Visualizza Versione Completa : come capire se la scala è minore o maggiore?
tally
1st August 2011, 12:58
salve a tutti...
ho cercato un po nel forum di capire. ma non ci sono riuscito.
vedo una scala con 3 diesis penso sia in la maggiore..
e poi magari invece è in fa# minore. Perche??
spero potete darmi una spiegazione chiara, perche dagli altri topic non ci ho capito molto.
grazie.
gene
1st August 2011, 13:20
Tally ...... :muro(((( Tally ......... :cry: TAAAALLLLLLYYYYYYY !!!!!!!!!!! perchè fai queste domande sul forum, scusa se te lo dico, basta andare su Google e digitare "differenze scala maggiore scala minore" ...... Usiamo il forum con intelligenza .....
FrankRanieri
1st August 2011, 13:25
...... Usiamo il forum con intelligenza .....
E magari prendiamo un libretto di teoria e studiamo i fondamentali delle scale, alla fine si tratta di un pò di matematica applicata...
gene
1st August 2011, 13:34
Qui è tutto chiarissimo, secondo me sei troppo "arrapato" .... :ghigno: finisci soltanto per confonderti le idee, quando uno inizia qualsiasi cosa...... inizia dal principio, se inizi "avanti" e non hai assimililato il "prima", non capisci quello che viene "dopo", prenditi il tuo bel libro di teoria e comincia da pag. 1.
http://www.oradimusica.it/sitopub/secon ... minore.pdf (http://www.oradimusica.it/sitopub/seconda/minore/modo%20minore.pdf)
tally
1st August 2011, 14:27
a cosa serve allora il forum se mi dite di andare su internet e di leggere libri???
grazie è!
gene
1st August 2011, 14:36
la conoscenza, il sapere ed il saper fare, passa attraverso LA FATICA .... lo studio e la comprensione di esso
Se vuoi suonare è così, non esistono scorciatoie ..... Acquisire col tempo conoscenza teorico/armonica, che va di pari passo con lo studio sullo strumento ..... se sai e sai fare ..... suoni, altrimenti è meglio fare altro ...... ;) quà non si può bleffare ...!!!
tally
1st August 2011, 14:58
ma io non voglio bleffare, è che adesso per un mese non ho piu lezioni, e se quest'estate voglio improvvisare qualcosa con gli amici, e loro sono in un altra tonalita, non saprei come fare, e cercavo di capire.
tutto qui, non voglio ne saltare le tappe ne altro, piano piano arrivo dappertutto, era solo per fare qualcosa in piu quest'estate, e non essere spiazzato se poi non so come suonare.
tzadik
1st August 2011, 15:05
Il forum serve per scambiare idee e opinioni.
L'apprendimento dell'armonia non è né uno scambio di opinioni né un confronto di idee.
Poi come ha detto gene... in meno di 15 secondi Google poteva forniti una risposta più che esaustiva.
Su Jazzitalia.net trovi moltissime lezioni di armonia, ben fatte ed esposte in maniera molto semplice.
Trovi anche qualche libro di armonia su Scribd, gratuitamente!
ModernBigBand
1st August 2011, 15:05
La cosa migliore che puoi fare è prendere un manuale di teoria e "cercare di capire come stanno le cose"...se ad oggi non conosci ancora le scale è altamente improbabile che tu possa anche solo pensare di "improvvisare" tra pochi giorni, a meno che con questo termine non intendiamo il fare note a caso.
Nella musica, come in tante altre cose della vita, ci vuole molto tempo e sacrificio prima di raggiungere qualche risultato che ci possa ripagare degli sforzi compiuti. ;)
ellroy
1st August 2011, 15:11
salve a tutti...
ho cercato un po nel forum di capire. ma non ci sono riuscito.
vedo una scala con 3 diesis penso sia in la maggiore..
e poi magari invece è in fa# minore. Perche??
spero potete darmi una spiegazione chiara, perche dagli altri topic non ci ho capito molto.
grazie.
Allora diesis e bemolle messi a caso non fanno una scala maggiore o minore ma ci sono dei criteri precisi. Quindi se vedi 3 diesis potrebbe essere una scala di LA Maggiore oppure ad esempio la sua relativa minore cioè la scala di FA# minore naturale ( e non solo in realtà ma è una storia lunga).
Prendi una scala maggiore per semplicità quella di DO:
DO RE MI FA SOL LA SI
Se dovessi scrivere la stessa scala partendo dalla 6a nota avresti la scala relativa minore cioè LA minore naturale:
LA SI DO RE MI FA SOL
Si chiama relativa minore perché ha le stesse alterazioni della scala maggiore su cui è costruita.
Se prendi la scala maggiore di LA:
LA SI DO# RE MI FA# SOL#
noterai che queste due scale differiscono in tre note: la terza (DO) la sesta (FA) e la settima (SOL)
Queste tre intervalli sono minori nella scala minore naturale mentre sono maggiori nella scala maggiore.
Ora tutte queste nozioni possono essere assimilate solo se hai chiaro cosa sia una scala maggiore e cosa siano gli intervalli (per quello bisogna iniziare per gradi). E ho solo parlato della scala minore naturale, ci sono anche altre scale minori e tutta la teoria dei modi ma per ora questo dovrebbe chiarirti (spero) le idee.
bobby
1st August 2011, 15:26
Guarda che e' il salto sulla prima triade, Tonica - Mediana , che determina se la scala e' maggiore o minore! (le altre alterazioni le derivano dalla maggiore di cui essa e' la relativa minore) Intervallo di terza maggiore, accordo maggiore scala maggiore; intervallo di terza minore, accordo minore scala minore DO_MI_SOL DO MAGGIORE scala di DO maggiore, DO_MIb_SOL DO minore
Accordo Maggiore triade Maggiore + triade minore
Accordo Minore triade Minore + triade Maggiore!
(se non ricordo male)
ellroy
1st August 2011, 15:37
Guarda che e' il salto sulla prima triade, Tonica - Mediana , che determina se la scala e' maggiore o minore! Intervallo di terza maggiore, accordo maggiore scala maggiore; intervallo di terza minore, accordo minore scala minore DO_MI_SOL DO MAGGIORE scala di DO maggiore, DO_MIb_SOL DO minore
Accordo Maggiore triade Maggiore + triade minore
Accordo Minore triade Minore + triade Maggiore!
(se non ricordo male)
Sì l'intervallo di terza ti dice che è un scala minore, però io gli ho spiegato solo la scala minore naturale che ha anche la sesta e la settima minori (quindi la triade non è esaustiva). Lui sostanzialmente voleva capire il concetto di scala relativa minore (vedi il discorso delle alterazioni), quindi ho parlato solo di quella naturale.
tally
1st August 2011, 15:44
mmm forse avete ragione...è inutile fare salti in avanti.
qualcosa ho capito, ma mi resta ancora complicato :)
grazie lo stesso :)
bobby
1st August 2011, 15:58
Ellroy ho capito, ma non e' il fatto che la sesta e la settima abbiano un intervallo di mezzo tono a determinarne il modo. Detto come l'hai detto tu pareva che, per essere minore la scala dovesse avere quelle alterazioni. Ho solo precisato che il modo maggiore o minore lo determinano la Tonica e la Mediana (per tale motivo oltre a sapere le scale bisognerebbe sapere anche i nomi dei gradi) che giusto cosi per per soddisfare Tally gli diro che sono a partire dal primo grado; I°Tonica, II° Sovratonica, III° Mediana, IV° Sottodominante, V° Dominante, VI° Sovradominante, VII° Sensisbile.
Tally, sinceramente se vuoi suonicchiare fregatene della tonalita' in cui stanno suonando gli altri (perche a seconda del tipo di strumento che hai, se loro sono in una certa tonalita' quella NON SARA' la tua, e non conoscendo le scale anche se sai che tu sei in Re min, che ti frega?), una volta che hai trovato UNA nota INTONATA segui l'armonia e cerca di capire, quando cambia l'accordo qual'e la nota chiave (Tonica, cioe' quella che da il nome all'accordo) successiva. Una volta che le hai trovate suonale, anche solo le note chiave, crei gia un tappeto armonico semplicissimo. Se poi ti riesce di "girare" intorno a quella nota, discostandoti inizalmente il meno possibile fallo, prova, al massimo sbagli, sentirai suoni stridenti, ma non muore nessuno!
tally
1st August 2011, 16:11
grazie :)
ellroy
1st August 2011, 16:17
Ellroy ho capito, ma non e' il fatto che la sesta e la settima abbiano un intervallo di mezzo tono a determinarne il modo. Detto come l'hai detto tu pareva che, per essere minore la scala dovesse avere quelle alterazioni. Ho solo precisato che il modo maggiore o minore lo determinano la Tonica e la Mediana (per tale motivo oltre a sapere le scale bisognerebbe sapere anche i nomi dei gradi) che giusto cosi per per soddisfare Tally gli diro che sono a partire dal primo grado; I°Tonica, II° Sovratonica, III° Mediana, IV° Sottodominante, V° Dominante, VI° Sovradominante, VII° Sensisbile.
Beh avevo scritto naturale apposta.. ;) Ad ogni modo non avevo specificato la caratteristica della Mediana o Modale solo per non mettere troppa carne al fuoco.
Tally come vedi ogni risposta che ottieni porta con sé altre domande.. :D
bobby
2nd August 2011, 12:43
E meno male che ogni risposta porta a altre domande, il mondo della musica none fatto solo dalle 7 note. Sul libro di teoria e improvvisazione Jazz una delle prime frasi che lessi fu....In passato esistevano 21 note (??).....Suboto rimasi perplesso ma continuai a leggere
7 bemolli, 7 bequadri e 7 diesis, ma poiche a gruppi di due erano omofone si e arrivati alla attuale suddivione di 12 suoni!
re minore
2nd August 2011, 14:11
Se posso spezzare una (l)ancia in favore di Tally, la domanda che fa non e' tanto pellegrina. Tally non chiede la differenza tra scala maggiore e minore: chiede come si fa a capire, partendo dalle alterazioni in chiave, se la tonalita' del brano e' nella scala maggiore corrispondente (alle alterazioni) o alla sua relativa minore. Infatti le alterazioni sono le stesse.
Ad esempio, chiede Tally, come si fa a capire se un brano e’ in La maggiore o in Fa# minore, visto che le alterazioni in chiave sono le stesse?
Non e’ una domanda banale. La risposta, mi si corregga se sbaglio, e’ che bisogna guardare l’accordo (o gli accordi) alla fine del brano. Se il brano finisce in La maggiore (magari LA maj7) e’ chiaramente in La. Se finisce in Fa# minore e’ chiaramente in Fa# minore.
Questa e’ la regola, immagino che vi siano eccezioni.
Considera comunque che le alterazioni in chiave non sono sempre un buon indicatore della tonalita’ in quanto qualcuno usa ometterle preferendo segnarle di volta in volta sulle misure.
ellroy
2nd August 2011, 14:20
Se posso spezzare una (l)ancia in favore di Tally, la domanda che fa non e' tanto pellegrina. Tally non chiede la differenza tra scala maggiore e minore: chiede come si fa a capire, partendo dalle alterazioni in chiave, se la tonalita' del brano e' nella scala maggiore corrispondente (alle alterazioni) o alla sua relativa minore.
Beh se parliamo di capire la tonalità di un brano parliamo di un'altra cosa in effetti. Io parlavo di scale nude e crude. Per capire la tonalità è utile aiutarsi con gli accordi se ci sono. Altrimenti è facile che un brano in LA minore chiuda con la nota La (oppure presenti una forte attrazione per il LA in alcuni passaggi).
Chopin75
2nd August 2011, 14:36
Per prima cosa se il brano è in tonalità minore conferisce all'ascoltatore un senso di tristezza e malinconia, viceversa se la tonalita del brano è maggiore conferisce a chi lo ascolta un senso di felicita e benessere.
Secondo punto come spiegato da altri utenti in precedenza bisogna guardare le prime e le ultime battute del brano individuando se in queste ci sono le note che compongono l'accordo proprio della tonalità in questione...ad esempio se un brano è in do maggiore sicuramente il brano avra nelle battute iniziali e/o finali le note che compongono l'accordo di do maggiore (do-mi-sol) inoltre analizzando il brano si può riconoscere se è in una delle due tonalità se sono presenti alcune alterazioni presenti nella scala di riferimento della tonalità.
Qualcuno mi corregga se ho fatto degli errori e detto delle cavolate.
tzadik
2nd August 2011, 14:43
Se uno ha sotto mano la progressione armonica del brano... già con quella (se ne è capace) può creare un solo.
Ai fini pratici, interessa di più conoscere l'interazione tra i vari accordi in successione che non l'interazione tra il singolo accordo e la tonalità di impianto.
bobby
3rd August 2011, 13:52
SI RE minore, hai ragione, quando dici di guardare alal fine del brano, generalmente non ci si sbaglia.
Chop, e se io il brano non l'ho ascoltato ma ho solo lo spartito in mano? Lo devo capire solo leggendo!
E poi anche vero che se non metti in armatura le alterazioni l'unica strada percorribile, ai fini pratici e' vedere le alterazioni durante il brano e il finale
Chopin75
3rd August 2011, 14:03
Beh se non lo hai mai ascoltato il brano basta aver studiato le scale...nn voglio far sarcasmo o polemica inutile, ma questo è l'A B C della teoria musicale...inoltre lo ascolti nel momento in cui lo suoni, la prima volta nn ti verra una gran esecuzione, ma suonandolo si capisce (se uno ha un po di orecchio) in che tonalità si trova il brano.
bobby
3rd August 2011, 14:07
Re minore, pero se vogliamo fare le pulci la sua domanda precisa era questa
"vedo una scala con 3 diesis penso sia in la maggiore..e poi magari invece è in fa# minore"
Risposta piu ovvia, se inizi la scala dal LA fai una scala di LA maggiore, se inizia la scala dal FA# con le stesse alterazioni fai una scala di FA# minore ,ecco da cosa lo vedi, dalla nota con lui la cominci!
Quindi vedete che tutti abbiamo divagato sul tema senza dare la risposta piu ovvia.
Se avesse scritto Vedouan scala senza alterazioni come faccio a sapere se e DO maggiore o La minore
Se cominci a suonarla dal DO sei in DO maggiore se cominci dal LA sei la minore, ma mi sembra ovvio! Un conto e' "Che scala sto suonando?", l'altro e' "In che tonalita' e' questo brano?"
E poi vi spiego un giochino.
Per ricordarsi come vengono indicati in chiave i bemolli basta ricordarsi questa frase "SIMILARE SOLDO FA" questo 'e l'ordine dei bemolli. L'ordine dei diesis e' al contrario. Quindi "FA DO SOL RE LA MI SI " - LA scala di LA maj ha FA DO e SOL DIESIS, quindi verranno indicati sul penagramma in chiave a partire dal FA poi il DO poi il SOL quidni per capire la tonalita coi diesis dovrebbe essere facilmente corretto togliere gli ultimi DUE e gardare il primo che rimane, o meglio guardare il 3 a partire da destra che guarda caso e' Fa#, quindi facilmente ci troviamo, se suportati dalle ultime battue del brano in FA#minore e non in LA maggiore
ellroy
3rd August 2011, 14:24
Re minore, pero se vogliamo fare le pulci la sua domanda precisa era questa
"vedo una scala con 3 diesis penso sia in la maggiore..e poi magari invece è in fa# minore"
Risposta piu ovvia, se inizi la scala dal LA fai una scala di LA maggiore, se inizia la scala dal FA# con le stesse alterazioni fai una scala di FA# minore ,ecco da cosa lo vedi, dalla nota con lui la cominci!
Quindi vedete che tutti abbiamo divagato sul tema senza dare la risposta piu ovvia.
Se avesse scritto Vedouan scala senza alterazioni come faccio a sapere se e DO maggiore o La minore
Se cominci a suonarla dal DO sei in DO maggiore se cominci dal LA sei la minore, ma mi sembra ovvio! Un conto e' "Che scala sto suonando?", l'altro e' "In che tonalita' e' questo brano?"
E poi vi spiego un giochino.
Per ricordarsi come vengono indicati in chiave i bemolli basta ricordarsi questa frase "SIMILARE SOLDO FA" questo 'e l'ordine dei bemolli. L'ordine dei diesis e' al contrario. Quindi "FA DO SOL RE LA MI SI " - LA scala di LA maj ha FA DO e SOL DIESIS, quindi verranno indicati sul penagramma in chiave a partire dal FA poi il DO poi il SOL quidni per capire la tonalita coi diesis dovrebbe essere facilmente corretto togliere gli ultimi DUE e gardare il primo che rimane, o meglio guardare il 3 a partire da destra che guarda caso e' Fa#, quindi facilmente ci troviamo, se suportati dalle ultime battue del brano in FA#minore e non in LA maggiore
Ehehe mi pare evidente che una scala che comincia da LA sarà una scala di LA. :) Io ho cercato solo di spiegare perché due scale possono avere le stesse alterazioni. Domanda che mi sono posto anche io all'epoca. Ad ogni modo questo thread ora copre ogni possibile dubbio ;)
gene
3rd August 2011, 14:43
Ragazzi, scusate la franchezza, lungi da me la presunzione di apparire il professorino di turno .....alcuni di voi stanno dicendo una marea di cazz..te. Perchè sostenere tesi così ardite, perchè esporsi a brutte figure !! Io dico che se uno non sa è giusto che chieda, ma se uno non sa, ritengo corretto, giusto e necessario, ascoltare e studiare, anche per non dare informazioni poco veritiere a chi magari è all'inizio e ha bisogno di certezze ....
Questo forse, farà un poco di chiarezza ........ e magari farà venire voglia di saperne di più .......
http://www.jazzitalia.net/lezioni/piano ... aggmin.asp (http://www.jazzitalia.net/lezioni/piano/p_armmaggmin.asp)
ellroy
3rd August 2011, 15:01
Ragazzi, scusate la franchezza, lungi da me la presunzione di apparire il professorino di turno .....alcuni di voi stanno dicendo una marea di cazz..te. Perchè sostenere tesi così ardite, perchè esporsi a brutte figure !! Io dico che se uno non sa è giusto che chieda, ma se uno non sa, ritengo corretto, giusto e necessario, ascoltare e studiare, anche per non dare informazioni poco veritiere a chi magari è all'inizio e ha bisogno di certezze ....
Questo forse, farà un poco di chiarezza ........ e magari farà venire voglia di saperne di più .......
http://www.jazzitalia.net/lezioni/piano ... aggmin.asp (http://www.jazzitalia.net/lezioni/piano/p_armmaggmin.asp)
Ciao Gene, nessuna voglia di creare flames, puoi dirci cosa hai ritenuto sbagliato nei precedenti post?
La domanda iniziale era:
vedo una scala con 3 diesis penso sia in la maggiore..
e poi magari invece è in fa# minore. Perche??
Ho cercato di spiegare perché una scala minore ha le stesse alterazioni di una maggiore.. Insomma ragionando solo in termini orizzontali non mi sembra di aver detto castronerie..
bobby
3rd August 2011, 15:01
Gene, io potro anche saperne poco, ma quel poco che ho detto, non e sbagliato, poi all'inerno del brano puo camiare, come spesso accade, la tonalita', anche piu di una volta, ma se io guardo l'armatura di chiave mi faccio un'idea, che poi puo cambiare nel prosieguo del brano. Solo che c'e un piccolo particolare tra ME e VOI, che VOI avete in testa solo il Jazz, io , invece, che lo conosco ben poco, parlo sempre in generale, e in generale, se un brano in armatura di chiave ha una ceta tonalita', su quella inizia e su quelal finisce, al limite per tre quarti e' su quella, e poi cambia alla fine, generalmente negli ultimi ritornelli per dare un'impronta di movimento (sto parlando di musica leggera per chi non avesse inteso)
gene
3rd August 2011, 15:24
Bobby perchè ti sei sentito chiamato in causa ???
Non ho citato alcuno .....
Poi il VOI ed il ME, il Jazz, io .... se sei convinto che è così, quale è il problema?
La domanda è come capire se la scala è minore o maggiore?
Personalmente, mi chiederei, sto dicendo una cazzata? Sono nel giusto?
Qui non esiste per me è così esiste, la teoria musicale, quella scritta nei libri...... come capire una scala maggiore o minore, questo è il dilemma, e tu non hai risposto .... :ehno:
Fossi nel giusto avresti dovuto sostenere .......
MAGGIORE:
I : TONICA
II: SOPRATONICA
III: MEDIANTE o CARATTERISTICA MODALE
IV: SOTTODOMINANTE
V: DOMINANTE
VI: SOPRADOMINANTE
VII: SENSIBILE
MINORE:
I : TONICA
II: SOPRATONICA
III: MEDIANTE o CARATTERISTICA MODALE
IV: SOTTODOMINANTE
V: DOMINANTE
VI: SOPRADOMINANTE
VII: SOTTOTONICA
da qui di parte per rispondere alla domanda ......
bobby
3rd August 2011, 15:37
IO ad esempio, la seconda divisione dei GRADI la vedo ora per la prima volta. Il libro che ho io non cita nomi diversi sull'ultimo grado della scala minore, pertanto, per quel che ho letto io il termine SOTTOTONICA lo sento oggi per la prima volta, e per tale motivo e soloper pura informativa (infarinatura) ad un princiopiante ho citato i nomi dei gradi.
Perche mi sono sentito chiamto in causa? Ha ha! PErche vist che ra un discorso a TRE, uno ha chiesto, due hanno risposto, mi son detto o io o lui abbiam detto una fregnaccia!
Chop, io sinceramente, per tatno orechio musicale che ho, (20 anni di basso elettrico suonato a orecchio), non sono proprio in grado ascoltando un brano di dirti in che TONALITA' E', posso dirti se e minore o maggiore (e d e ancora da vedere se ci riesco), non confondere il fantto di dire "questo e' un accordo maggiore" e "questo e un accordo minore" qui si parla di TONALITA' - ma individuarne a orecchio la tonalita'.... prorio no, non credo di esserne in grado!
ModernBigBand
3rd August 2011, 15:52
Credo, senza presunzione alcuna, che una lettura di questo PDF possa aiutare a fare un po' di chiarezza sull'argomento:
http://www.ilsaxofono.it/dati/scale/sca ... eorica.pdf (http://www.ilsaxofono.it/dati/scale/scale-parteteorica.pdf)
Riguardo la questione del VII grado, come potete leggere anche nel PDF, va chiamato Sensibile quando la distanza tra VII e VIII grado della scala è di un semitono, altrimenti è preferibile chiamarlo semplicemente "VII grado" quando la distanza dall'VIII grado è di un tono.
Per semplificare al massimo: nelle scale maggiori il VII grado è da considerare Sensibile (es. Do Maggiore - tra il settimo grado SI e l'ottavo DO c'è un semitono diatonico di distanza, in La Maggiore il settimo grado è un SOL# che si trova appunto ad un semitono, stavolta però cromatico, dall'ottavo grado, il LA).
Nelle scale minori naturali invece il settimo grado non si chiama Sensibile poiché si trova ad un tono di distanza dall'ottavo grado ed è privo della cosiddetta "tendenza risolutiva sulla tonica".
A livello di note una scala minore naturale non si discosta assolutamente da una scala maggiore, se non per la diversa collocazione e per i diversi rapporti interni tra le note.
In altre scale minori (es. la scala minore armonica) dove il VII grado viene innalzato di un semitono, possiamo tornare a chiamare il VII grado "Sensibile"...lascio comunque al PDF l'onere di fare maggiore chiarezza. ;)
gene
3rd August 2011, 19:25
Premessa, non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, però quando si parla di certi argomenti, non esiste il "io ad esempio" "ma se io guardo l'armatura di chiave mi faccio un'idea"
etc. Se si parla di "come capire se la scala è minore o maggiore", non esistono se, ma, forse, dovrebbe, io faccio così etc. esiste una spiegazione, una sola, ed aspetto la risposta da coloro che visto il mio intervento un po se la sono presa, non è niente di personale, sia chiaro, ma su certi argomenti occorre essere PRECISI.... Peraltro non ho accusato nessuno, dico soltanto che se se uno è competente da un contributo concreto, se uno non lo è, secondo il mio modesto parere è meglio ascoltare, altrimenti invece del forum, diventa il bar dello sport .. dove ognuno dice quello che gli passa per la testa .... ciò non toglie che ovviamente, su argomenti di "opinione", tipo come suona il bocchino x, il sax Y etc . ognuno dice quello che la sua esperienza ....... perlomeno questa è la mia personale opinione, è bello quando ricevi una informazione, un chiarimento, un'insegnamento, ti fa crescere, al contrario, certe affermazioni, sono solo una perdita di tempo (risottolineo che non è riferito allo specifico fatto., ni riferisco in generale a molti interventi inutili).
re minore
3rd August 2011, 20:32
Aho che fai il prezioso? :lol:
E dillo no? Io da parte mia non conosco una regola UNIVOCA E DETERMINISTICA per discriminare tra modo maggiore e minore che condividono la stessa armatura (e.g. A maggiore e F# minore).
Molto spesso per discriminare si guarda l'accordo di chiusura del brano. E' questa una regola univoca e detrministica? No. Conosci una regola univoca e deterministica? Se la sai dilla, e se non la sai salla!
Guarda che c'ho tre dischi tuoi che tengo in ostaggio. :cool:
Chopin75
3rd August 2011, 23:39
effettivamente abbiamo preso un po tutti un abbaglio, io per primo che non ho letto bene la domanda ed ho risposto come si ricava la tonalità di impianto di un brano (cosa completamente diversa) forse il link del pdf che ha postato MBB può esserci di aiuto
gene
4th August 2011, 08:01
La cosa più saggia probabilmente è in questa affermazione "effettivamente abbiamo preso un po tutti un abbaglio", resta il quesito ......... come capire se la scala è minore o maggiore?
Fratè Marco ... tu mi conosci, non faccio mai prezioso, a che pro, che vantaggio avrei, che devo dimostrare, e a chi?
p.s. ma i dischi non erano 4 .... :ghigno: , te saluto .....
bobby
4th August 2011, 08:35
Ah! ! Maro' Gene! Che sofista!!!!!! http://www.vocinelweb.it/faccine/diavoli/04.gif Ho detto "Io ad esempio" come locuzione che uso normalmente in un http://www.vocinelweb.it/faccine/speciali/pag3/41.gif , tipo, "io, ad esempio, no so se quest'anno fareo' le ferie", non vuol dire che ti sto facendo le'sempio che quat'anno non far le ferie! E' un po come quelli che dicono sempre "Cioe'" ogni due parole.
rettifico, IO, la tua divisione dei gradi, nonla conoscevo, il mio libro non la riporta, pertanto per me, che fosse maggiore o minore, credevo che i gradi avessero sempre lo stesso nome (d'altronde un settimo e' un settimo, un querto e' un quarto), poi e vero che puo essere maggiore o minore, ma sempre quella posizione li occupa nelal scala!
gene
4th August 2011, 09:23
Basta con queste storie, spero che il messaggio che volevo arrivasse venga percepito ... comunque per concludere questa "menata", un breve riassunto dal titolo "come capire se la scala è minore o maggiore?"
MAGGIORE:
I : TONICA
II: SOPRATONICA
III: MEDIANTE o CARATTERISTICA MODALE
IV: SOTTODOMINANTE
V: DOMINANTE
VI: SOPRADOMINANTE
VII: SENSIBILE
MINORE:
I : TONICA
II: SOPRATONICA
III: MEDIANTE o CARATTERISTICA MODALE
IV: SOTTODOMINANTE
V: DOMINANTE
VI: SOPRADOMINANTE
VII: SOTTOTONICA
Fino a qui dovrebbe essere tutto chiaro, perchè se non lo è ..... :muro((((
Il terzo grado della scala si chiama modale
Nelle scale di modo maggiore questo grado si trova a due toni di distanza dalla tonica
Nelle scale di modo minore la distanza è solo di un tono e mezzo
La modale permette quindi di capire se la scala è di modo maggiore o di modo minore
La modale, come la tonica, è un grado di riposo che può essere utilizzato per concludere il discorso musicale.
Questo non è, forse, dovrebbe, sarà così, etc. E' il Vangelo, è verità assoluta, "inventata" all'incirca nel 1300 !!!!!
Da qui si parte verso l'ignoto, e sarebbe giusto chiedersi perchè si chiama minore naturale, e poi, perchè le scale minori sono tre, ed il loro perchè, dopodichè pensare, adesso che conosco la differenza tra maggiore e minore, su un pezzo come My Funny Valentine che un buon esempio di pezzo in tonalità minore, perchè ci sono QUEGLI accordi?
Poi viene il difficile, OK, e adesso che in teoria so dove mettere le mani, che faccio ?
La musica è un puzzle, casella dopo casella, per chi è curioso, si apre un mondo nuovo .........
re minore
4th August 2011, 09:25
Allora, facciamo le cose fatte bene. :saputello
Capire se una scala e’ maggiore o minore e’ una cosa banale.
Interpretando male il post, io ho sollevato una questione secondo me meno banale: come si puo’ determinare la tonalita’ di un brano? Esiste una regola univoca e deterministica?
Per ordine e pulizia, apro un topic apposito sulla questione: http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=20845
Prima di concludere devo fare una importante precisazione: i dischi che mi ha prestato gene erano tre ma uno era vuoto (c'era solo la copertina!), il secondo era tutto graffiato e non si sentiva niente ed il terzo... ebbene, diciamolo, nel terzo invece del CD di Lee Konitz c'era un dvd con un film porno! :zizizi)) :mha...:
Blue Train
4th August 2011, 09:36
... dico soltanto che se se uno è competente da un contributo concreto, se uno non lo è, secondo il mio modesto parere è meglio ascoltare
Frase da stampare ed appiccicare sul monitor del PC!!
gene
4th August 2011, 10:10
Per Marco ..... non è roba mia .....che mia moglie veda i pornazzi, ci può anche stare ..... !!!!! ma con chi ?????? :ghigno:
e poi pone un quesito interessante ....... come si puo’ determinare la tonalita’ di un brano? Esiste una regola univoca e deterministica?
Per tonalità si intende un insieme di suoni in relazione tra loro in modo che viene a determinarsi un centro gravitazionale armonico e melodico sul primo grado di una scala detta tonica.
In ogni tonalità vi è l'accordo di riposo per eccellenza che ne da il nome.
Esso viene costruito sul primo grado è la sua base è una triade detta di tonica formata prendendo il I, III e V grado della scala.
Se l'accordo di di tonica è maggiore si è in una tonalità maggiore, minore in una minore.
Spesso nell'ambito del medesimo brano si toccano varie tonalità che, al fine di stabilire quale sia tonalità principale si esamina l'accordo con cui inizia, ma specialmente quello con cui finisce ( qualcuno nei vari interventi aveva citato questa prassi).
Se si è in grado l'analisi armonica, ovvero come si correlano gli accordi può essere di aiuto.
Questo in modo molto sintetico, bisognerebbe aggiungere altri concetti, che rischiano di "inquinare" questi concetti.
Anche qui qualcuno aveva citato il discorso sensibile, VII grado etc. sinteticamente, osservando le alterazioni in chiave che corrispondono ad una tonalità maggiore o minore, se è presente l'alterazione del VII grado del modo minore per ottenere la sensibile che risolvere alla tonica, si può concludere di essere nella relativa minore ... es. 4 bemolli, se all'inizio o alla fine del brano (in mezzo il pezzo può modulare) appare il MI che sale al FA al posto del Mi bemolle per ottenere la sensibile che va alla tonica, siamo in FA minore invece che in Mi bemolle maggiore ....
Lo so, scritto così sembra un casino ....... chi è interessato si vada a rileggere un buon libro di teoria e armonia base e tutto apparirà più semplice !!!!!
bobby
4th August 2011, 11:07
La modale permette quindi di capire se la scala è di modo maggiore o di modo minore
......
Scusate ma io di diverso cosa avevo detto?
Guarda che e' il salto sulla prima triade, Tonica - Mediana , che determina se la scala e' maggiore o minore!
Accordo Maggiore triade Maggiore + triade minore
Accordo Minore triade Minore + triade Maggiore!
(se non ricordo male)
L'avro chiamata Mediana al posto di modale ma e' stata la prima cosa che ho scritto! :D
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