Visualizza Versione Completa : ascoltarsi mentre si suona.pro e contro
ruben schiavo
23rd March 2011, 22:29
chi di voi non ha mai suonato contro un muro o contro qualcosa per sentire il vero suono del sax? certo ci sentiamo meglio,cè piu gusto e possiamo gestirci meglio l intonazione e il timbro. pero quando ci troviamo a suonare magari puo succedere che per problema di audio non ci sentiamo quindi se siamo abbituati ad ascoltarci non riusciamo a suonare bene. secondo voi quindi è giusto non prendersi questo vizio?
APOLLO CREED
23rd March 2011, 23:19
Ho questo maledetto "vizio" quando utilizzo il microfono: ho necessariamente bisogno di un monitor rivolto verso di me.
Oramai ne sono completamente dipendente... Credo che comunque sia fondamentale ascoltarsi, altrimenti suoneremmo un po' "alla cieca" :BHO:
bigdogsax
23rd March 2011, 23:45
Certo che suonare contro un muro o uno specchio aiuta a capire meglio ciò che si sta facendo, ma d'altro canto può dare la falsa sensazione di avere un bel suono potente. Io personalmente, non avendo la possibilità di esercitarmi in un ambiente insonorizzato, quasi sempre sono costretto a farlo in bagno ( anche Sonny Rollins lo faceva da giovane... ) e, non vi dico cosa succede se suono con tutta la potenza...il suono rimbalza direttamente dal grès porcellanato al profondo dei timpani, prima miei poi dei vicini...Per ovviare a questo, non appena il tempo ( inteso come clima ) lo permette, metto il sax in macchina e corro in campagna all'aria aperta. Succede che se suonate all'aperto vi sembrerà di suonare in un sax pieno di lana di vetro, ma vi garantisco che esercitarsi all'aria aperta è una cosa santa che vi sviluppa il suono in maniera determinante. Detto ciò, a conferma di questo posso dirvi che ultimamente mi è capitato durante un sound check mentre riscaldavo lo strumento IN ACUSTICO che qualcuno mi si è avvicinato dicendomi di abbassare il volume al microfono...spento! Alla fine mi sono fatto tutta la serata così, senza microfono, e lì ho capito l'importanza dell'esercizio sullo sviluppo del suono. Provare per credere!
un saluto
big dog
ruben schiavo
25th March 2011, 16:26
mammamia!sicuramente è importantissimo si.io invece durante le serate di solito mi metto il sax sulla cassa spia un po piu forte in modo da sentirmi bene
Tblow
25th March 2011, 16:43
Fatte le dovute proporzioni, perchè io di serate non ne ho fatte molte ma ho avuto l'occasione di suonare amplificato (e di amplificare) un po' di volte. Quoto bigdog, mi piace da matti suonare all'aperto, certo che l'inverno dalle mie parti non aiuta, ma per quest'anno oramai è andata ;)
Il problema che riscontro io con l'amplificazione (che a volte purtroppo è necessaria) è che quando i musicisti non si sentono sul palco chiedono subito che il loro suono sia aumentato di volume senza considerare che sarebbe meglio che fosse conservato un equilibrio preferibilmente attenuando il volume di chi esce troppo forte, poi non parliamo di quando si fa un ceck a "volume di ceck" salvo appena comincia il concerto vero trovarsi tutti sballati perchè si "tira a bestia".
. . . modestamente
Stefano
tzadik
25th March 2011, 17:29
Se suoni contro un muro percepisci un suono completamente riflesso.
Non è più potente... soltanto hai un ascolto migliore.
Suonando all'aperto la percentuale di suono riflesso che sentiamo si riduce... se suoniamo in mezzo a un campo non torna indietro nessun suono riflesso quindi tutto quello che percepiamo è il suono che esce dallo strumento.
Strumenti diversi hanno caratteristiche diverse di diffusività... uno strumento a canneggio stretto è molto direzionale e poco spaziale, viceversa con strumenti a canneggio largo.
Ovviamente questo ha un'influenza anche sul suono che entra nel microfono.
Dal vivo... spesso non ci sono le condizioni per avere un buon ascolto del suono riflesso (se c'è) e quindi bisogna per forza affidarsi ai monitor e per avere un suono naturale nei monitor bisogna spendere tanti soldi (a diversi "livelli").
Come ha detto bigdogsax è bene non abituarsi al suono riflesso: è una cosa fondamentale!
Esistono degli schermi deflettori che si montano a cavallo del microfono (su asta) che aiutano la percezione però spesso il risultato estetico non è esaltante e se lo spazio è ampio e i volumi di palco sono alti... è meglio risolvere i problemi in altra maniera.
I problemi nell' "amplificazione" sono dovuti ai musicisti, al tipo di amplificazione e chi gestisce l'amplificazione.
- tanti musicisti non riescono a gestire i propri volumi e le proprie dinamiche nel sound check e in concerto
- tanti fonici non riescono a stare dietro alle richieste dei musicisti... ancora meno se i musicisti non hanno cognizione di causa
- se il materiale audio non è di qualità... :mha...:
Tblow
25th March 2011, 18:45
Coma sempre non riesco a essere esaustivo e preciso come Tzadik (e chi ci riesce) ma sono d'accordo ! :zizizi))
sempre modestamente . . .
Tommy
25th March 2011, 19:04
, poi non parliamo di quando si fa un ceck a "volume di ceck" salvo appena comincia il concerto vero trovarsi tutti sballati perchè si "tira a bestia".
Un classico :ghigno:
(però sono più i trombettisti a sballare
Tblow
25th March 2011, 19:37
Non solo i trombettisti, di solito le cantanti ma basta che ci sia uno più "convinto" e il gioco è fatto ! :evil:
Chopin75
25th March 2011, 21:47
Come al solito quoto Tzadik....preciso ed esauriente
fcoltrane
25th March 2011, 22:00
rispondo alla domanda iniziale.
se non ascolti quello che suoni difficilmente puoi migliorare.
il punto è che si impara ad ascoltare sia il suono riflesso (che è immediato)
sia il suono non riflesso se si suona all'aperto.
ciao fra
Tblow
25th March 2011, 22:20
Riassumendo suonare contro qualcosa che rifletta il suono aiuta a capire quello che si sta suonando ed è importante perchè chi ascolta non sta dalla nostra parte rispetto allo strumento, ma non si deve sottovalutare l'influenza delle vibrazioni che giungono al sistema uditivo attraverso i denti e il cranio. Io ogni tanto (per sentire "il vero suono del sax") mi registro per meglio valutare quello che faccio ma le registrazioni (ahimè) sono impietose :muro(((( . Quanto al suono artificialmente amplificato non mi piace la sensazione che provo, forse è un mio difetto, forse dipende da quel po' di latenza che c'è quasi sempre, mi succede anche parlando nel microfono :mha!(
ma per accumulare esperienza va bene tutto (o quasi)
tzadik
26th March 2011, 11:22
Beh... fortunatamente il suono non riflesso non lo percepiamo solo attraverso la risonanza del nostro corpo.
Il sax non è una fonte sonora unidirezionale.
Il "vero suono" cambia in funzione dell'ambiente in cui suoniamo perchè il sax è uno strumento acustico e riesce a generare pressioni sonore abbastanza elevate da generare fenomeni tipici delle onde meccaniche (riflessione, rifrazione... riverbero, delay etc etc).
Riguardo all'ascolto del suono amplificato non c'è nessuna latenza.
Anche che il suono che esce dalle casse del PA o dai monitor è soggetto agli effetti che pò subire il suono che esce dallo strumento i fenomeni tipici delle onde meccaniche (riflessione, rifrazione etc etc).
Se il suono non esce naturale dipende cosa è stato usato per riprenderlo/processarlo/riprodurlo.
La latenza corrisponde alla velocità della luce per la lunghezza dei cavi: non è percepibile.
fabiosupersax
27th March 2011, 01:44
chi di voi non ha mai suonato contro un muro o contro qualcosa per sentire il vero suono del sax? certo ci sentiamo meglio,cè piu gusto e possiamo gestirci meglio l intonazione e il timbro. pero quando ci troviamo a suonare magari puo succedere che per problema di audio non ci sentiamo quindi se siamo abbituati ad ascoltarci non riusciamo a suonare bene. secondo voi quindi è giusto non prendersi questo vizio?
io credo che sia utile.quando uno suona ascoltandosi riesce a tirare fuori dei suoni che gli possono piacere. in quel momento capisce il modo in cui farli e li potrà rifare automaticamente anche quando non si sente.
stessa cosa quando uno suona non sentendosi. tutta la sua dinamica ormai l'ha imparata, certo comunque avrà meno soddisfazione a suonare e suonerà peggio, ma solo per motivi di soddisfazione.
mi è successo un monte di volte.
ruben schiavo
27th March 2011, 05:39
sicuramente bisogna non prenderci questo vizio. pero se ti trovi in un palco a suonare senza cassa spia o un qualcosa che ti fa sentire il suono e senti solo quel suono del sax che si sente poco,non puoi darti una giusta dinamica e se non hai qualcuno che ti controlla il livello dei suoni (e questo ti crea tanta incertezza e paura di sentirti troppo forte o troppo piano dalle casse) rendi la meta.. non si riuscirà MAI a rendere uguale a quando ti senti il suono e quindi lo puoi giostrare a tuo piacimento
re minore
27th March 2011, 08:10
Se il suono non esce naturale dipende cosa è stato usato per riprenderlo/processarlo/riprodurlo.
La latenza corrisponde alla velocità della luce per la lunghezza dei cavi: non è percepibile.
Ma il "processarlo" non implica di per se una latenza? Potra' essere resa molto piccola con apparati di buona qualita' e ben regolati, ma anche molto grande con pessimi apparati regolati male.
docmax
27th March 2011, 10:47
L'argomento era partito con una domanda: serve ogni tanto suonare contro una superfice riflettente per ascoltarsi meglio?
Io che da diverso tempo sono costretto a suonare nel cesso credo di si, riesci ad ascoltare le tue dinamiche e a fare meglio il tuo suono.
Dopo che hai fatto un bel lavoro sul tuo timbro vai a suonare con gli altri e li cominciano le frittate: situazione tutta acustica a parte (dove il sax produce bene le sue dinamiche con tutti gli armonici dello strumento i riverberi e i delay dell'ambiente) quando suoni in un locale piccolo con chitarre bassi e voce a palla il tuo misero ma onesto suono va a farsi benedire... devi suonare forte ti rovini le dinamiche (sopratutto nel registro alto) e tu ti incavoli.
Invece in un palco ampio, fai il tuo check iniziale, senti tutto tutto bene? Ok. Si parte per iniziare il concerto i potenziometri (maledetti potenziometri) che erano stati tenuti bassi improvvisamente salgono del 20-30%... e tu ti incavoli. Nel caso del palco, se avete il sentore che si ripetano spiacevoli sensazioni, quando fate il check partite con lo strumento più debole, il soprano nel mio caso, suonate piano cercando di lasciare nel sax almeno un 20% per le dinamiche toste (ti incavoli di meno) ;)
Se invece il service è altamente professionale e conosce come suona un sax, e come suoni tu (fornendoti di un allora enjoy!!!
tzadik
27th March 2011, 10:59
@reminore:
Dividi 30 m (lunghezza ipotetica dei cavi e dell'ipotetico ) * 300.000.000 m/s (che è la velocità della luce)
Otteniamo un tempo di 10^-7 secondi... non è percettibile.
Se senti un senso di latenza... è il rientro del suono riflesso del PA (riverberato) o del suono riflesso delle spie (ogni tanto riverberato pure quello).
I processori di segnale (riverberi, compressori etc etc) hanno un tempo di latenza talmente basso che neanche si percepisce... tipicamente nell'ordine dei 10^-4 secondi.
tzadik
27th March 2011, 11:21
L'argomento era partito con una domanda: serve ogni tanto suonare contro una superfice riflettente per ascoltarsi meglio?
Ai fini pratici è poco utile... perchè difficilmente ci si trova a suonare dal vivo contro una parte e la stessa cosa vale se si usa un deflettore (che non deflette tutto ma solo una minima parte del suono).
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