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Discussione: Theo Wanne Slant Signature, ne sapete qualcosa?

  1. #1

    Theo Wanne Slant Signature, ne sapete qualcosa?

    Ciao a tutti, notizie del nuovo Becco in arrivo da Theo?
    Ho letto sul sito che sta per arrivare....è una copia del omonimo sacro graal: Lo slant, ma con una bella proiezione. Sarei proprio curioso di provarlo, non dovrebbe costare eccessivamente, ($375+tasse) ma non sono riuscito a capire se è rifinito a mano, o frutto di una produzione cnc, seppur di alta precisione e di alto "acknowledgement" per usare un termine Coltraniano....


    Pare che abbia una nuova resina fatta Harry Hartman appositamente per questo modello (ovviamente è puro merchandising, ma magari è più stabile di quelle in commercio, la precedente HR mi è sembrata per esperienza personale, ottima e stabile, nonché "Risuonante").
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  2. #2
    Wanne la produzione dei bocchini l'ha sempre esternalizzata. Nel senso che lui fa il design, i modelli... la programmazione cnc, ma non lui le macchine (anche perchè per ammortizzare l'investimento di cnc a 5 assi, di bocchini dovresti venderne decine di migliaia!).

    Avendo lui degli scanner 3d in casa... e avendo già fornito a Phil-Tone blank per una copia di un Florida Usa e Dukoff Hollywood (poi marchiati Phil-Tone/Wanne) e avendo capito che il mercato vuole cose "normali"...
    Wanne ha copiato sia un Meyer NY (non si capisce se un Meyer NY o Meyer Bros.) e sto Slant Signature.

    Essendo una serie economica, l'interno sarà copiato nel vero senso della parola, il resto sarà Wanne.
    Se i Wanne Pro Series non sono rifini a mano da almeno 5 anni (la prima serie era rifinita a mano, ma tra prima e seconda serie... è cambiato anche il design, alcuni modelli sono spariti e sono entrati sul mercato altri modelli) essendo sta serie molto più economica, dubito che la rifinitura sia fatta a mano (e comunque rimangono facing ellittici, come su tutti gli altri Wanne, dalla seconda serie in poi).


    Il concetto di copia rimane molto fittizio, perchè "Slant" identifica un periodo di produzione (se vuoi un dettaglio grafico) e non uno specifico (e unico) bocchino.
    Quindi le domande uno si pone sono le solite: "che Slant Signature era?", "in quale apertura era originariamente?", "come suonava quello Slant da cui si è partiti per la scansione 3d?".

    Sul mercato ci sono già copie (artigianali e non industriali) sia a prezzi simili, sia a prezzi più bassi sia a prezzi più alti (con una maggiore qualità costruttiva rispetto ai Wanne)... l'ennesima copia secondo me non serviva, anche se a livello commerciale posso capire il perchè di questi bocchini.

  3. #3
    penso che questa come altre copie (che come dice tza che poi copie non sono) servono solo per avvicinare il nome slant al bocchino... così in qualche parte del mondo qualcuno si sveglia e dice: "lo voglio provare, tanto $375+tasse che sono?" ecco.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  4. #4
    ma poi, questa cosa del "con più proiezione" .. boh, non mi pronuncio

  5. #5
    effettivamente nello slant quello che manca è la proiezione.
    se dovesse avere le stesse caratteristiche ed in più la proiezione .
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #6
    boh, francamente non so nemmeno cosa sia la proiezione, non ho mai capito se sia un fenomeno fisico o un mistero della fede..

  7. #7
    ah poi fatto in plastica... io mi ricordo che quando iniziai a suonare nel 83-84 chi aveva il bocchino in plastica era uno sfigato... ora? ora te lo fanno pagare come un plus... quanto durerà questa bolla?
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  8. #8
    quoto Tzadik, sul fatto che Slant identifica un periodo di produzione, ovvero tutto e niente, infatti sarebbe da capire da quale modello è stata fatta la scansione.
    Nello specifico parla di primi anni 50, quindi credo si possa identificare già qualcosa, per quanto riguarda il facing, dopo il convegno con Filippo Bucci, riesco a capire cosa intendi per Ellittico, e non trovo affatto vi siano tali caratteristiche nei becchi Wanne, almeno in quelli posseduti e provati.
    Il facing ellittico aumenta la resistenza e il Brahma che possedevo, sarà anche per via dell' enorme finestra quadrata non ne aveva proprio, ma anche il Gaia nuovo modello e vecchio, l'ambika. Usavo ance anche del 4 su un 7*.
    Ovviamente non sono andato a misurare la curva e nemmeno mi interessava farlo....tu sei certo del facing ellittico? Hai fatto delle misurazioni o l'hai letto da qualche sito?
    @justinezio, credo che proiezione sia direttamente proporzionale al baffle e non solo, comunque è la capacità di arrivare distante, che molti becchi non hanno.
    @fcoltrane, non è sempre vero, dipende dal modello che ti capita (ovviamente ne ha meno di un guardala Brecker...è chiaro)
    @algola la resina è stata creata per renderlo simile a uno slant, senza che però si scolorisca col sole o con l'usura, non si tratta di plastica in effetti, e comunque chi se ne frega che sembri uno sfigato a suonare, l'importante, come dice James Carter in un video Masterclass in Russia (molto interessante) è che sia il filo conduttore tra il corpo e il suono, ovvero tra le intenzioni di un musicista e quello che ne viene fuori....
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  9. #9
    è perchè sono incontentabile non mi dispiacerebbe un bocchino con la facilità dello slant e la sua omogeneità nel registro centrale , e la proiezione del guardala .

    già il robusto è una buon compromesso rispetto a quello che cerco ma recentemente ho riprovato un vecchio guardala e ......

    comunque sono curioso perchè io credo invece che una certa evoluzione con i bocchini ci sia stata .........anche se la regola della coperta è tristemente inflessibile..
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane Visualizza Messaggio
    effettivamente nello slant quello che manca è la proiezione.
    se dovesse avere le stesse caratteristiche ed in più la proiezione .
    Slant originali ben funzionanti, hanno tanto volume e tanto "proiezione".

    Citazione Originariamente Scritto da justinezio Visualizza Messaggio
    boh, francamente non so nemmeno cosa sia la proiezione, non ho mai capito se sia un fenomeno fisico o un mistero della fede..
    Proiezione è la capacità di far arrivare "lontano" un suono completo e intellegibile.
    Un suono arriverà comunque "lontano" ma le varie frequenze non hanno lo stesso contenuto energetico e di conseguenza l'attenuazione che hai (sulle singole di frequenze in esame) è molto differente.

    Esempio: per frenare le alte frequenze, ti basta una tenda. Per frenare la basse frequenze ti serve un bass trap.
    Quindi l'equilibrio generale a parità di volume sonoro diventa una cosa interessante su cui alcuni lavorano.

    Citazione Originariamente Scritto da fabioevans Visualizza Messaggio
    quoto Tzadik, sul fatto che Slant identifica un periodo di produzione, ovvero tutto e niente, infatti sarebbe da capire da quale modello è stata fatta la scansione.
    Nello specifico parla di primi anni 50, quindi credo si possa identificare già qualcosa, per quanto riguarda il facing, dopo il convegno con Filippo Bucci, riesco a capire cosa intendi per Ellittico, e non trovo affatto vi siano tali caratteristiche nei becchi Wanne, almeno in quelli posseduti e provati.

    Il facing ellittico aumenta la resistenza e il Brahma che possedevo, sarà anche per via dell' enorme finestra quadrata non ne aveva proprio, ma anche il Gaia nuovo modello e vecchio, l'ambika. Usavo ance anche del 4 su un 7*.
    Ovviamente non sono andato a misurare la curva e nemmeno mi interessava farlo....tu sei certo del facing ellittico? Hai fatto delle misurazioni o l'hai letto da qualche sito?
    Più che dal modello, secondo me dipende da quale esemplare specifico...
    I Wanne hanno sempre avuto una resistenza molto bassa (al contrario di quello che spiega Bucci), ma la ragione è che essendo la curva usata un inviluppo di un arco di ellisse (inviluppo perchè con le correzioni, la curva non è il risultata dell'equazione di una conica... ma in fin dei conti viene fuori un equazione di sesto grado).

    Io non ho mai avuto problema con i Wanne... semplicemente se uso un 8* con facing parabolico (più o meno lungo o più o meno resistente)... con un facing ellittico per il mio modo di suonare: 1) non riesco a usare ance più dure 2) mi serve almeno un numero in più.
    Per alcuni non è così (dipende come imbocchi e come soffi) ma ad altri (a me... e a te pure) sta cosa da fastidio.




    Wanne fino al 2009 usava un'equazione che si chiama "The Ring" (come il film orrore)... ma poi...

    Citazione Originariamente Scritto da Theo Wanne
    Hi,

    'The Ring' Facing Curve was something we came up with when first programing the facing for our mouthpieces and is a good general equation to express the facing curve of vintage Florida Links over many tip openings.

    However, we actually stopped using this curve some time ago. I have been updating and modifying our facing curves since we first starting manufacturing as I'm in a constant state of development with our product. I will be updating our facing curve page soon.

    Things change very quickly here and I have had a challenge keeping the website totally up to date with everything I am working on.

    For me a good facing is something I know by sight (looking at the curve), feel (actually touching the facing), and sound (listening to it). Translating what I intuitively know into math that a computer could duplicate was a challenge.

    We have, for awhile now, used an elliptical arc (tangent to the table) to create the tool paths used to machine our facings. This has allowed me to make subtle changes to the facings without having to understand all the math....whew!

    My brother is the math whiz!

    I do not use radial curves. I have always used an elliptical curve on my refacing and now on our production mouthpieces. I find they have a sweeter, more magical, quality to them that I like and most of my customers have liked as well.

    Blessings, Theo Wanne
    (il fratello di Wanne mi risulta sia un fisico e già da un po' di tempo gestisce il marketing di Harry Hartmann)

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da fabioevans Visualizza Messaggio
    @algola la resina è stata creata per renderlo simile a uno slant, senza che però si scolorisca col sole o con l'usura, non si tratta di plastica in effetti, e comunque chi se ne frega che sembri uno sfigato a suonare, l'importante, come dice James Carter in un video Masterclass in Russia (molto interessante) è che sia il filo conduttore tra il corpo e il suono, ovvero tra le intenzioni di un musicista e quello che ne viene fuori....
    ciao Fabio,
    mi sembrava di aver capito che da seminario del sig. Bucci era uscito il concetto che il materiale di produzione fosse più legato ad un fattore produttivo che ad altro, concetto che condivido in pieno... quindi quando mi si cerca di convincere che quella scelta è stata fatta per farlo assomigliare di più ad uno "slant" storco un po il naso. io ragionerei così: slant in ebanite, voglio qualcosa che assomigli allora per prima cosa parto con l'ebanite, no? è u po come dire preparo il sanguinaccio ma al posto del sangue uso il pomodoro.

    ricordo benissimo che quando passai a casa di freddie gregory lui cercò in tutti i modi di convincermi del fatto che per fare un buon boccino si deve partire da una buona materia prima... prese in mano un otto link moderno e disse che la cosa più scandalosa era il materiale... (ed è ancora ebanite... all'epoca non c'era ancora la moda della plastica).

    quando dici che "non si tratta di plastica in effetti" ti devo correggere perché la resina è plastica, qualunque resina sia.

    a riguardo dello sfigato era un aneddoto di quando ero bambino, niente di serio davvero. purtroppo ad oggi anche io suono con un bocchino in plastica (quello in firma) per cui... ci sono anche io nel gruppo!
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  12. #12
    "Slant originali ben funzionanti, hanno tanto volume e tanto "proiezione"."

    mmmmm ...ne ho provati davvero tanti ma come sempre ci si scontra con la propria abitudine.
    abituato ai guardala gli slant mi sembrano tappati sul registro acuto.
    ma sono consapevole che è un modo diverso di elaborare l'aria.
    non vi è dubbio che frotte di sassofonisti con gli slant ottengono buon volume e proiezione.

    tornando it per me il materiale è importante ma certamente ciò che rileva è il suono che riesco ad ottenere.
    purtroppo la regola della coperta è tristemente inflessibile.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  13. #13
    Ecco un video in cui lo suona Reggie Padilla, ha proprio un bel sound pieno e grosso, come piace un po a tutti, sembra anche una buona articolazione (andrebbe provato), e mi pare anche una bella proiezione.....
    https://www.youtube.com/watch?v=mR3_ZQrsiSk
    A me piacciono i becchi di Theo...... ellittici, ad arco di circonferenza o con "The ring", ma suonano!

    La regola della coperta fortunatamente a volte soddisfa pure qualcuno.....
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  14. #14

    Ora ne sappiamo qualcosa....

    Oggi ho provato il becco in questione apertura 8 con ancia Rico Jazz 3S e vi scrivo le mie impressioni:
    il timbro è mediamente versatile tendente allo scuro adatto al Jazz (più di un Mouthpiece Cafè Primo e di un Gaia 2) simile al becco che uso di solito - un Bundy completamente modificato da Filippo Bucci.
    La proiezione e l'omogeneità sono ottimi, e suona veramente grosso, non manca niente in questo becco. Attacchi e staccati facili, ha dei bassi strepitosi, con molti armonici e la facilità di emissione è veramente estrema, comodo da imboccare, giusta inclinazione.
    La prova è stata effettuata nel negozio "La Musica" di Roma, col il mio ultimo sax tenore (Selmer Mark VI style) dove il personale sempre cortese e disponibile mi ha consentito di fare diversi test, per circa 45 min. totali.
    Ovviamente in un tempo così breve non si può dire questo è così con certezza assoluta, e quello invece è diverso, però sicuramente è un becco che offre molte potenzialità a quel prezzo.
    Diciamo che studiandolo bene ci si potrebbe tirare fuori molte sfumature.

    Theo Wanne utlizza una resina speciale (HR), e mi sembra a sto punto influisca davvero sul suono.
    le rifiniture sono ottime, sembra fatto a mano (probabilmente solo la prima fase è cnc) oppure Theo è arrivato a livelli di rifinitura impressionanti con le macchine, però porta il numero seriale, quindi il mio dubbio è che sia proprio rifinito a mano.
    I sovracuti uscivano da soli, segno che il ciglio è ben fatto e che apparentemente non presenterebbe difetti che pregiudicano l'emissione. (poi non l'ho certo misurato col comparatore).

    Devo dire che nonostante tutto, il becco in questione viene fornito con la scatola e il solo sacchetto (senza legatura), quindi necessita della legatura Wanne (media)o di similari e non mi ha impressionato, ovvero non aveva quel suono che cercavo (medio, ma più tendenzialmente chiaro)......anche perché ho provato il Gaia 2 in HR apertura 8 e beh....

    Questo Becco mi ha veramente colpito per tutto. Ha una pasta sonora incredibilmente versatile. Medio (medio chiara) però suona grosso, e fumoso, ma se si spinge tira fuori un suonaccio, proprio come piace a me. Gonfio nei bassi, con tanti armonici e soprattutto dei soffiati da manuale.
    A primo impatto mi è sembrato meno pronto sui bassi, ma ha una camera veramente stratosferica (addirittura rispetto alla precedente versione sono state scavate anche le pareti sotto la tavola)...insomma è un capolavoro, tanta proiezione, forse anche più della slant sig.
    La bellezza di questo becco, a mio parere è l'uso che si può fare delle dinamiche, sono riuscito a suonare pianissimo, ma con dei suoni sempre definiti e studiandoci sopra sono convinto che abbia delle potenzialità e versalitità impressionanti. ha un suo carattere, ovvero nelle dinamiche basse suona molto fumoso, ma è relativo alla mia imboccatura (ciò non toglie che imboccando diversamente si potrebbe comportare differentemente).

    Peccato non avessero disponibile lo Shiva Blue, che mi intrigava parecchio testarlo. Però avevano il Mantra.

    Non mi piace molto fare paragoni, il mondo è bello perché diverso.....
    Ma rispetto al suono che sento e vedo dai becchi di Navarro e anche a livello costruttivo Theo Wanne sta anni luce avanti, i becchi sono fatti con più precisione (sempre nella mia modesta opinione, riscontrata da dati oggettivi).
    Spero questa recensione sia utile a qualcuno (ho scattato anche delle foto per un confronto, ma non voglio pubblicarle per non violare i diritti di nessuno, e poi non si vedono granché).
    Fabio

    P.S.
    chiedo ai moderatori di ricambiare il nome del 3d, visto che ora ne sappiamo qualcosa, Grazie.
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  15. #15
    Citazione Originariamente Scritto da fabioevans Visualizza Messaggio
    Theo Wanne utlizza una resina speciale (HR), e mi sembra a sto punto influisca davvero sul suono.
    le rifiniture sono ottime, sembra fatto a mano (probabilmente solo la prima fase è cnc) oppure Theo è arrivato a livelli di rifinitura impressionanti con le macchine, però porta il numero seriale, quindi il mio dubbio è che sia proprio rifinito a mano.
    La produzione dei bocchini è sempre stata esterna al workshop Wanne.
    Wanne si affida a professionisti che compilano i programmi da dare in pasto al CAM e poi alla macchina cnc vera e propria.
    L'officina meccanica dove vengono realizzati i bocchini è tipo dall'altra parte della città (Bellingham, nello stato di Washington)... o almeno... così lui dichiarava.

    I seriali vengono sempre incisi a macchina (come su tutti i bocchini della Professional Series): basta dire alla macchina che su ogni bocchino deve essere incisa una stringa di testo (il seriale) diversa.
    Sulle automobili, succede la stessa cosa per il numero di telaio.

    Se i bocchini sono in resina, può essere che ci sia meno lavoro sulla macchina... da qui il minor costo finale.
    Non per caratteristiche inferiori della resina ma per il fatto che non si usano resine termofusibili (come per esempio è l'ebanite), e la solidificazione nello stampo non necessita di calore.
    No calore = no dilatazione termica = maggiore precisione sul processo di "stampaggio".

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