Visualizza Versione Completa : Soprano vs. contralto
ptram
16th April 2014, 17:14
Oggi ho suonato per la prima volta un sassofono contralto. Di solito suono, se così si può dire, un soprano. Tutti dicono che il contralto è più facile, ma io non ci ho mai creduto: uno strumento è uno strumento, se vuoi suonare devi imparare a suonarlo e basta.
Azz... il contralto è infinitamente più facile del soprano! È più facile l'intonazione, è più facile suonare la prima nota, è più facile tenerlo in mano. Anche pulirlo è più facile!
Il soprano è duro, pretende un'enorme pressione, ha problemi di intonazione non inferiori a quelli del violino. Il suono che restituisce è più una cosa di orecchie che di dita. Ha qualcosa di algido, incorporeo, quasi ascetico.
Il contralto è morbido, si fa suonare con un soffio, ha un'intonazione abbastanza facile. Il suono si sente tra le dita, risuona nel ventre. È generoso, caldo, invitante - mi viene da dire: prosperoso.
Il soprano è bianco e giallo come il sole a mezzogiorno d'estate. Il contralto (questo particolare contralto, perlomeno) è arancio e terra, come le prime fasi del tramonto in primavera o nel primo autunno.
Continuerò ad essere un sopranista. Il contralto mi fa paura.
Paolo
StefanoSax
16th April 2014, 17:20
bella la descrizione, fanne una pure sugli altri tagli.
comunque il sax è solo tenore mi spiace per gli altri che perdono tempo... :)
Aktis_Sax
16th April 2014, 17:40
Ho iniziato da poco ad approcciarmi al soprano (quindi ho fatto l'esatto contrario rispetto a te) e capisco il tuo stato d'animo.
E' uno strumento bellissimo; secondo me, più degli altri sassofoni, è indispensabile partire con uno strumento decente, perché l'aspetto più ostico è sicuramente l'intonazione (parlo per le mie primissime impressioni). C'è da studiare tanto sicuramente!
Non sottovalutare però il contralto pensando che sia un taglio "comune"; vedrai che se ci lavori un po' penserai tutto il contrario.
buona musica
SAXFOH79
16th April 2014, 19:14
Pensa che parte della descrizione che tu fai del contralto io la farei per il soprano,o per il tenore,che accosto come possibilità esecutive..
E' incredibile come le sensazioni siano così diverse..
Sicurmente l'alto è un taglio facile,per quanto riguarda l'approccio iniziale,ma io lo ritengo molto più complesso come struttura..é uno strumento che può avere una doppia anima,(Soffice e vellutata,come dura e graffiante,ma si potrebbero usare anche altri termini..),ma senza mai perdere focus su un registro piuttosto che l'altro..Infatti,a differenza degli altri tagli di sax,io credo che pur estremizzando il setup,il contralto si possa riportare facilmente sull'altra sponda semplicemente cambiando l'intenzione,proprio per la sua struttura più bilanciata ed armonica tra i registri..
Sicuramente le tue impressioni sono dettate appunto dall'intenzione che avevi in quel momento e che forse normalmente usi con il soprano..
ptram
17th April 2014, 00:07
comunque il sax è solo tenore mi spiace per gli altri che perdono tempo... :)
:-P
Il tenore, con quel vocione adulatore, va bene giusto per i posteggiatori! :-)
(Prima o poi toccherà parcheggiarsi in casa anche un tenore...)
L'unico altro taglio di sax che ho provato è il baritono, che mi affascina moltissimo. Chissà, prima o poi...
Non sottovalutare però il contralto pensando che sia un taglio "comune"; vedrai che se ci lavori un po' penserai tutto il contrario.
Credo anch'io che la grande diffusione del contralto funzioni un po' da schermo, e ne nasconda inizialmente le potenzialità. Mi è bastato soffiarci dentro per qualche minuto, per capire che va preso molto seriamente. Non è semplicemente uno strumento per muovere le dita veloci, o per suonare belle melodie sentimentali: come dice SAXFOH79,
può avere una doppia anima
e fare la parte del mutaforme: spingersi molto nel territorio del soprano (le note del castelletto venivano senza fatica!) o avventurarsi in quello del tenore (non è difficile produrre un suono "bruno", tenorile), senza però perdere la sua nota caratteristica che è quella del nervoso alternare tra il cantabile femminile e una certa isteria (questa pure molto femminile).
Lo avevo sempre preso come strumento troppo moderno per piacermi, ma ho l'impressione che contenga molte note arcane. Vuoi vedere che è la versione femminile del serpentone, nascosta ai nostri occhi per secoli?
Paolo
Aktis_Sax
17th April 2014, 09:24
Il fatto di associare un taglio di sax alla femminilità o alla mascolinità è un aspetto che sollevò un professore della commissione del mio diploma, io non ci avevo mai pensato e stanca dalla giornata (ormai era tutto finito) mi sono limitata a dire :zizizi)) :zizizi))
Anche lui riteneva che il contralto fosse "femmina" :ghigno:
ptram
17th April 2014, 12:09
L'idea di associare il contralto ad una voce femminile e il tenore ad una maschile dipende certamente dalla sovrapposizione dei rispettivi registri, ma secondo me anche da fattori timbrici di cui forse lo stesso Sax aveva tenuto conto in fase di progettazione. Il contralto è più chiaro, il tenore più scuro. Il primo è più agile, il secondo più muscolare.
Il soprano, stridulo e scattante, è un Peter Pan, una voce bianca. Il baritono, lento e un po' velato, è il nonno - e l'associazione inevitabile con la barba dell'anziano Gerry Mulligan non aiuta a staccare dallo strumento l'immagine.
(Flash: Sagra della primavera, corteo dei saggi, il suono monumentale delle tube - che possono somigliare al baritono - è analogia sonora dei vecchi barbogi che incedono gravi). (Flash: Lo stesso pezzo, attacco: il fagotto suona un Do sul terzo spazio, paurosamente fuori registro: Saint-Saëns non capisce di che strumento si tratti - non potrebbe essere un sax? È Madre Terra che genera la nostra stirpe, eppure il suono più vicino è quello del tenore, Re sul castelletto: il femminile che c'è nel sax tenore, la dèa nera che è il femminile non ancora divenuto agile gazzella).
Paolo
saxintown
17th April 2014, 16:00
Il contalto è simile ad una voce famminile.. siamo daccordo:
ma come le donne... c'è chi fra di noi sfiorandole semplicemente le mani riesce a farle sussurrare di piacere predisponendole ad una voce calda sensuale e rilassata... la maggior parte invece, anche con tutti i buoni propositi, riescono solo a farle gridare di rabbia con voce stridula agitata e altalenante... :saputello
kraslice soprano
17th April 2014, 16:01
Il soprano, stridulo e scattante, è un Peter Pan, una voce bianca
Paolo
Ciao ptram,
le tue descrizioni sono belle e immaginifiche.
Riguardo al soprano concordo con SAXFOH79: le sensazioni sono così diverse da persona a persona.
Per me il soprano è timbricamente vicino al tenore e c'è un'intervista a Steve Lacy che accostava i due tagli di sax proprio con riferimento ad alcune possibilità di suono.
Poi, non è per forza stridulo, anzi: non dovrebbe esserlo affatto; ma dovrebbe essere rotondo e caldo, più dell'alto!
Pochi conoscono il suono al soprano di Lucky Thompson - molto diverso da Lacy, ma anche questo non stridulo e soprattutto per niente nasale:
http://www.youtube.com/watch?v=3694AGofxF4
Enricolt
18th April 2014, 10:37
Ogni strumento ha le sue peculiarità, ma tutto é relativo.
Per chi come me, ad esempio, arriva da 20 anni di studio di clarinetto, passare al soprano é stata una passeggiata di salute. Quest'ultimo infatti mantiene le difficoltà di intonazione ma é moooolto più semplice tecnicamente.
Più difficile, almeno per me, é stato adattarsi al tenore, alla maggiore quantità d'aria, al dovere "mollare" il labbro inferiore, aprire la laringe...
gene
18th April 2014, 12:19
Non esistono tagli di sassofoni più facili di altri ...... la mia esperienza è stata, per tanti anni, tenore/alto/soprano ...... ritengo deleterio, per tutta una serie di motivazioni, in primis improvvisative (ma anche nella gestione dell'emissione), l'accoppiata alto/tenore, il soprano è una storia a se. Bisogna tenere conto anche degli obiettivi ..... se uno è un'hobbista, se si studia un'ora quando capita, se il sax è semplice divertimento, paradossalmente, va bene tutto, coscienti che si suoneranno tutti male ..... sembra scontato, ma tante persone pensano di poter suonare tutti i tagli, perché basta soffiare dentro .... e qualche cosa uscirà ....... Non è così ......
Saper suonare un sax è cosa complicata, per farsi un buon timbro, ci vogliono anni di esercizio, costanza, dedizione ......
Personalmente ho sempre pensato, che il sax alto sia lo strumento più versatile .... dalla classica al liscio, dal funk al jazz etc.
Altra motivazione, di ordine psicologico ...... l'alto ha la sua potenzialità massima dalla seconda ottava in su, e questo ti costringe a pensare, in termini di improvvisazione, privilegiando certi registri, rispetto ad esempio, ad un sax tenore .......
Col tempo, e sono passati alcuni anni, ho smesso col soprano (che adoro) perché richiede rispetto, tempo ed attenzioni, che se non puoi dare ...... doh! .......
Soprano vs. contralto ha poco senso ...... è come dire, meglio un vino rosso o un vino bianco, meglio il pesce o la carne e via menando ....... A tutti i livelli la scelta dovrebbe essere, quale strumento è a me più affine .....
Per i più arditi .... prendete un solo di Parker ..... è insuonabile, timbricamente, col sax tenore ....... fate l'opposto, prendete un solo di Coltrane ..... il risultato sarà lo stesso ....... questo ti costringe (nel tempo) inevitabilmente a fare delle scelte ......
re minore
18th April 2014, 12:46
Stavolta tocca quotare gene :zizizi)) . Mai dire mai ::saggio::
francesco 62
18th April 2014, 12:56
bella la descrizione, fanne una pure sugli altri tagli.
comunque il sax è solo tenore mi spiace per gli altri che perdono tempo... :)
Mai provato il baritono?
SAXFOH79
18th April 2014, 13:20
Condivido quanto detto da Gene in parte. .
Ovviamente lo studio esclusivo di un solo taglio, darà maggiore controllo e sfumature...Infatti io credo di avere maggiore potenziale proprio con il Contralto con il quale ho iniziato e proseguito fino ad oggi, ma in molti contesti solistici si riesce a stare meglio sul pezzo con altri tagli. .Attualmente mi sto dedicando maggiormente a soprano e tenore, che come ho detto prima riescono a fondersi per quanto riguarda le intenzioni e registri, ovviamente cambiano le voci. ..
Una cosa simile io la sento tra contralto e Baritono; tanti anni fa ero in una band dove mancava un baritono, io mi sacrificai e ne presi uno in affitto, be'..incredibilmente facevo esattamente quello che pensavo con il Contralto, raggiungere i sovracuti era semplicissimo e l'improvvisazione la pensavo allo stesso modo...
Il Sax è 1 per me. ..I vari tagli ampliano le possibilità esecutive. .
È come se un chitarrista si fermasse alla sola acustica. ...
Gianpiero De Tomi
18th April 2014, 13:25
Io ho sempre suonato il soprano, poi un po' il contralto ed ora sto affrontando con molta fatica il tenore.
Come giustamente ha detto Gene, non esistono strumenti più facile o difficili.
Piuttosto ogni strumento ha delle caratteristiche ben precise e dipende dalla quantità e dalla qualità del tempo che vi si dedica e dal risultato finale che si vuole ottenere, il poter apprezzare uno o l'altro.
Dal mio punto di vista, l'unica cosa è che avrei preferito come impostazione è aver iniziato con il tenore, piuttosto che con il soprano. Ora la riconversione è molto più impegnativa.
xavabal
18th April 2014, 13:54
premetto, che il sax alto, non mi piace, ne suonarlo(anche se devo faccio) ne tantomeno il suono che sento ascoltando gli altri.
per me il sax, e il tenore, mi piace il suono, mi piace quello che ci si può fare, mi piace perché sta nel giusto rango di suono, ne troppo grave n'è troppo acuto,
Poi ammetto di avere un debole per il baritono che prima o poi suonerò.
per riguarda il soprano, e un sax, come dire, che da storia a se.
non è ne più facile me più difficile, dire che è un sax poco immediato.
ha bisogno di un certo tipo di studio su l intonazione su l impostazione, ma una volta capito da le sue soddisfazione, a me personalmente piace parecchio sia suonarlo che sentirlo suonare, specie quello che riesce a farci Di Battista;-)
Pavl
18th April 2014, 22:52
Il soprano e il contralto (per me) sono 2 strumenti diversi:
Il soprano (il MIO sassofono) è lo strumento di Branford Marsalis con Sting. Dolce, classico, delle ballads, della risposta alla voce.
Il contralto (che suono con grande piacere) è lo strumento di Maceo Parker. Funky, ruvido, ritmico, violento.
Col mio gruppo suono uno o l'altro a seconda dei pezzi. In alcuni l'unico strumento possibile è il soprano, in altri il contralto!
Il tenore non lo suono, ma credo che sia molto più vicino al contralto.
Secondo me, devono essere considerati 2 strumenti diversi...
P
AntonioDF
22nd April 2014, 23:22
Il Sax è 1 per me. ..I vari tagli ampliano le possibilità esecutive.
:amore:: Esatto! Il SAX siamo noi! Può essere che ogni sassofonista (cosciente di essere tale) trovi nei diversi tagli diversi modi di esprimersi, o magari ci riesce solo con alcuni tagli e non con altri (se li ha provati tutti ovviamente).
Baritono-tenore-alto-soprano (ecc...), una volta capite le rispettive potenzialità e modi espressivi, possono fondersi in un unico artista. Del resto noi esseri umani abbiamo tante "sfumature".
E' bello che un solo strumento, il SAX, possa adattarsi alla nostra complessità offrendo diversi mezzi, con i vari tagli.
Basta che non suoniate anche il clarinetto però :lol:
zkalima
23rd April 2014, 01:26
State calmi ragazzi, è solo una questione di voci interiori, il soprano è uno strumento insostituibile, la sua natura è selettiva, ma quando ti accoglie, è infinito.
Il contralto è magnifico, ma bastona il suono come nessun altro, richiede un amore particolarmente devoto, sembra facile, per questo è indicato per i principianti, ma farlo cantare è un'altra storia, soprattutto farlo uscire da uno standard abbastanza circoscritto.
Il Tenore richiede presenza, ha mille voci, è il più versatile e personale dei sax, è vita e energia, dire che non teme confronti è sensato, ma insufficiente.
Ptram, sei pazzo, parli così del contralto e poi lo lasci perchè hai paura? quando ho comprato il mio primo sax, il ciccione che me l'ha venduto mi ha detto: un sacco di gente ha problemi col suono perchè il suono del sax è emotivo, e la gente ha paura dell'emotività.
Sux
23rd April 2014, 13:34
Tutti dicono che il contralto è più facile
Azz... il contralto è infinitamente più facile del soprano!
Non per niente il contralto è il più gettonato dal gentil sesso.. ;)
Non me ne vogliano a male gli altisti maschietti.. :lol:
Sux
23rd April 2014, 13:35
quando ho comprato il mio primo sax, il ciccione che me l'ha venduto mi ha detto: un sacco di gente ha problemi col suono perchè il suono del sax è emotivo, e la gente ha paura dell'emotività.
Bellissima questa frase!! :amore::
ptram
20th June 2014, 18:14
Dopo una lunga pausa ho potuto finalmente riprendere in mano lo strumento. Ho deciso di dare un po' d'aria al contralto (un vecchio Borgani Jubilee prima serie restaurato) che, poverino, non vede mai la luce del sole. E infatti sono andato ad esercitarmi proprio al tramonto.
Non posso che confermare la prima impressione: con un S80 e una Vandoren Blu del vecchio tipo (ance non incartate separatamente) suonare è straordinariamente facile. E invitante. Le note sono piene e ricche, c'è una carnosità che il soprano (che possiede altre doti) non ha. Lo strumento suona davvero con un soffio. La tastiera scorre via morbida e soffice. È una panna.
La caratteristica timbrica che amo di meno nel contralto è una certa voce querula e penetrante, che per fortuna il mio strumento (almeno con questo setup) non ha. Voglio provarlo con il Meyer, che ha una camera più larga e una forma meno quadrata, e vedere che succede. In teoria si dovrebbe perdere un po' di messa a fuoco, ma guadagnare ulteriormente in scurezza del suono. Stasera provo.
Il soprano resta il mio strumento. È evangelico, dove il contralto è evidentemente cattolico o avventista. Ma io sono per il dialogo interconfessionale, quindi mi concederò più spesso anche il contralto.
Paolo
ptram
20th June 2014, 18:34
Altra motivazione, di ordine psicologico ...... l'alto ha la sua potenzialità massima dalla seconda ottava in su, e questo ti costringe a pensare, in termini di improvvisazione, privilegiando certi registri, rispetto ad esempio, ad un sax tenore .......
Ma la prima ottava è bellissima! Morbida e densa come panna! Però capisco che nel jazz è già occupata dalla mano sinistra del pianoforte, e lo spazio lasciato al sax è l'ottava successiva, quella del canto. È il timbro di quell'ottava che è diventato marchio di fabbrica dello strumento.
Paolo
ptram
20th June 2014, 18:37
È come se un chitarrista si fermasse alla sola acustica. ...
Al liceo ero il chitarrista ritmico di un gruppo thrash-metal. Non ho mai capito a cosa servissero le tre corde più alte, se non a far pagare di più una muta.
Paolo
ptram
21st June 2014, 12:07
Il Meyer/Babbitt è un 6*, quindi un .075, molto più aperto rispetto al Selmer S80 (credo C*, quindi .067). Alla camera quadrata del Selemer sostituisce una camera trapezoidale, piuttosto stretta ai lati.
A riprova che associo il sax contralto alla musica classica, il Selmer mi piace di più - o perlomeno lo sento più affine all'idea di suono che ho in mente in questo momento. Il Babbitt invita a spingere di più, il suono è più ricco di armonici, perde rotondità. Però acquista imponenza e una certa carica espressiva che associerei al jazz dell'epoca del bebop. Il Selmer è elegante, il Babbitt spudorato.
Paolo
ptram
26th June 2014, 16:21
Tornato al soprano dopo lungo tempo, lo ho trovato straordinariamente difficile. La pressione richiesta mi sembra enorme. Potrebbero essere le ance, rimaste inutilizzate a lungo, che avrebbero bisogno di essere "preparate" (inumidite, usate) di nuovo?
Paolo
Il_dario
26th June 2014, 16:47
Non credo sia un problema di ance, ma solo la diversità del sax : il modo di suonare in termini di pressione e volume è diverso, quindi devi riprenderci la mano , anzi la bocca :D
ptram
26th June 2014, 16:55
Dario, insomma ogni volta c'è da ricominciare (quasi) da capo. Orpo.
(Non vale: con le pianole, imparato a pigiare un tasto hai imparato a pigiarli tutti!)
Il_dario
26th June 2014, 17:29
No non devi ricominciare da capo... Se realizzi che è diverso da subito ... 5 minuti di riscaldamento e riparti ! Io salto Baritono Soprano... Certo la prima schiacciata è inascoltabile ma poi senza pensarci troppo mi sistemo :D
ptram
1st July 2014, 12:38
In effetti, dopo le prime difficoltà, il ritorno al soprano è stato più facile. Ho dovuto ripensarlo, e ne è risultata un'emissione con più aria e più pressione. Un'ancia "difficile" è diventata facile. Ho meno ansia, i muscoli sono meno tesi, quando inizio a soffiare sono più rilassato e la nota attacca subito, senza strozzature.
Suonare più strumenti potrebbe creare il distacco necessario per non avere più paura del proprio strumento - lo strumento dominante, che intimorisce come ogni rapporto esclusivo e un po' soffocante.
Paolo
fcoltrane
2nd July 2014, 10:17
il soprano è una tragedia :cry:
il nero
2nd July 2014, 12:37
Sì Fra,sopra tutto se lo suono io :ghigno:
il nero :saxxxx)))
saxintown
2nd July 2014, 12:46
Il contralto è come la vita ! puo' essere dolce tranquillo e rassicurante come molte giornate del nostro quotidiano. .ma ad un tratto puo farti trasalire e farti arrivare l'adrenalina al massimo con il suono che graffia e sale sempre piu' su ! come le giornate con gli imprevisti ! buoni o brutti che siano..
ecco perchè amo il contralto piu' di tutti... solo lui è in grado di fare questo (o al limite il tenore)...
il soprano......ha poco range per quanto riguarda gli sconvolgimenti emozionali. è sempre piu' o meno piantato li.
(secondo me)
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