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Discussione: Opinioni riguardo a sax alto MarkVI argentato, n.234k

  1. #1

    Opinioni riguardo a sax alto MarkVI argentato, n.234k

    Buongiorno, volevo chiedervi un'opinione.
    Ho la possibilita' di acquistare un mkVI alto, argentato n. di serie 234k del 1975, senza chiave Fa diesis, da revisionare a 4000 Euro, ma con placcatura omogenea e direi in ottime condizioni. E' uno degli ultimi prodotti, tanto è vero che nella lista di numeri di serie disponibile nel forum quella matricola è già mkVII, mentre il sito ufficiale Selmer la piazza ancora come produzione mkVI.
    Vedo che Raffaele Inghilterra vende due mkVI argentati on-line, un 5 digit a 9000 Euro e un 209k a 8800 Euro. Ha poi in vendita un mkVII argentato a 4300 Euro. Ho chiesto info via mail a Inghilterra riguardo alla produzione e mi dicono che fino alla fine il mkVI ha mantenuto le sue differenze rispetto al mkVII in termini di meccanica e dimensioni.
    In altre discussioni su questo forum ho letto/interpretato che il progetto mkVI dell'alto ha trovato la sua quadra tardi rispetto al tenore e l'ha mantenuta fino alla fine.
    Chiedo, secondo voi il prezzo che mi è stato proposto di 4000 Euro (senza possibilità di provarlo) è in campana oppure visto il numero di serie altissimo è troppo alto? Secondo me può essere giustificato un prezzo alto considerando l'argentatura omogenea che è comunque economicamente considerabile un plus.
    Noto anche che on line sembra proporzionalmente più comune la vendita di sax 5digit rispetto a numeri di serie elevati. Può essere un segnale di minor mercato oppure di un prodotto che si preferisce generalmente tenere?

  2. #2
    Benvenuto. il markVI è stato per decenni il punto di riferimento, non solo per il jazz ma anche per la classica. Non credo che troverai problemi. Però provalo, potrebbe essere un esemplare meno riuscito, potrebbe essere in cattive condizioni, potresti non trovartici bene. A occhio e croce però oggi ci sono strumenti di alta gamma che costano meno, hanno un suono più costante. meccanica migliore e mantengono l'intonazione più facilmente su tutta l'estensione, come gli Yanagisawa o gli Yamaha Custom. Se suonassi classica sceglierei uno di questi, o anche uno dei nuovi selmer

  3. #3
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Difficile dare un valore di mercato ai sax in generale e sopratutto ai Mark VI , se guardi in giro trovi di tutto e di più .
    Non considerare Inghilterra o negozi simili perchè sul prezzo dell’usato grava comunque IVA e tasse quindi sono sopra la media del mercato privato.
    Dirti se 4000 euro é valido per un argentato da revisionare , dipende da cosa intendi per revisione : completa con sostituzione tamponi o solo manutenzione normale ? I prezzi di una revisione sopratutto per questi strumenti “di valore” possono andare da 100 a 1000 per cui devi saperlo.
    Poi 5dgt, nuovi vecchi ultimi ecc ecc ci sono tantissime storie e leggende , sopratutto per l’alto che ha subito modifiche sostanziali nella produzione negli anni .
    Cerca di indagare sul costo revisione e poi decidi : se puoi permettertelo oppure no


    Schiaccio e baratto ergo sum
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    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
    Sax_Gallery

  4. #4
    Grazie
    Sembra che i tamponi della parte bassa non chiudano bene e probabilmente vanno cambiati almeno quelli, più una regolata allo strumento in generale.. credo che altri 500 euro serviranno.
    Dovrei riuscire a provarlo, col venditore siamo d’accordo di trovarci eventualmente a metà strada ed è comunque parecchia strada per entrambi. Quindi in un certo senso se lo faccio partire credo che sia poi corretto essere convinto di chiudere l’accordo di vendita.
    Il mio strumento è un SA80 II da più di vent’anni. Ho voglia di cambiare sonorità. Tempo fa ho acquistato un chiver di un reference 54 e mi sono accorto di quanto il suono sia più libero.
    Sono curioso, ho suonato ancora un SBA ma mai un mark vi, l’SBA mi ha sorpreso per l’intonazione e il caratteristico soffio.
    Ho letto molto delle qualità tecniche che dovrei trovare nel mark VI e che confido di intravedere nel poco tempo a disposizione per una valutazione finale. Ho letto anche dei difetti comuni invece del SA80 II che riconosco anche nel mio, quindi spero di fare un salto di qualità con una spesa per uno strumento storico che dovrebbe comunque mantenere un valore economico stabile.

  5. #5
    Nel post iniziale si parla comunque di uno strumento che ha già più di 50 anni di vita...

    Acquistare strumenti del genere 1) senza poterli provare 2) senza avere esperienza nella valutazione e nell'acquisto di oggetti così "antichi" rappresenta sempre un rischio.
    È sempre bene cercare di entrare in possesso di più informazioni possibili sulla storia dello strumento.
    Quando sono presenti, alcuni difetti di questo tipo di strumenti - purtroppo - non dipendono più dalle condizioni funzionali dello strumento stesso.
    Maggiori sono le tue capacità tecniche ed esperienza, più sarà semplice identificare alcuni problemi.

    È corretto dire che alcuni dei "problemi" (per qualcuno, solo "caratteristiche") dei contralti Mark VI più recenti erano stati "corretti", pur perdendo alcune tipicità del modello.


    Non tutti i negozi sono uguali, né come reputazione né come capacità di intervento.
    Da Inghilterra paghi anche la storia, la qualità dei lavori eseguiti... e la grande disponibilità di scelta.
    Da altre parti invece...

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