Molto spesso si sente parlare di sax "placcati" e "laccati" ma molte volte credo vengano confusi i due termini. Che differenza c'è tra i due trattamenti?
Molto spesso si sente parlare di sax "placcati" e "laccati" ma molte volte credo vengano confusi i due termini. Che differenza c'è tra i due trattamenti?
Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS
C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS
La placcatura si riferisce ad un rivestimento a base metallica, più comunemente oro o argento la laccatura più diffusa è a base diciamo acrilica ed in base alle varie miscele e spessori conferisce colorazioni diverse, sax più tendenti al giallo o al rosso e anche al rosa.
Una volta lo sapevo.. ora non mi ricordo :ghigno: . So che il mio vecchio sax è placcato argento, cioè come diceva Simone, metallo su metallo.
Alto Sax: Selmer SBA 43xxx\Selmer Soloist C*\Vandoren 3
La placcatura non è un rivestimento della laccatura? :BHO:
"Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."
Generarlmente la placcatura di metalli nobili ( oro argento) non richiede la lacca di protezione perchè non si ossidano come il classico ottone che invece viene laccato per proteggerlo dall'azione dell'ossigeno che lo farebbe scurire.
A quanto mi consta, la placcatura è costituita da un deposito metallico, eterogeneo rispetto al metallo base, ottenuto servendosi generalmente di un bagno elettrolitico. In pratica l'oggetto da rivestire viene immerso in una soluzione acquosa contenente ioni del rivestimento da realizzare, e funge da catodo di un circuito elettrico. Qua sotto c'è una spiegazione rapida del procedimento:
http://www.lenntech.com/italiano/placcatura.htm
Lo spessore di placcatura può essere regolato variando il tempo di durata del processo.
La laccatura, invece, è sostanzialmente una forma di verniciatura, e viene impiegata anche su oggetti non metallici, in più strati sovrapposti di piccolo spessore. Può essere utilizzata anche su oggetti preventivamente placcati.
Alessio... non ti preoccupare... il Rampone è placcato! :ghigno:
:lol: :lol:Originariamente Scritto da tzadik
Adesso dormo tranquillo! :lol:
Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS
C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS
Mi sono molto documentato in giro con diversi e titolati esperti, riguardo la differenza che c'è tra "LACCARE" un sax oppure "PLACCARE" con un metallo nobile ed in particolare con oro. Alla fine tutti sono concordi che in molti casi la "laccatura" può, ma non sempre, in qualche modo frenare le vibrazioni dello strumento, rendendo lo stesso meno sonoro. Ora questo fatto a volte potrebbe avere anche dei risvolti positivi, dipende dai gusti.
Invece la placcatura con oro, non interviene a modificare la resa sonora del sax, se non in modestissima quantità, ed in particolare succede che:
l'oro può creare una piccolissima resistenza sull'attacco del suono, nel senso che impercettibilmente devi esercitare una pressione maggiore nell'emissione; ma essendo l'oro il metallo che sviluppa maggiormente gli armonici, il suono risulta più "rotondo" e appunto maggiormente più ricco di armonici. Infine questa operazione può essere consigliata per quei sax vintage che hanno perso totalmente la laccatura e che inesorabilmente, anche se molto lentamente, potrebbero, e sottolineo potrebbero in un futuro anche se lontano, avere un qualche problema sulla struttura dello strumento. In parole povere il sax acquista una protezione che lo rende "eterno"...........
Per quanto riguarda l'estetica, è ovviamente un fatto del tutto personale.
S Yamaha 82ZR + Theo Wanne
A Yamaha 82Z + Meyer NW
T Selmer Mark VI + Dukoff fluted
B Selmer SA 80 + Jody jazz
Il grosso del problema è dimostrare che la vibrazione del corpo dello strumento abbia influenza sul suono dello strumento. Questo considerato che i fenomeni sono distinti ed esiste una "fase" tra i due fenomeni.
A fronte di alcune ipotesi esemplificative piuttosto "stringenti" è stato dimostrato scientificamente (= è stato prodotto un modello matematico preciso) che il come vibra il corpo non ha influenza sul contenuto armonico del suono...
... a fronte di ipotesi esemplificative piuttosto "stringenti".
"Laccatura" e "placcatura" identificano entrambi una categoria di operazioni.
Quando dici "laccatura" non identifichi né con cosa né come è stato eseguito il processo: tu applichi su una superficie metallica una serie di layer di materiali di sintesi, in un certo ordine ben preciso che poi hanno comunque bisogno di tempo/temperatura per risultare stabiliti... ti mancano tutti i dettagli.
Esempio: la laccatura su un Mark VI era composta di un numero di strati che avevano bisogno di una cottura in forno, ma lo strato finale (il famoso "overspray") era fatto 1) a strumento laccato 2) a strumento già assemblato (con i tamponi già montati).
Lo stesso vale per la "placcatura": il risultato finale è applicare un layer di materiale nobile (oro, argento, rodio... rame... o altro) su una superficie metallica, però se non definisci il "come" viene fatto il processo praticamente non hai detto quasi niente.
Gli strumenti con un massiccia placcatura oro risultano sempre più violenti, veloci e cattivi... ma questo succede se l'oro sopra lo strumento è "tanto" (credo oltre i 10 mircron...).
L'oro comunque (anche se il layer) garantisce la protezione galvanica... ma ovviamente bisogna vedere come è fatta la placcatura: sappiamo tutti che se l'oro non aggrappa bene sulle leghe di rame... e quindi su una superficie metallica di una lega di rame generalmente prima vanno messi altri metalli (argento o rame... il rame che si deposita è rame puro) e poi sopra l'oro.
La placcatura applicata sugli strumenti spesso ha uno spessore di pochi micron, proprio per questo Steve Goodson in un articolo di qualche anno fa sul Saxophone Journal diceva che non incideva affatto sul suono. Ben altra influenza invece il materiale con cui lo strumento è costruito.
Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS
C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS
Se ti fidi di Steve Goodson...
Io ricordo di aver provato dei chiver con sopra deposistato acciaio (acciaio=lega... quindi non metallo puro) non per processo galvanico ma per per cvd (https://en.wikipedia.org/wiki/Chemical_vapor_deposition)... e cambiava tutto!
Le mie considerazioni si riferiscono al mio Mark VI che ho fatto placcare in oro. Devo dire che quanto mi era stato detto dagli "esperti" corrisponde al 100'%. Le differenze in termini di suono rispetto a prima sono davvero minime, forse addirittura dettate da un certo "coinvolgimento" psicologico....... Posso dire che sento il suono più "rotondo" e più corposo rispetto a prima. Comunque un suono veramente da paura!!!!
L'estetica ovviamente è quella che ne ha risentito maggiormente. A me piace moltissimo, anche se amo il mio super balance completamente (o quasi) slaccato.
La verità è che sono strumenti che si fanno ......amare.
S Yamaha 82ZR + Theo Wanne
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T Selmer Mark VI + Dukoff fluted
B Selmer SA 80 + Jody jazz
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