quindi prendete tutto ciò che vi dico con le pinze: vedo, sento e riferisco.
Giuro che quando ho visto le modifiche apportate al tornio sono rimasto a bocca aperta, mi ha messo anche in mano la copia del jody jazz in legno (vederlo identico di legno mi ha entusiasmato). Dicendomi che ha provato a fare questo test per calibrare la macchina, il legno in questo caso era più morbido da lavorare. Il becco a occhio era identico all'altro, poi con il calibro centesimale mi ha fatto vedere le misure prese da uno e dall'altro e in effetti combaciavano, tranne una che come mi aveva precedentemente avvisato era sbagliata. Ma ripeto, finchè non soffio dentro il tubo sono solo parole al vento.

Per le spese non ve lo so dire perchè mi ha già detto che il primo che mi fa funzionante comunque me lo regala (già gli voglio bene a sto tipo, ah ah ah!!!), è il suo primo lavoro e quindi lo considera lavoro di esperienza. Solo da questo mi sembra un atteggiamento di una persona onesta e che crede nell'intento. E se fa un buon lavoro sarò suo cliente fisso!
Il fatto stesso di aver visto tutte le ricerche fatte sulle imboccature mi fa presupporre di un futuro esperto in materia.
Costruttore, copiatore e refacer? MAGARI!!! Non andiamo troppo in là con la fantasia per ora :-D

tzadik
24th May 2012, 12:42
... è il suo primo lavoro e quindi lo considera lavoro di esperienza. Solo da questo mi sembra un atteggiamento di una persona onesta e che crede nell'intento.Beh, questo è MOLTO positivo.

Il refacer si presuppone che sappia anche suonare... altrimenti... http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif

Max Soggiu
24th May 2012, 12:45
Mi toccherà fargli lezione gratis, AH AH AH :saxxxx)))

Max Soggiu
28th May 2012, 12:09
Ragazzi, tra 30min proverò finalmente il clone del Jody Jazz 75 ESP per soprano....
vi tengo aggiornati :-)

Max Soggiu
29th May 2012, 10:23
Direi che ci siamo. Ha fatto un lavoro (per essere il suo primo becco) davvero meraviglioso. A usato due materiali, olivo e acero.
Ho qui con me l'olivo che andrò a fotogravare e a registrare in mattinana postando il materiale. Anche se il lavoro finale sarà in ottone sono contentissimo del risultato ottenuto.
Ora voglio proprio registrarlo per sentire la differenza...

Max Soggiu
29th May 2012, 10:58
Non fate caso al nastro adesivo da elettricista per i denti, ma mi ha ridato il becco nudo e c'ho messo la prima cosa che mi è capitata tra le mani...
Il becco in legno l'ho preso dalle sue mani così com'era...mentre andavo via lui strillava che non era ancora finito, doveva metterci l'olio ecc...a me interessava suonarlo...l'estetica in un secondo tempo....

Ecco le foto:
http://imageshack.us/photo/my-images/694/dsc0023zi.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/339/dsc0019du.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/528/dsc0022eo.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/256/dsc0021nr.jpg/

KoKo
29th May 2012, 10:59
belli un bel po'!
ma suonano? =)

Max Soggiu
29th May 2012, 11:59
Se suonano in legno? Dimmi te...
Premetto che oramai da più di un anno sono abituato al becco in firma e non al jodyjazz...registrando ho riscontrato alcuni problemi sulle note acute nel becco originale, infatti poi decisi di cambiarlo...invece come si sentirà nel passaggio in sovracuto da fa# a la, in legno le note acute escono che è una meraviglia. Date dal materiale? Mah...
Ovviamente il brano è lo stesso, come l'ancia, il sax e la fascetta, posizione del mic ecc...

Originale: [soundcloud:3fj1uuxp]http://soundcloud.com/massimiliano-soggiu/jody-jazz-test-mouthpiece[/soundcloud:3fj1uuxp]

Legno: [soundcloud:3fj1uuxp]http://soundcloud.com/massimiliano-soggiu/jody-jazz-test-clone-legno[/soundcloud:3fj1uuxp]

KoKo
29th May 2012, 12:03
mi sembra funzioni alla grande, mi piace anche di piu' il suono del clone (ma sono effettivametne quasi uguali a sentirli cosi')

Max Soggiu
29th May 2012, 12:13
Anch'io lo preferisco in legno...senza contare che le note acute escono col naso...
Ha fatto un grande lavoro!!!

fcoltrane
29th May 2012, 12:36
sembrano andare bene entrambi (anche se credo che riusciresti comunque a suonare più o meno alla stessa maniera anche con bocchini differenti ........sei tu che sei forte ).
pensi di fare replicare anche il guardala traditional ? (i binari sottili le curve interne della camera ed el resto sono particolarmente difficili da realizzare.)
attendo fiducioso

Max Soggiu
29th May 2012, 14:59
Caro fcoltrane, grazie :-)
Si il mio guardala sarà sicuramente la prossima vittima, anche perchè ho un paio di allievi interessati all'acquisto. Un'altro allievo appena ha sentito il clone del jody jazz in legno mi ha detto: 2 copie per me!!! Anche se gli ho detto che in legno era un test per poi farlo in ottone, lui comunque lo vuole in legno..In effetti piace molto anche a me.
Questo tutto fare di Lucca alla fine da un test così per gioco gli si sta trasformando in un lavoro!!! AH AH AH...
Poi sono curiosissimo di provarlo in legno, ti immagini il guardala traditional in legno? AH AH AH Troppo curioso :slurp:

KoKo
29th May 2012, 15:02
purtroppo il legno non trattato ti darà problemi, anche se effettivamente è bellissimo =)
vedi se riesce anche a studiare un modo per trattarlo.

Max Soggiu
29th May 2012, 15:25
Infatti ora lo suono e poi lo asciugo quando non lo uso.
All'inizio doveva essere solo un test il legno, invece ora è diventato un becco con la B maiuscola a tutti gli effetti.
Ora cercheremo una vernice, un olio, un qualcosa che possa proteggerlo...
Anzi, se qualcuno ha delle idee, ben vengano :BHO:

tzadik
29th May 2012, 15:47
Devi trovare una vernice che possa andare bene per usi alimentari... cioè di quelle può entrare in contatto con i cibi... che starebbe a significare che non sia nociva da mettre in bocca.

Max Soggiu
29th May 2012, 15:56
Esatto tzadik, stavo giusto facendo una ricerca su internet "per uso alimentare"...
Comunque sono contentissimo di questo primo test... fantastico!

seethorne
29th May 2012, 16:29
bellissimo!

alerar
29th May 2012, 16:47
Complimenti a te e anche all'artigiano :slurp: se ci sono differenze sono veramente minime e credo che le senti soprattutto tu suonandoli piuttosto che all'esterno..

fcoltrane
29th May 2012, 17:10
tre bocchini guardala in legno esistono (credo siano dei brecker 1 ) posto che lo spessore di questi bocchini è davvero sottile guardala ha adottato un soluzione con un anello per evitare che l'innesto con il collo provocasse lesioni al legno (il legno è stato poi trattato).
tempo fa era in vendita a più di 2000 euro.
io stesso ho un super gonz in legno (che è trattato ) anche se lo spessore è molto maggiore presenta un anellino per evitare problemi sull'innesto.
spero in un buon risultato ed io sarei il prossimo cliente.
(l'artigiano deve essere davvero bravo perchè non è una operazione per nulla facile)

Max Soggiu
29th May 2012, 17:22
2000€? Una follia!!!!!
Ottima idea sull'innesto. Per una soluzione di fortuna stamattina c'ho messo una fascetta da elettricista (non si sa mai)...ma l'artigiano ha intenzione di metterci appunto un anello di metallo per l'innesto! YEAH!!!

Max Soggiu
29th May 2012, 17:39
Complimenti a te e anche all'artigiano :slurp: se ci sono differenze sono veramente minime e credo che le senti soprattutto tu suonandoli piuttosto che all'esterno..

Grazie alerar

maurisax
29th May 2012, 17:52
Intanto complimenti per la tua bravura!
E poi complimenti anche all'artigiano: ha fatto davvero un gran lavoro!
Anche a me piace un pelo di più il suono di quello in legno, ma si può dire che lo ha proprio "clonato". :yeah!)

Max Soggiu
29th May 2012, 18:07
Grazie :-)
Si, avere qui vicino casa un artigiano così mi fa troppo piacere...è davvero una fortuna!

Max Soggiu
2nd June 2012, 16:18
Se qualcuno ha idee su quale vernice usare sulle imboccature di legno mi faccia sapere, io e l'artigiano abbiamo trovato olio di lino cotto, altrimenti?
Non voglio intossicarmi ne fare inttossicare chi fosse come me interessato all'acquisto di queste fantastiche copie.

il nero
2nd June 2012, 21:59
ciao
pare ,e dico pare, che le imboccature di legno per i clarinetti le facessero bollire nell'olio di mandorle...purtroppo non so se è vero e,anche nel caso lo fosse, non so a quale temperatura far bollire né per quanto tempo...insomma non so niente di sicuro!!
Per il legno dei clarinetti(dentro i quali si sputacchia abbondantemente),la Selmer produce un olio ma io non l'ho mai usato,ho sempre utilizzato (certo sbagliando) olio di vasellina ad uso enologico che,almeno,non è velenoso.
Una cosa la so di certo:usa qualcosa da subito per impermeabilizzare il legno,altrimenti si romperà.
complimenti per i risultati!
il nero :saxxxx)))

re minore
3rd June 2012, 08:51
Se e' olio piu' che bollire direi "friggere" nell'olio di mandorle!!!

Scherzi a parte: se si tratta veramente di "bollire" in olio di mandorle la temperatura una e': quella di ebollizione. Il processo si regola da solo: quando un liquido comincia a bollire manterra' la stessa temperatura fino all'esaurimento del liquido. Ad esempio per l'acqua questa temperatura e' 100 gradi, per un olio sara' di piu' ma sara' comunque una ed una sola.

Concordo sul fatto di impearmibilizzare. In un qualsiasi negozio di modellismo trovi il "turapori", che pero' non so che effetto abbia in bocca.

Max Soggiu
3rd June 2012, 10:17
ciao
pare ,e dico pare, che le imboccature di legno per i clarinetti le facessero bollire nell'olio di mandorle...purtroppo non so se è vero e,anche nel caso lo fosse, non so a quale temperatura far bollire né per quanto tempo...insomma non so niente di sicuro!!
Per il legno dei clarinetti(dentro i quali si sputacchia abbondantemente),la Selmer produce un olio ma io non l'ho mai usato,ho sempre utilizzato (certo sbagliando) olio di vasellina ad uso enologico che,almeno,non è velenoso.
Una cosa la so di certo:usa qualcosa da subito per impermeabilizzare il legno,altrimenti si romperà.
complimenti per i risultati!
il nero :saxxxx)))

Grazie nero per i consigli. Infatti per evitare problemi il bocchino ora è fermo, non lo sto usando per pausa di rovinarlo con la saliva... Dopo il test audio che ho postato non l'ho più usato...

gil68
3rd June 2012, 14:38
Anche Lebayle fa bocchini in legno,almeno mi sembra di ricordare così;si dovrebbe riuscire a capire che vernice utilizzano loro;ma temo che sia qualche prodotto con una formula chimica segreta...ah;proprio ora mi é venuto in mente che forse anche T.J.Costa a Predappio (FC) produce alcuni modelli in legno...

Lasersax
3rd June 2012, 15:16
Dopo il trattamento con olio di lino e accurata asciugatura si procede alla verniciatura con "Prochima"...

PROCHIMA
SMALTO ATOSSICO INCOLORE DURALOID AL-30 (Resina Atossica)

Duraloid AL-30 è una lacca trasparente vetrificante atossica.
Formulato epossidico bicomponente, non pigmentato, certificato atossico, per laccature trasparenti a medio alto spessore su manufatti destinati al contatto con bevande e sostanze alimentari.
Caratterizzato da elevata trasparenza, è ideale per laccature trasparenti su manufatti nel settore artistico, dell'artigianato e bigiotteria.
Superficie lucida, con aspetto vetroso ed elevata resistenza al graffio. Resistente anche al lavaggio in lavastoviglie.
Può essere applicato su vari materiali, come legno, metallo, terracotta, gesso e polistirolo. Inoltre il prodotto non rimuove decorazioni eseguite con colori all'acqua o acrilici.
Grazie alla sua tissotropia ha bassa tendenza a colature nelle applicazioni in verticale ed è additivato con un distendente che evita schivature e ne migliora l' aspetto superficiale.
Rapporto miscela A+Bgr/gr100/60Pot-life della miscela in massa a 20°C. minuti 30 Indurimento a 20° - Core8-10
DISPONIBILE IN CONFEZIONI DA 1KG.

Ciaooo!!!

gil68
3rd June 2012, 15:31
Ottima dritta,grazie mille! Penso che anche Menaglio ne sa qualcosa,visto che è anche celebre produttore di ocarine in terracotta(per le quali Budrio di Bologna,si sa,è famosa in tutto il mondo...)e,come avevo visto tempo fa sul suo sito,fece anche dei becchi sperimentali per sax anch'essi in terracotta...

Max Soggiu
3rd June 2012, 16:03
Siete mitici! Grandioso...grazie per le dritte, riferisco subito all'artigiano, e dopo il jodyjazz in legno si procede al guardala in legno! Yeah!

il nero
3rd June 2012, 21:07
Dopo il trattamento con olio di lino e accurata asciugatura si procede alla verniciatura con "Prochima"...

PROCHIMA
SMALTO ATOSSICO INCOLORE DURALOID AL-30 (Resina Atossica)

Duraloid AL-30 è una lacca trasparente vetrificante atossica.
Formulato epossidico bicomponente, non pigmentato, certificato atossico, per laccature trasparenti a medio alto spessore su manufatti destinati al contatto con bevande e sostanze alimentari.
Caratterizzato da elevata trasparenza, è ideale per laccature trasparenti su manufatti nel settore artistico, dell'artigianato e bigiotteria.
Superficie lucida, con aspetto vetroso ed elevata resistenza al graffio. Resistente anche al lavaggio in lavastoviglie.
Può essere applicato su vari materiali, come legno, metallo, terracotta, gesso e polistirolo. Inoltre il prodotto non rimuove decorazioni eseguite con colori all'acqua o acrilici.
Grazie alla sua tissotropia ha bassa tendenza a colature nelle applicazioni in verticale ed è additivato con un distendente che evita schivature e ne migliora l' aspetto superficiale.
Rapporto miscela A+Bgr/gr100/60Pot-life della miscela in massa a 20°C. minuti 30 Indurimento a 20° - Core8-10
DISPONIBILE IN CONFEZIONI DA 1KG.

Ciaooo!!!

ciao
i becchi Pomarico che ho non appaiono lucidi con aspetto vetroso,quindi almeno Pomarico usa un altro modo.perché il problema,giudicando a spanne, è di permeare il legno completamente,non solo impermeabilizzare lo strato esterno...quelli che ho fatto io li ho messi a bollire nell'olio enologico,ma vi prego non fate così,non voglio responsabilità...ho pensato anche di far bollire il legno nel ranno dei panni,son certo che funzionerebbe,ma non so se dopo il legno diventa tossico...e già che mi fido poco dell'ebano.
fatemi sapere e anche sentire:i miei,a parte uno,suonavano da schifo!
il nero :saxxxx)))

Max Soggiu
4th June 2012, 00:19
ciao
i becchi Pomarico che ho non appaiono lucidi con aspetto vetroso,quindi almeno Pomarico usa un altro modo.perché il problema,giudicando a spanne, è di permeare il legno completamente,non solo impermeabilizzare lo strato esterno...quelli che ho fatto io li ho messi a bollire nell'olio enologico,ma vi prego non fate così,non voglio responsabilità...ho pensato anche di far bollire il legno nel ranno dei panni,son certo che funzionerebbe,ma non so se dopo il legno diventa tossico...e già che mi fido poco dell'ebano.
fatemi sapere e anche sentire:i miei,a parte uno,suonavano da schifo!
il nero :saxxxx)))[/quote]

Quindi i tuoi dopo il trattamento suonano da schifo eh? Cavolo, questo suona così bene che speriamo di fare una cosa fatta bene, ho paura di rovinarlo.

Max Soggiu
4th June 2012, 00:21
Dopo il trattamento con olio di lino e accurata asciugatura si procede alla verniciatura con "Prochima"...

PROCHIMA
SMALTO ATOSSICO INCOLORE DURALOID AL-30 (Resina Atossica)

Duraloid AL-30 è una lacca trasparente vetrificante atossica.
Formulato epossidico bicomponente, non pigmentato, certificato atossico, per laccature trasparenti a medio alto spessore su manufatti destinati al contatto con bevande e sostanze alimentari.
Caratterizzato da elevata trasparenza, è ideale per laccature trasparenti su manufatti nel settore artistico, dell'artigianato e bigiotteria.
Superficie lucida, con aspetto vetroso ed elevata resistenza al graffio. Resistente anche al lavaggio in lavastoviglie.
Può essere applicato su vari materiali, come legno, metallo, terracotta, gesso e polistirolo. Inoltre il prodotto non rimuove decorazioni eseguite con colori all'acqua o acrilici.
Grazie alla sua tissotropia ha bassa tendenza a colature nelle applicazioni in verticale ed è additivato con un distendente che evita schivature e ne migliora l' aspetto superficiale.
Rapporto miscela A+Bgr/gr100/60Pot-life della miscela in massa a 20°C. minuti 30 Indurimento a 20° - Core8-10
DISPONIBILE IN CONFEZIONI DA 1KG.

Ciaooo!!!

caro lasersax, che olio di lino devo usare, dove lo trovo? E Pochima dove si acquista?
Dai che ci siamo quasi
Grazie mille per le dritte!

P.S. Ho letto che: (Wikipedia) Attualmente (2010) la maggior parte dei prodotti etichettati "Olio di lino cotto" sono in realtà costituiti da una combinazione di olio di lino, solventi derivati dal petrolio ed essiccanti metallici. L'uso di essiccanti metallici rende questo tipo di olio inadatto per usi alimentari.

il nero
4th June 2012, 06:59
ciao
volevo dire che i miei suonavano male perché li ho fatti io...non mi pare che avessero cambiato voce dopo il trattamento:solo un suonava decorosamente e questo ,certo,era dovuto al fattore C!
il nero :zizizi))

Max Soggiu
4th June 2012, 08:58
Se vuoi sentire come suona basta che vai alla pagina 3 credo, ho pubblicato 2 file, uno dell'originale e l'altro del clone :-)

Lasersax
5th June 2012, 14:49
caro lasersax, che olio di lino devo usare, dove lo trovo? E Pochima dove si acquista?
Dai che ci siamo quasi
Grazie mille per le dritte!

P.S. Ho letto che: (Wikipedia) Attualmente (2010) la maggior parte dei prodotti etichettati "Olio di lino cotto" sono in realtà costituiti da una combinazione di olio di lino, solventi derivati dal petrolio ed essiccanti metallici. L'uso di essiccanti metallici rende questo tipo di olio inadatto per usi alimentari.

Per l'olio di lino cotto basta acquistare l'olio di lino in farmacia (uso alimentare) e bollirlo (friggerlo) per una decina di minuti. Utilizzare su legno solo a temperatura ambiente (immersione per circa 3 gg).
La vernice trasparente atossica "PROCHIMA" puoi trovarla qui: http://www.mesticheriabolognese.it/resina_atossica.html
Ciao! ;)

fcoltrane
5th June 2012, 15:02
leggo sempre con interesse i progressi di questa oerazione.
posso dire che il sugal in legno che possiedo non posso definirlo inodore e insapore (è vero che io sono esagerato ) ma la soluzione adottata da quel produttore non mi sembra convincente.
il legno presenta una colorazione scura tendente al nero , cosa abbia utilizzato non so.

attendo fiducioso l'esito di questi lavori.
l'artigiano ha intenzione di lavorare solo il legno o progetta di provare anche su metallo ?
un guardala in legno credo sia davvero poco utilizzabile nel senso che i binari sono troppo sottili e rischierebbero di rovinarsi con l'uso. (le caratteristiche timbriche e sonore potrebbero essere però straordinarie).

Rag
5th June 2012, 15:11
mi permetto di fare una domanda: chi di voi ha assaggiato le resine epossidiche bicomponenti atossiche? Ho usato alcune di queste per i miei primi modelli che erano fatti in faggio (quindi molto soggetto all'umidità) ma anche se i test dicono che sono sicure al 100% a me facevano schifo, ti lasciavano qualcosa di frizzantino in bocca. Ed allora sono tornato alla tradizione (molto più saporita).

OLIO DI MANDORLE DOLCI (!!!!!!!!!) si compra in farmacia o al supermerato e si applica con un pennellino (non friggetelo, l'acroleina è cancerogena).
Cera di Carnauba: meravigliosa

altri olii sebbene usati da molti, rovinano il legno, poichè sono quasi tutti essiccanti (lino, oliva etc)

maxort
5th June 2012, 19:16
Anche io per la manutenzione del ripamonti in ebano uso olio di mandorle.
Raddoppia la soddisfazione nel suonare!

Max Soggiu
5th June 2012, 22:11
leggo sempre con interesse i progressi di questa oerazione.
posso dire che il sugal in legno che possiedo non posso definirlo inodore e insapore (è vero che io sono esagerato ) ma la soluzione adottata da quel produttore non mi sembra convincente.
il legno presenta una colorazione scura tendente al nero , cosa abbia utilizzato non so.

attendo fiducioso l'esito di questi lavori.
l'artigiano ha intenzione di lavorare solo il legno o progetta di provare anche su metallo ?
un guardala in legno credo sia davvero poco utilizzabile nel senso che i binari sono troppo sottili e rischierebbero di rovinarsi con l'uso. (le caratteristiche timbriche e sonore potrebbero essere però straordinarie).

Come scrivevo all'inizio, l'idea originale rimane intatta, fare i cloni in metallo.
Perciò appena saranno pronte le versioni in metallo posterò l'audio con originale e clone :-)
Certo che per il giardala ci pensavo anch'io, è davvero sottile per il legno, ho paura che si crepi con un paio di Bb gravi :-D
Ci vorrebbe un legno davvero resistente...

Max Soggiu
5th June 2012, 22:14
mi permetto di fare una domanda: chi di voi ha assaggiato le resine epossidiche bicomponenti atossiche? Ho usato alcune di queste per i miei primi modelli che erano fatti in faggio (quindi molto soggetto all'umidità) ma anche se i test dicono che sono sicure al 100% a me facevano schifo, ti lasciavano qualcosa di frizzantino in bocca. Ed allora sono tornato alla tradizione (molto più saporita).

OLIO DI MANDORLE DOLCI (!!!!!!!!!) si compra in farmacia o al supermerato e si applica con un pennellino (non friggetelo, l'acroleina è cancerogena).
Cera di Carnauba: meravigliosa

altri olii sebbene usati da molti, rovinano il legno, poichè sono quasi tutti essiccanti (lino, oliva etc)


Fammi capire bene, quindi mi suggerisci di lasciare il legno così com'è e passarci solo olio di mandorla?
E basta?

Rag
7th June 2012, 00:23
Sì, olio di mandorla "dolce" però.

Per quanto riguarda il clone del Guardala, ripeto che secondo la mia esperienza è un'operazione insensata, ma, detto questo non vedo perchè i saxofonisti debbano avere per forza un senso e quindi..si possono riprodurre le stesse proporzioni interne e della punta del Guardala, magari "inspessendo" la parte terminale che si innesta sul collo senza bisogno di incamiciarla con un tubo metallico.

Max Soggiu
7th June 2012, 00:38
Ma non unge? E poi ogni quanto devo fare il trattamento?
Oggi parlavo con l'artigiano e si rifletteva sulla stessa cosa, inspessire le parti non sensibili...essendo una prova perché no?
Insensato forse, ma curioso a mille!
Oggi ho provato 4 copie del jody jazz in legno e volevo portarle a casa tutte e quattro...ora si procede con la clonatura in ottone...
Vi tengo aggiornati...

fcoltrane
7th June 2012, 02:02
se modifichi lo spessore del bocchino produci certamente delle modifiche rilevanti .
(anche in quella parte che è meno rilevante di altre)
sarà interessante sperimentare ed io attendo sempre più fiducioso.

Max Soggiu
8th June 2012, 13:02
Certo fcoltrane, è abbastanza ovvio ma parlando con l'artigiano non vogliamo rischiare di spaccarlo al primo Bb grave :-)
Ma è talmente tanta la voglia di provarlo in legno che alcune modifiche esterne ci danno comunque molta curiosità nel risultato. Ti/Vi farò sapere con test audio come sempre!!!

Con il JodyJazz siamo alla verniciatura (alla fine abbiamo adottato un sistema del tutto naturale, bagno e nutrimento con tè nero, asciugatura e protettivo ad acqua con tanto di certificato per uso alimentare. Staremo a vedere...
Alla fine parlando con molte persone l'olio o puzza, o rimane sempre unto, perchè se asciuga vuol dire che dentro ci sono solventi o prodotti nocivi all'uomo...

Per ora JodyJazz vs Clone vince Clone in legno uno a zero!!! GRANDE ARTIGIANO!
Finita la verniciatura si passerà alla prova da originale all'ottone...
e poi Guardala....

Giovedì prossimo ho una prova importante, e sfodererò il JodyJazz in legno!!! YEAHHHH!!! :saxxxx)))

il nero
8th June 2012, 19:16
ciao
magari lo hai già detto,ma di che legno l'hai fatti questi cloni? E' legno ben stagionato? i legni più usati sono ebano,bosso,palissandro,olivo,anche faggio,insomma legni durissimi...anche pero,ciliegio e acero tra i meno cari e più diffusi...
non so se lo sai,ma Rag è un costruttore,quindi un'esperienza ce l'ha...se dice olio di mandorle,io ci proverei.
il nero :saxxxx)))

Max Soggiu
8th June 2012, 19:51
Il legno (ben stagionato a detta dell'artigiano) è olivo.
Grazie per la dritta, non sapevo fosse un costruttore Rag...ci credo che se dice olio di mandorla vada bene, purtroppo gli ho fatto un paio di domande ma non ho ricevuto risposta (forse non ha ancora letto la pagina) e quindi ci siamo attrezzati per andare avanti...

Credo sia ottimo l'olio di mandorla, se lo dice lui mi fido al 100%, ma sono davvero incuriosito da quanto possa rimanere unto, oppure se vendendo un imboccatura fatta così si debba costringere l'acquirente a comprarsi la boccetta di olio di mandorla dolce per ungerlo una volta al mese o giù di lì...nel dubbio abbiamo trovato questa soluzione che almeno c'ha dato una direzione per proseguire.

Max Soggiu
8th June 2012, 19:57
Sì, olio di mandorla "dolce" però.

Per quanto riguarda il clone del Guardala, ripeto che secondo la mia esperienza è un'operazione insensata, ma, detto questo non vedo perchè i saxofonisti debbano avere per forza un senso e quindi..si possono riprodurre le stesse proporzioni interne e della punta del Guardala, magari "inspessendo" la parte terminale che si innesta sul collo senza bisogno di incamiciarla con un tubo metallico.

Ciao Rag,
ho saputo che costruisci imboccature, di dove sei? Sono molto curioso.
Nell'attesa di avere risposta alle domande che ti ho fatto sull'olio, volevo sapere perchè trovi insensata la clonatura in legno del Guardala? Detta da un costruttore di imboccature per saxofono mi incuriosisce non poco! :smile:

alerar
9th June 2012, 01:43
Io di tanto in tanto uso un velo di olio di mandorle sull'ebano del mio clarinetto e usando la giusta quantità ed eventualmente rimuovendo gli eccessi si vede che il legno ne viene nutrito senza rimanere assolutamente unto.
È il legno stesso ad assorbire la giusta quantità di olio. Inoltre una boccetta ti dura un sacco perchè sono sufficienti poche gocce.
Ovviamente ti parlo di olio naturale di mandorle dolci al 100% , si trova per pochi euro in erboristeria e viene usato per scopi alimentari come integratore quindi non contiene assolutamente solventi ne altro che possa risultare nocivo. :-leggi-:

Max Soggiu
9th June 2012, 08:43
Super grazie per la dritta :-)

gil68
9th June 2012, 16:57
Jonathan...devi sapere che Rag...non è altri che Emanuele Raganato! :zizizi)) :bravo:

Max Soggiu
9th June 2012, 18:04
Jonathan...devi sapere che Rag...non è altri che Emanuele Raganato! :zizizi)) :bravo:

Ma figurati, buono a sapersi... lui senza dubbio può darci degli ottimi consigli, bene bene...
Peccato che non mi sia mai capitata l'occasione di provare i suoi lavori...
Allora attendo ancora di più la risposta alle domande che gli ho fatto :-)

Max Soggiu
15th June 2012, 10:56
Ecco come si presenta il prodotto finito (per la privacy ho offuscato l'indirizzo!

http://img585.imageshack.us/img585/3792/dsc0024comp.jpg

http://img850.imageshack.us/img850/2882/dsc0025comp.jpg

http://img337.imageshack.us/img337/2008/dsc0026comp.jpg

Bello, elegante e suona divinamente bene, molto meglio dell'originale!!!
GRANDE ARITIGIANO!!! Mi ha anche inciso la dedica, meravigliosa!!!

KoKo
15th June 2012, 11:05
belo!

Max Soggiu
26th June 2012, 01:06
Quasi pronti i cloni in Metallo...
e così poi si passa al Guardala :saxxxx)))

Max Soggiu
14th August 2012, 20:31
Ragazzi, scusate l'assenza ma ne ho fatte davvero mille in questo periodo.
Finalmente l'artigiano ha preparato sotto la mia supervisione i becchi in metallo, e devo dire che ha fatto un superbo lavoro....
A breve posterò foto e audio (se riesco in questo weekend)
Saluti

fcoltrane
19th August 2012, 10:56
li hai già provati?
come sono rispetto agli originali?

il guardala (che presenta grosse difficoltà di replica) pendi di clonarlo?
fammi sapere che sono molto curioso