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Discussione: Programma di studio: qual è quello più corretto?

  1. #16

    R: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Citazione Originariamente Scritto da maurisax
    Ho l'impressione che l'ancia sia un pò troppo dura (o il bocchino troppo aperto) per la pressione che riesci a produrre.
    Scusa l'ignoranza...ma cosa intendi per "la pressione che riesci a produrre"? Il mio setup è quello in firma: Otto Link STM 8 ed ancia Rico Royal 2. Grazie ;-)
    Yamaha YAS-275
    Meyer 5 rafaced by Simone Borgianni
    Rico Plasticover 3

  2. #17

    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Come accoppiata STM 8 + RICO Royal 2 ha senso, ma direi che un 8 e' di gran lunga troppo aperto al momento. Andrei su un 5, o al massimo un 6, mantenendo la RICO Royal 2.

    Inoltre, ti consiglierei un becco in ebanite per i primi tempi. Ad esempio: Selmer S80 C* (o al limite anche D), Meyer 5MM o anche 6MM, Otto Link TE 6 (ma okkio perche' potresti incappare in un TE difettato e non saresti in grado di accorgertene).

    Se puoi spendere qualcosa in piu', prendendo un becco che potrebbe accompagnarti per tutta la vita (magari con qualche occasionale tradimento ): Selmer Soloist Style D (circa 150 E).
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  3. #18

    R: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Come accoppiata STM 8 + RICO Royal 2 ha senso, ma direi che un 8 e' di gran lunga troppo aperto al momento. Andrei su un 5, o al massimo un 6, mantenendo la RICO Royal 2.
    ............
    Inoltre, ti consiglierei un becco in ebanite per i primi tempi.
    Grazie per il consiglio. Per favore, mi spiegheresti anche il perché? Si evince dalle registrazioni che è troppo aperto per me? Oppure è un discorso in generale? ;-)
    Yamaha YAS-275
    Meyer 5 rafaced by Simone Borgianni
    Rico Plasticover 3

  4. #19

    Re: R: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Citazione Originariamente Scritto da Tzirk
    Citazione Originariamente Scritto da maurisax
    Ho l'impressione che l'ancia sia un pò troppo dura (o il bocchino troppo aperto) per la pressione che riesci a produrre.
    Scusa l'ignoranza...ma cosa intendi per "la pressione che riesci a produrre"? Il mio setup è quello in firma: Otto Link STM 8 ed ancia Rico Royal 2. Grazie ;-)
    Intendo dire che mi sembra che fai fatica a produrre il suono, che ti devi sforzare troppo.
    All'inizio seguirei i consigli di re minore che ti consentono di suonare più a tuo agio senza dover pompare eccessivamente per emettere il suono che appare "sforzato". In questo modo il suono diventerà via via più "gradevole" e sentirai (forse) l'esigenza di un'ancia più dura o un bocchino più aperto.

  5. #20

    Re: R: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Citazione Originariamente Scritto da Tzirk
    Grazie per il consiglio. Per favore, mi spiegheresti anche il perché? Si evince dalle registrazioni che è troppo aperto per me? Oppure è un discorso in generale? ;-)
    Entrambe le cose! Non la prendere come una critica, anzi: stai andando alla grande ma il processo richiede il suo tempo.

    Senza ripetere quanto giustamente detto da Maurisax, aggiungerei che un becco molto aperto e' parecchio piu' difficile da controllare. Per imparare ad operare questo controllo, ed ottenere un suono omogeneo ed intonato, conviene iniziare con aperture piu' ridotte. Poi, forse, vorrai passare ad aperture maggiori... e forse no. Io ad esempio oggi suono con 6 e/o 7, ed ancia 3. Oppure con il mitico Soloist Style D che consigliavo anche a te.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  6. #21

    R: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Entrambe le cose! Non la prendere come una critica, anzi: stai andando alla grande ma il processo richiede il suo tempo.
    Se pensassi di suonare bene sarei un folle! :-) Quindi grazie per i consigli! Ma, anche se fossero critiche, mi servirebbero comunque a capire in che direzione andare per migliorare! ;-)

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Senza ripetere quanto giustamente detto da Maurisax, aggiungerei che un becco molto aperto e' parecchio piu' difficile da controllare. Per imparare ad operare questo controllo, ed ottenere un suono omogeneo ed intonato, conviene iniziare con aperture piu' ridotte. Poi, forse, vorrai passare ad aperture maggiori... e forse no. Io ad esempio oggi suono con 6 e/o 7, ed ancia 3. Oppure con il mitico Soloist Style D che consigliavo anche a te.
    Mi sono messo in cerca, magari proprio del Soloist! ;-) Nel frattempo userò un po' il Yamaha 4C. Non è un buon bocchino, l'ho capito, però al momento è l'unica alternativa che ho all'OL!
    Thank you! ;-)
    Yamaha YAS-275
    Meyer 5 rafaced by Simone Borgianni
    Rico Plasticover 3

  7. #22

    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    mi seno dimenticato di dirti che le domande si riferiscono alla prima esecuzione.
    DoM
    anche io sento lo stesso .
    la parte ascendente è eseguita più correttamente dalpunto di vista dell'omogeneità del suono.
    ora ti faccio una domanda ancora più difficile.
    in questa parte ascendente quale parte è eseguita più correttamente (in pratica dovrai considerare ancora più nello specifico).
    e questa è una domanda che dovrai fare a te stesso ad ogni esecuzione di scala.
    provo a spiegare meglio questo procedimento .
    quando si parla di omogeneità immediatamente il nostro ascolto deve rilevare alcuni apetti rilevanti del suono.
    volume , timbro intonazione.
    per questi aspetti alcune note della tua esecuzione appaiono disomogenee più di altre.
    tutto sta ad ascoltarsi ed immediatamente provvedere.
    con un ascolto attento il procedimento è immediato.

    alla seconda domanda è più difficile rispondere (l'unica cosa da fare è studiare con il metronomo).
    io avrei risposto che è sempre la prima parte quella più corretta.

    infine la terza domanda è la prova del nove.
    affinchè un suono sia tenuto è necessario che il suono appaia senza costrizioni.
    se mordi o emetti male non riuscirai mai a tenere il suono.
    alcune note appaiono proprio afone più di altre , così come l'intonazione che appare disomogenea.
    (se riesci a rispondere alla nuova domanda ti accorgerai che è in contrasto con la terza risposta )
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  8. #23

    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Grande fcoltrane! :yeah!)
    La maieutica del sassofono! :lol:

  9. #24

    R: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Grazie fcoltrane per la risposta! Le tue domande mi stanno facendo riflettere davvero molto e mi stanno facendo considerare aspetti che non prendevo minimamente in esame!

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    mi seno dimenticato di dirti che le domande si riferiscono alla prima esecuzione.
    DoM
    anche io sento lo stesso .
    la parte ascendente è eseguita più correttamente dalpunto di vista dell'omogeneità del suono.
    ora ti faccio una domanda ancora più difficile.
    in questa parte ascendente quale parte è eseguita più correttamente (in pratica dovrai considerare ancora più nello specifico).
    e questa è una domanda che dovrai fare a te stesso ad ogni esecuzione di scala.
    provo a spiegare meglio questo procedimento .
    quando si parla di omogeneità immediatamente il nostro ascolto deve rilevare alcuni apetti rilevanti del suono.
    volume , timbro intonazione.
    per questi aspetti alcune note della tua esecuzione appaiono disomogenee più di altre.
    tutto sta ad ascoltarsi ed immediatamente provvedere.
    con un ascolto attento il procedimento è immediato.
    Suppongo che le notte basse siano quelle più omogenee.

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    alla seconda domanda è più difficile rispondere (l'unica cosa da fare è studiare con il metronomo).
    io avrei risposto che è sempre la prima parte quella più corretta.

    infine la terza domanda è la prova del nove.
    affinchè un suono sia tenuto è necessario che il suono appaia senza costrizioni.
    se mordi o emetti male non riuscirai mai a tenere il suono.
    alcune note appaiono proprio afone più di altre , così come l'intonazione che appare disomogenea.
    (se riesci a rispondere alla nuova domanda ti accorgerai che è in contrasto con la terza risposta )
    A questo punto penso che siano le note alte quelle più afone. Probabilmente perché per le note basse, avendo più difficoltà, soffio di più mentre per le alte limito la spinta. Mi spiego meglio: per fare un DO basso nella giusta tonalità devo soffiare molto altrimenti mi esce strozzato oppure come se fosse un'ottava sopra. Per cui devo tenere la lingua molto bassa (e quindi anche tutto il resto) e soffiare abbastanza forte. Per le note medioalte, invece, siccome mi basta soffiare che escono, non metto la stessa pressione e quindi escono disomogenee rispetto alle altre. In pratica soffio, la nota esce e mi accontento senza pensare se sia di intensità pari alle altre. Probabilmente il problema è questo.

    Facevo anche un'altra considerazione forse più appropriata. Negli esercizi del Wastall che utilizzano soprattutto note dal RE quarto rigo in su, mi stanco molto. Quindi potrebbe anche essere che, a causa del mio Otto Link molto aperto, non ho abbastanza fiato per riempire le note alte in modo corretto.

    Faccio un po' di prove anche con lo Yamaha e vedo se noto differenze rilevanti.

    Thank you! ;-)
    Yamaha YAS-275
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  10. #25
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    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Ciao
    non sapevo se aprire un nuovo 3d oppure continuare su questo, non credo di andare troppo OT.
    Ho letto tutti i suggerimenti interessanti e anche io penso di essere piu o meno nelle condizioni di Tzirk.
    Soffio da un paio di mesi , cerco di sudiare almeno un'oretta al giorno compatibilmente con il lavoro , la famiglia , l'età e tutto il resto.
    Poi un'ora alla settimana vado ad una scuola civica con lezione individuale dove cerco di farmi spiegare e correggere nel suono dello strumento. Di concerto con il maestro sto seguendo "il metodo jazz di J.Oneil" con basi su CD e facili canzonette da iniziare a suonare.
    Il risultato di tutto ciò è che il mio suono mi sembra molto metallico, non corposo... alle volte addirittura asfittico..!

    Seguendo l'esempio di Tzirk ho postato sul sito alcune registrazioni fatte oggi, le ho fatte con ipad, per cui neppure un mezzo molto idoneo all'alta fedeltà, ma sicuramente vi possono far sentire il livello a cui sono arrivato e i problemi che trovo..
    http://www.divshare.com/playlist/972481-00f
    Sono le registrazioni di alcune facili scale ed una canzone tratta da metodo....

    Vi ringrazio in anticipo dei consigli e come scritto nei pub del farwest : mi raccomando " sparate pure sul saxofonista " :ghigno:

    Buona musica a tutti :saxxxx)))


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  11. #26

    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Metallico e' metallico... ma sicuramente l'ipad ci mette del suo da questo punto di vista. Sembra quasi che ci sia un distorsore in linea... probabilmente hai la soglia troppo alta. Se non sai come regolarla: prova a registrarti a diverse distanze dall'ipad, se e' come dico io dovresti trovare una distanza in cui si sente meno distorto.

    Sul suono in se: hai un maestro e sicuramente sara' lui a consigliarti per il meglio. Ma la medicina e' sempre la stessa: note lunghe.

    Poi, io forse proverei un'ancia piu' morbida, visto che sei agli inizi.
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  12. #27
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    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Si , metallico, il è fatto che lo sento anche io in diretta..... Senza ipad :cry:

    M&G con distorsore incorporato :ghigno:

    Anche secondo il maestro dovrei provare con un ancia piu morbida, adesso uso questa perchè era nel setup che mi ha preparato lordsax, però forse non sapeva che il mio fiato è ancora povero..
    Sto cercando esercizi specifici per imparare bene questa benedetta respirazione diaframmatica, credo che il segreto sia tutto li.... Un buon soffio un buon suono... Al di la poi di bocchini, sax e tecnica che verrà poi....

    :saxxxx)))


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  13. #28

    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    Citazione Originariamente Scritto da Il_dario
    ... Anche secondo il maestro dovrei provare con un ancia piu morbida ...
    Ooohhh, queste si' che sono soddifazioni! :lol:

    Scherzi a parte, vabbe' il metallico ma secondo me in quel segnale c'e' un bella fetta di onda quadra. Ti mando in PM un mio email, se mi mandi il tuo mp3 lo analizzo... a questo punto sono curioso di vedere se ci ho preso.

    Per la respirazione diaframmatica ecco le istruzioni di un comodo esercizio che possono fare tutti coloro che hanno figli piccoli.

    1. Rimedia un figlio che pesi 30/40kg.
    2. Sdraiati per terra vicino ad un muro a panzallaria, rilassati, fai un bel respiro.
    3. Chiedi al figlio di salire sulla tua pancia, aiutandosi con una mano poggiata al muro per l'equilibrio.
    4. Ora parla, con tono di voce normale, del piu' e del meno.

    Per riuscire a parlare, in quella posizione e con 30/40Kg di figlio che insistono sull'addome, devi per forza controllare l'emissione con il diaframma. Una volta imparato il trucco, puoi provare a fare la stessa cosa mentre suoni. Prima che ti diventi automatico e naturale ci vuole pero' un minimo di applicazione.
    Segretario Mark VI Society
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  14. #29
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    :BHO:
    Acc.... Ho una figlia sui 50 kg e due figli piu grandi...
    Forse meglio se cerco qualche peso da palestra :yeah!)

    Comunque grazie del suggerimento.... In qualche modo mi arrangio !
    Lo scopo finale è di ottenere un buon suono quindi... Si fa!

    :saxxxx)))


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  15. #30

    Re: Programma di studio: qual è quello più corretto?

    per Tzirc:
    questo discorso che evidenzi "che limiti la spinta" pregiudica emissione e suono.
    per il timore di rendere del tutto disomogenea l'intonazione reprimi l'emissione.
    il risultato è quello di mascherare il limite.
    io seguo il percorso inverso.
    quindi il sax devi saturarlo sia in basso che in alto.
    il risparmio dimenticatelo .
    il volume ti farà capire se tendi al risparmio e l'intonazione ed il timbro soprattutto in alto ti indicheranno se tendi a mordere.

    per tornare al tuo esempio la caratteristica più singolare della tua esecuzione è che il suono non risulta esponenzialmente disomogeneo per intonazione sulla nota più alta del sax.
    (in genere se le note medio alte sono afone la più alta risulterà la più strozzata e la più stonata )
    nel tuo caso così non è (prova del fatto che hai un buon orecchio) ma che agisci sulla emissione in maniera limitante .
    se vai al risparmio in pratica il suono risulterà sempre mancante in qualche sua parte.
    (Reminore e Maurisax ti hanno dato ulteriori elementi per lo stesso aspetto).
    la tua ultima considerazione credo sia corretta.
    devi abituarti a questo setup e la tua emissione deve essere in grado di "riempire "tutte le note in modo corretto. (questo intendo per saturare.)
    non ti resta che suonare e studiare i questa direzione (o con lo stesso setup o con uno più agevole ).
    io ho deciso di prendere il toro per le corna e testardamente ed ostinatamente continuo a suonare con un setup non agevole e che gestisco al limite delle mie capacità .(probabilmente un rapporto più agevole faciliterebbe.)
    una ipotesi di studio è quella di ripetere l'esercizio.
    in pratica suoni la scala (o qualsiasi altra cosa ) e poi la ripeti.
    dal confronto capisci cosa fare .
    altri aspetti rilevanti : la precisione dell'attacco, l'utilizzo della lingua ecc.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

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