grazie mille
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Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
socio onorario del club Mark VI Society
tenor sax:
Selmer SA80 serie I
Grassi T460 Jazzy line
sopr.sax:
R&C R1
Non può reggere nella misura in cui uno preferisce il Serie I al Ripamonti (o allo strumento a cui il Ripamonti si ispira!)Originariamente Scritto da STE SAX
hai ragione Alessio, ma allora e' inutile (e forse lo e' davvero, ma di qualcosa si deve pur parlare in un forum) porre questioni di paragoni se la risposta e' sempre quella soggettiva. Non ci piove che se io personalmente preferisco una utilitaria a una fuoriserie, per me quella e' la migliore auto del mondo (non voglio dire che uno e' l'utilitaria e l'altro e' la fuoriserie, e' solo per fare capire il paradosso). Non si puo' pero' altresi' dire che in questa mia preferenza sono mosso da parametri oggettivi che sono quelli a cui la comunita' del settore (addetti ai lavori, utilizzatori, storici, ascoltatori esperti, etc. etc.) riconosce ed attribuisce un significato "assoluto" e non relativo alla soggettivita'.
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Selmer SA80 serie I
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:zizizi))Originariamente Scritto da STE SAX
quando io ho detto che non prenderei mai un selmer, non è certo perchè preferisco questo o quell'altro. il punto è, e lo sappiamo tutti benissimo, che il sax è come una bella donna, lo ami in base alle "emozioni" che ti sa trasmettere, possono esserci donne bellissime ma che non ti danno nulla e altre meno belle che ti fanno "paralizzare". il selmer è come una donna perfetta ma che a me non dice nulla...non ho mai detto che il ripamonti sia superiore, tant'è che ho "suggerito" di seguire il consiglio di tzadik che era quello di ottimizzare il suo strumento con un chiver ribassato....in tutti i modi concordo con te stefano quando dici che di queste discussioni ne abbiamo fatte a migliaia e alla fine ognuno di noi rimane con la sua opinione, la mia opinione a questo punto credi sia chiara a tutti: selmer? jamais!!! :doh!: ammetto che è quasi una "bestialità" quello che dico, ma è la mia opinione e va rispettata!!!
soprano yamaha 475 II ottolink 7* java n.3
alto yanagisawa 992 ottolink 7* - vandoren V16 alexander nere n.3
tenore B&S Blue Label jody jazz 7 - rigotti gold (strong) n.2,5
Beh... quasi tutto è soggettivo.
Alla fine un sax deve suonare e produrre un suono che sia almeno piacevole per chi suona... (almeno questo).
Il punto fondamentale, in questo thread, è che il thread starter... se preferisce il Custom VI (per gli aspetti relativi al suono/timbro e all'emissione) è perchè (anche inconsciamente) preferisce il suono di un Selmer antecedente al Serie I.
Cambiando chiver sul Serie I, si può ottenere l'effetto di avvicinarsi un po' al suono ma soprattutto al modo in cui rispondono i "vecchi" Selmer... senza dover acquistare un nuovo strumento. :-leggi-:
ma ci mancherebbe, io ho il massimo rispetto per tutte le opinioni, non credo che sia emerso qualcosa di diverso da cio' che ho detto. E se si e' capito cio' mi scuso
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Selmer SA80 serie I
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R&C R1
Io ho posseduto il V-jazz tenore e giuro che l'ho quasi regalato via.Il motivo?
Vibra moltissimo nonostante l'avessi acquistato da loro quindi presumibilmente ben regolato.
Nel basso registro lo sentivo molto molto sordo.
Certo è che io sono un sassofonista alle prime armi va bene ok non dovrei esprimere giudizi perchè non sono sicuramente competentissimo ma ragazzi un difetto è un difetto e lo può notare chiunque giusto?
PS: il ragazzo al quale l'ho ceduto lo tiene in cantina e suona con un King...ho detto tutto
alto:conn chu berry 1926 (il nonno) [color=#BF0000] mayer metal 8
tenore :selmer mark VI .1971( lo zio) becco capitale 8
giuseppeelides
non so cosa consigliarti :
ti direi di provare altri selmer I serie , ma poi se scoprissi che è il tuo che non suona come dovrebbe cosa fai?
entri ancora più in confusione?
magari però tagli la testa al toro perchè non è escluso che tu possa preferire il ripamonti provato rispetto al tuo ed anche rispetto a tutti gli altri selmer I II ecc...
sono invece contrario ad una sostituzione del collo dello strumento (se la motivazione è una ricerca di un suono tipo mk6 o simili)
temo infatti che una scelta siffatta avrebbe vita breve.
il motivo per cui tu preferisca il ripamonti al selmer credo non sia facilmente identificabile .
(nel senso che Tza ipotizza sia dovuto ad una ricerca del suono selmer vintage ) ma solo tu puoi saper che tipo di suono produci che tipo di fatica e che tipo di relazioni trovi.
la modifica del collo dello strumento oltre al timbro influisce su relazioni tra le note del registro questo ha una diretta conseguenza su resistenza ma tutti questi aspetti variano di setup in setup e di sassofonista in sassofonista.
ho provato un ripamonti jazz custom e per i miei parametri lo considero un buon sax.
Lo stesso Ionata nel descrivere il sax ha esordito dicendo :" ....... non vi dico che questo sax sia meglio di un super balanced o di un mark 6 ecc...questo depone a favore della serietà del sassofonista e della qualità del sassofono .
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sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Il punto, per me è: 2.200 sono una cifra con la quale si può prendere, usato, (quasi) tutto, vintage escluso.
Se si è esperti, se si hanno avuto altri sax, se si è capito come suona un determinato sax, ma soprattutto se si hanno le idee ben chiare si potranno fare scelte consapevoli.
Poi se ci mettiamo a dire, è meglio un Selmer Superaction I o II piuttosto di uno Yamaha custom o un R&C (tre strumenti assai diversi tra loro) non ne usciamo vivi ..... ognuno preferisce un timbro, ognuno ha o dovrebbe avere dei riferimenti stilistici, almeno per orientarsi.
Io dico che un buon Selmer, un Superaction II Serie, per iniziare (si fa per dire) va più che bene, (tutti dovrebbero averne avuto uno nella vita, come benchmark) si rivende subito e così non si perdono soldi ........ ::
ps. magari se si investe qualche euro pure per un bocchino professionale ........ (è più importante quasi di un sax ..... ;) )
Devi considerare che il chiver del tenore Serie I (e il thread starter parla di sostituire un tenore Serie I) ha un profilo "anacronistico" (e la stessa cosa vale per il Mark VII e per il Serie II).Originariamente Scritto da fcoltrane
Tieni conto poi che il chiver ha una grossa influenza sul suono anche per come modifica la postura.
I chiver "alti", vuoi o non vuoi, sono scomodi... cioè portano a suonare in una posizione un po' innaturale, in senso generale.
Poi, chiaro, ci sono persone a cui piace il suono che il Serie I produce con il suo chiver... e hanno problemi con la postura.
Passare a un chiver più basso (considerando la forma del chiver originale) sicuramente porta a una maggiore comodità oltre ad aumentare l'efficienza dello strumento (... effiecienza = rendere il suono più omogeneo, pieno etc etc).
Proprio influenzando le "relazioni", il chiver può trasmettere sensazioni "positive" all'emissione... generalmente un chiver più basso (tieni conto che il chiver del tenore Serie I è molto "alto") ridistribuisce meglio la resistenza tra i vari registri e rende il suono più omogeneo (perchè nei chiver più bassi generalmente l'aria non viene molto deflessa).Originariamente Scritto da fcoltrane
La questione "intonazione" è legata al canneggio del chiver stesso e alla compatibilità del chiver con lo strumento... si da per scontato che il chiver originale si sostituisca con un chiver perfettamente "compatibile". :D
Io non lascerei mai un Selmer per passare ad un Ripamonti...però consideriamo che Danyart ha preferito nettamente il suono che lui fa uscire dal vecchio ed ammaccato Grassi, piuttosto che il suono che scaturiva dal Super Action II...
Anche io ho provato il Ripamonti. Sfatiamo qualche mito:
- il prezzo di listino è trattabile e qualche usato in giro si trova a prezzi molto interessanti. Quindi costa molto meno di un selmer.
- qualitativamente è un buonissimo strumento.. Ottimo rapporto qualità/prezzo
- non si rivaluterá mai col tempo.. È sempre un sax taiwanese
- Ionata lo trova un ottimo strumento ma credo che anche lui lo consideri abbastanza lontano da uno strumento vintage.
Io ti consiglierei di trattare il prezzo e di portartelo a casa!
t: Selmer Mark VI - Borgani Silver Pearl
s: Buescher TT 1926 - Borgani Silver Pearl
mps t: CG Firenze - OL STM - Ripa 201
mps s: Drake
Ance: Legère
Leggendo queste due pagine mi viene da far alcune considerazioni. Ma li avete provati i Ripamonti oppure no? Viceversa, come fate a giudicare questi sax? Se al posto del Serie I fosse stato preso il mark vi ci sarebbe stata la fila di quelli che avrebbero denigrato quest'ultimo. Bisogna ammettere che su questo forum alcuni sax sono intoccabili grazie alla presenza di alcuni loro estimatori illustri, senza nulla togliere a questi strumenti. Beh, io ho avuto modo di testare a fondo questi V jazz Custom e devo dire che mi hanno veramente colpito. Ne ho fatto anche piccola recensione qui sul forum. Personalmente, se dovessi scegliere tra un Serie I riuscito ed un Ripamonti come il modello Vintage che provai, opterei per quest'ultimo.
ciao Jason e ben tornato, sei liberissimo di preferire il Ripamonti e rispetto il tuo qualificato giudizio, ma rientra nella sfera della tua soggettivita'. Io non ho provato il Ripamonti ma mi baso su cio' che la "comunita' musicale del settore" (passatemi il termine, intendo il giudizio degli addetti ai lavori, desunto da cio' che si legge sui vari siti/forum, interviste, recensioni, e via dicendo) dice a riguardo. E' il principio della informazione e della informazione scientifica, non necessariamente devo (quando non ne ho la possibilita') sperimentare di persona cio' che la comunita' ha gia' accertato o sperimentato ma mi baso su cio' che e' gia' stato scritto. Non ho provato neanche un tenore Comet o Trevor James o Roy Benson ma posso ugualmente ritenere, secondo le informazioni collezionate, che il mio serie I sia migliore? Con questo non voglio assolutamente paragonare i marchi appena citati con il Ripamonti in questione che reputo anche io (anche non avendolo provato) un ottimo strumento proprio leggendo diffusamente le qualita' che gli vengono da piu' parti riconosciute. Io cercavo solo di far emergere una certa oggettivita' nelle valutazioni, al di la' delle preferenze personali, evidentemente non ci sono riuscito, pazienza. Ripeto, non voglio fare il paladino del Serie I a tutti costi (pur essendo il Presidente del prestigioso club, ehehehehe) il mio sax piace a me e questo mi basta e avanza, di intoccabile non c'e' proprio nulla.
Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
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Selmer SA80 serie I
Grassi T460 Jazzy line
sopr.sax:
R&C R1
Nel valutare uno strumento, alcuni giudizi possono avere un fondamento tecnico e quindi volendo anche ""scientifico"""... però il sassofono è uno strumento musicale, deve produrre "suono" e il suono dovrebbe diventare "musica".
Il sassofonista italiano medio vuole e desidera un suono ""associabile"" a quello di un Selmer Mark VI... quindi la comunità scientifica tenderebbe comunque ad attribuire maggior valore a qualsiasi cosa sia più o meno simile a quello che esce da un Selmer Mark VI.
La storia di uno strumento o la storia di un particolare modello di strumento è parametro per valutarne il valore economico (che non è necessariamente legato al valore intrinseco... ma si spera di sì), influenza la "rivendibilità"... però l'associare il valore intrinseco alla storia ha un senso fino a un certo punto: i gusti prima o poi cambiano... :D-:
Gli strumenti vanno valutati per quello che producono in chi li suona... e magari pure in chi li ascolta... secondo i gusti personali. :-leggi-:
Quello che si può accettare è che si possano classificare gli strumenti per la destinazione d'uso o anche per il tipo di sonorità, mettendosi d'accordo sulla terminologia da usare. :-leggi-:
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